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Il contingente militare italiano in Slesia 1919-1922 di Davide Artico pubblicato su Italia Contemporanea n. 256-257 , settembre-dicembre 2009

In quanto potenza dell'Intesa, l'Italia svolse un ruolo attivo nelle operazioni di mantenimento della pace nelle aree europee che erano alla ricerca di un'identità politica in seguito al collasso degli imperi sovranazionali dopo i trattati di pace di Parigi del 1919. Un caso a sé era rappresentato dallo Stato polacco postbellico, ufficialmente costituito l'11 novembre 1918. Da subito quella del territorio nazionale della Polonia si dimostrò una questione di difficile definizione, poiché sin dall'immediato dopoguerra il ricostituito Stato nazionale iniziò ad attuare una politica di espansione. Ne sono esempi la guerra sovietico-polacca che alla fine portò all'annessione alla Polonia di circa 140.000 chilometri quadrati precedentemente assegnati alla Russia secondo la linea di confine proposta da lord Curzon; il confronto militare con la Lituania a proposito di Wilno/Vilnius; gli scontri con la Cecoslovacchia per il possesso dello Zaolzie; e il conflitto con la Germania a proposito dell'Alta Slesia. Sulla base della proposta di David Lloyd George, la questione della Slesia avrebbe dovuto essere regolata da un plebiscito. La Slesia era di gran lunga l'area più importante interessata dal plebiscito, poiché nella regione sorgevano numerosi complessi minerari. A questo proposito gli interessi polacchi erano sostenuti dalla Francia, il cui scopo era l'indebolimento del potenziale industriale della Germania. L'Italia diede il contributo maggiore alla presenza francese nell'area, assumendo alla fine il comando del contingente di interposizione in Alta Slesia dal marzo 1921 fino al maggio 1922. Il più significativo intervento di un reparto italiano ebbe luogo nel corso della Terza insurrezione della Slesia, agli inizi del maggio 1921. Poiché circa 15.000 civili tedeschi erano stati bersagliati dall'artiglieria polacca nei pressi della città di Cosci, il capitano Ettore Periggi sferrò un contrattacco: nella battaglia che seguì persero la vita alcuni ufficiali e graduati italiani e una ventina di soldati.


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