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    Dalla parte dei vinti. Cesare Lazzarini (1931-2010)

    MANTOVA
    sabato 07 settembre 2019, ore 17:00

    A partire dal 6 settembre 2019 si inaugura a Mantova una ‘mostra diffusa’ composta da sei mostre in parallelo dedicate a Cesare Lazzarini (1931-2010): Dalla parte dei vinti. Cesare Lazzarini (1931-2010), a cura di Cristiano Ferrarese e di Isabella Lazzarini. Gli eventi sono ospitati dalle maggiori istituzioni culturali cittadine: la Galleria di Arte Contemporanea in Palazzo Ducale, il Museo Diocesano "Francesco Gonzaga", la Madonna della Vittoria, l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea e il Centro "Gino Baratta", l’Archivio di Stato e l’Accademia Nazionale Virgiliana. Alle mostre (l’ultima delle quali si chiude l’8 dicembre 2019 in Ducale) si accompagna la possibilità di vedere tre opere pubbliche in altrettanti luoghi della città: le formelle della ex-scuola "Maurizio Gonzaga", ora sede del Settore Territorio e Lavori Pubblici - via Visi 48 -, il pannello dei Martiri di Belfiore al Liceo "Belfiore" - via Tione 2 -, la statua bronzea del Vecchio all’ingresso dell’Istituto Geriatrico "monsignor Arrigo Mazzali" - via Trento 10 -). È parte dell'iniziativa la mostra di disegni (conservati presso l'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea) intitolata Cesare Lazzarini e il Novecento, tenuta al Centro Baratta dal 7 al 28 settembre ed inaugurata il 7 alle ore 17. Dalla parte dei vinti. Cesare Lazzarini (1931-2010)intende mostrare, in modo qualitativamente e quantitativamente impossibile in un unico luogo, la ricchezza della multiforme attività dell’artista mantovano tra gli anni Cinquanta e i primi anni Duemila, offrendo al pubblico più di 300 opere organizzate tematicamente, e in parallelo, attraverso l’uso simultaneo di più spazi espositivi, vuole proporre un modo innovativo di creare dialoghi e percorsi fra l’arte contemporanea di un artista, il palcoscenico monumentale di una città e i cittadini che questi spazi vivono e usano ogni giorno. L’entrata alle mostre è libera. Dalla parte dei vinti è il titolo di uno dei progetti di Lazzarini (quello virgiliano, e ripreso a proposito della storia del Novecento): ci pare rappresenti, icasticamente, la cifra dell’impegno di questo artista, che ha dedicato la propria vita e la propria esperienza artistica a dare voce a quanti si sono trovati senza colpa dalla parte sbagliata della storia, al dolore che non si spiega né giustifica, al rovello che segna di sé l’esperienza umana. Cesare Lazzarini è artista complesso, difficile, poliedrico, spesso scomodo: una indiscutibile originalità e l’autonomia da correnti e scuole caratterizzano tutta la sua attività, che ha sofferto di un processo – in parte deliberato, certo ingiustificato – di rimozione e di oblio. Nel corso della sua vita, Lazzarini affianca costantemente la propria attività di scultore a quella di disegnatore e di pittore, ma anche la poesia e la letteratura sono per lui campi di esercizio e di ricerca artistica: l’insegnamento scolastico di discipline storico-artistiche giuoca poi un ruolo particolare nella sua esperienza artistica e umana. A partire dagli anni Ottanta, a un periodo di intensa attività pubblica fa seguire una fase di crescente isolamento personale che non rallenta, ma interiorizza il suo percorso di sperimentazione artistica. Nell'allegato la riproduzione del pieghevole (2,25 MB) lazzarini_2019_09_07_28-12_08-p.

    Tipologia: Eventi e News. Istituti associati. Mostra.

    Notizia inserita da: Istituto mantovano di storia contemporanea

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