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Comunicare la storia del Novecento: pratiche di cultura digitale

Venerdì 22 novembre 2019 
mattina 10.30-13.00, pomeriggio 14.00-17.30
Sala Convegni Fondazione Friuli, via Manin n. 15, Udine

Giornata di studi 

COMUNICARE LA STORIA DEL NOVECENTO:
PRATICHE DI CULTURA DIGITALE

La Giornata di studi “Comunicare la storia del Novecento: pratiche di cultura digitale” è organizzata dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione in collaborazione con l’Università di Lincoln (GB).
L’iniziativa gode del patrocinio dell’Università degli studi di Udine/Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale e dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri (Rete degli Istituti per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea) e del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
Ore 10e30-13
Saluti
Introduzione
Coordina: Tommaso Mazzoli (Università di Udine)
Stefano Perulli (Anpi Udine), Archivi fotografici digitali per la storia del Novecento. Potenzialità, prospettive, criticità
Luca Giuliani (CRAF), La produzione audiovisiva: fonti storiche tradizionali e nuove forme narrative digitali
Martina Visentin (Università di Udine), Fonti e materiali per la ricerca storico arƟsƟca: percorsi informatici per lo studio e la comunicazione
Alessandro Pesaro (University of Lincoln), Digitalizzare il patrimonio culturale controverso in una prospettiva transnazionale
Discussione
Ore 14-17e30

Coordina: Monica Emmanuelli (IFSML)

Igor Pizzirusso (Istituto nazionale Ferruccio Parri), Database per la storia: “Atlante delle stragi naziste e fasciste” e “Ultime letteere dei condannati a morte”
Andrea Torre (IsƟtuto nazionale Ferruccio Parri), Percorsi dei volontari antifascisti di Spagna nel database “Oggi in Spagna, domani in Italia”
Zeno Gaiaschi (Lapsus-Laboratorio di analisi storica del mondo contemporaneo), Sopra il vostro setteembre. La memoria dei rifugiati cileni tra difficult heritage e pratiche collaborative.
Dan Ellin (University of Lincoln), Visualising data to challenge perceptions of bombing war 1939-1945 at the International Bomber Command Centre
Discussione