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Il mercato mondiale della seta e del seme-bachi di Claudio Zanier pubblicato su Italia Contemporanea n. 282 , dicembre 2016

I prodotti serici, principalmente tessuti e filo di seta sono stati per secoli una merce mondiale. Un manuale di commercio fiorentino del primo ’300 descrive un viaggio in Cina di due anni, tra andata e ritorno, per comperare un massiccio ammontare di matasse di filo di seta. Alla metà del 19esimo secolo la rivoluzione mondiale dei trasporti ha consentito ai paesi europei produttori di seta di compensare gli effetti devastanti di un’inarrestabile epidemia del baco da seta con l’importazione annua da terre assai lontane di grandi quantitativi di una merce assai peculiare: le uova di baco da seta. Per oltre trent’anni, centinaia di setaioli, quasi sempre italiani, girarono il mondo intero in cerca di quel prodotto, investendovi somme assai rilevanti. Da quel traffico tanto particolare l’Italia ed il Giappone trassero un grande profitto.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Il mercato mondiale della seta e del seme-bachi


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