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COSTRUTTORI PONTI 4 – La Scuola aperta sul mondo > 5 – 6 aprile a Firenze

Seminario Nazionale promosso da Istituto Alcide Cervi, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira di Firenze, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico regionale per la Toscana. In collaborazione con Fondazione Migrantes e Associazione MUS-E.
Giovedì 5 e venerdì 6 aprile 2018 a Firenze

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Costruttori di ponti quest’anno va in trasferta.
Dopo i primi seminari nazionali all’Istituto Alcide Cervi, nella campagna di Gattatico, Reggio Emilia, quest’anno Costruttori di ponti va in città, a Firenze, il 5 e 6 aprile 2018. Il primo incontro, il 27 e 28 novembre 2015, era dedicato in particolare al tema della scuola, delle migrazioni e della memoria; il secondo, l’8 aprile 2016, all’Europa e ai modelli di integrazione a confronto; il terzo, costruito insieme alle nuove generazioni italiane, a Reggio Emilia e a Gattatico, il 30 e 31 marzo 2017, era intitolato Protagonisti!

Perchè a Firenze? Si scriveva nell’introduzione al primo incontro “Tanti anni fa, nel clima difficile del dopoguerra, un giurista fiorentino, Piero Calamandrei, aveva fondato una rivista che si chiamava Il Ponte, con l’obiettivo di seguire le fasi dell’attuazione della Costituzione repubblicana e di mettere di nuovo in dialogo e in cammino persone e culture, scuole e territori, memorie e città”. Ecco, siamo nella città di Calamandrei e della Costituzione che ha appena compiuto 70 anni. Siamo nella città di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze dal 1951 al 1965, con Calamandrei padre costituente, tessitore di dialogo, di pace tra popoli e culture. Ricorrono quest’anno i 40 anni del Centro Internazionale per gli studenti intitolato al suo nome. E siamo nella città, o meglio nella sua ”periferia”, della scuola di don Lorenzo Milani. Dalle finestre di Barbiana si potevano, si possono, vedere molti angoli di mondo.

Ecco il tema di quest’anno: “La scuola aperta sul mondo”, una realtà di fatto, certo più complessa e difficile, per la composizione delle classi con allievi delle più diverse provenienze, lingue, religioni. Una sfida per l’educazione ma anche un’occasione di cambiamento. C’è ancora bisogno di ponti e di insegnanti costruttori, dotati di bussole e di materiali e tecniche utili per l’”impresa”. L’arte di costruire, di questo è fatto il mestiere di insegnare. C’è bisogno per questo di una nuova cittadinanza e un nuovo sogno per tutti.