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Set Italy ablaze. Lo Special Operations Executive e l'Italia 1940-1943 di Mireno Berrettini pubblicato su Italia Contemporanea n. 252-253 , settembre-dicembre 2008

Lo Special Operations Executive fu un organismo creato dagli inglesi nella seconda guerra mondiale dopo la sconfitta della Francia e l’entrata in guerra dell’Italia (l’autorizzazione alla sua costituzione venne data da Churchill nel luglio del 1940) per guidare il movimento di resistenza antinazista e antifascista e le operazioni sovversive nell’Europa occupata dalle potenze dell’Asse. Esso agì coerentemente con questo obiettivo anche rispetto all’Italia, muovendosi su due piani interconnessi: il primo, operativo, consistente nell’invio nella penisola di agenti capaci di promuovere azioni di sabotaggio o sovversive, il secondo, spiccatamente politico, volto ad accelerare il crollo del regime fascista. Le difficoltà della Gran Bretagna a penetrare e operare in Italia e il fallimento della politica di reclutamento di agenti tra i Pow e gli enemy aliens italiani spiegano i modesti esiti dell’approccio operativo del Soe. D’altro canto, l’approccio "politico" ebbe risultati persino peggiori. Il Soe, mirando a favorire un’uscita soft dell’Italia dalla guerra, entrò in contatto con antifascisti in esilio come Emilio Lussu e con gli ambienti del Partito d’azione; con esponenti della "fronda" militare come Badoglio; con industriali antifascisti come Adriano Olivetti. In ogni caso, le sue relazioni con gli oppositori al regime vennero bloccate: prima da un vuoto di indicazioni politiche, poi dall’adozione da parte del War Cabinet della "linea dura" rispetto all’Italia, vale a dire di una chiusura totale a qualsiasi richiesta di patteggiamento per la pace, portata avanti più o meno esplicitamente dagli interlocutori italiani del Soe. A ciò si aggiunga che il Foreign Office riteneva troppo debole l’antifascismo politico italiano, poco credibile l’opposizione "istituzionale" al regime, e pericoloso rispetto agli alleati assumere nei loro confronti una condotta che potesse far sorgere anche il minimo dubbio sulla lealtà Britannica.


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