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Dalle amiche le espressioni più toccanti (Piero Gobetti tra storia e mito) di Sergio Zoppi pubblicato su Italia Contemporanea n. 258 , marzo 2010

Francesco Malgeri, Sergio Zoppi, Emma Fattorini intervengono sul libro curato da Bartolo Gariglio, L’autunno delle libertà. Lettere ad Ada in morte di Piero Gobetti. Malgeri si sofferma con finezza sui temi della morte e dell’esilio, sia sulla scorta delle lettere raccolte nel volume — di antifascisti intellettuali (Croce, Fortunato, Salvemini, Einaudi, Dorso, Salvatorelli, Rosselli, Sraffa), e uomini politici (Sturzo, Tasca, Miglioli e altri) —, sia facendo riferimento a pagine di contemporanei come Gaetano Salvemini, la stessa Ada, Francesco Luigi Ferrari. Zoppi considera i sentimenti espressi nelle lettere ad Ada, e i valori che vi sono testimoniati — rigore morale, importanza della cultura e dell’impegno civile, fratellanza —, in quel momento dispersi, ma "capaci di sopravvivere nel corso della dittatura e di rigenerarsi, alimentando la resistenza alla barbarie e la nascita di una repubblica fondata su libertà e giustizia". Emma Fattorini evidenzia come le numerose lettere di donne siano tutte segnate in primo luogo dalla preoccupazione per — e dalla presa in carico di — Ada, mentre in quelle degli uomini "sono presenti tutti gli ingredienti classici della costruzione identitaria del modello maschile degli anni venti: la forza morale, l’eroismo della volontà, l’audacia della causa giusta, la franchezza di uno spirito aperto, […] in una dimensione ancora positiva e idealizzata, tipica della cultura prebellica".

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Piero Gobetti tra storia e mito


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