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"Pur serbando regolare condotta". Fonti per una ricerca sulla sorveglianza politica durante il fascismo: il caso di Grosseto di Domenicantonio Iannello pubblicato su Italia Contemporanea n. 283 , aprile 2017

L’obiettivo del lavoro è stato quello di fornire un contributo all’analisi storica dei sistemi di controllo sociale durante il fascismo con particolare attenzione agli schedari provinciali relativi alla sorveglianza delle "persone pericolose" ma anche al dissenso sociale. Attraverso un caso di studio relativo ad una provincia della toscana meridionale, Grosseto, ma in constante confronto con le istituzioni centrali del regime è emersa una rete di casellari, registri, rubriche e schedari in cui i fascicoli personali e le schede biografiche superano ampiamente le consistenze e dunque le informazioni relative al maggiore e più conosciuto di tali archivi: il Casellario politico Centrale. Ne scaturisce un quadro più complesso del controllo sulla società - non solo nei confronti dell’opposizione politica e militante al regime - e di una pluralità di attori in esso coinvolti di cui è necessario determinare il funzionamento, misurare l’efficacia, per comprendere i modi e le pratiche con cui durante il fascismo si sorvegliava la popolazione - verso chi e come si esercitava tale controllo - nei diversi contesti territoriali specifici.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – "Pur serbando regolare condotta". Fonti per una ricerca sulla sorveglianza politica durante il fascismo: il caso di Grosseto


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