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Silvio Trentin e Ivanoe Bonomi: crisi della democrazia di Carlo Verri pubblicato su Italia Contemporanea n. 262 , marzo 2011

Il saggio riguarda la crisi delle forze democratiche in Italia tra il 1924 e il 1925, nel momento in cui si stava instaurando la dittatura fascista. Il tema viene affrontato a partire dalle esperienze di due esponenti democratici - Silvio Trentin e Ivanoe Bonomi - e attraverso il loro rapporto testimoniato dalle lettere inedite che il primo scrisse al secondo, pubblicate in appendice. Se nel febbraio 1924 Trentin sembra gravitare nell’orbita di Bonomi con il quale ha una’affinità ideologica, dopo 12 mesi - segnati dall’assassinio di Matteotti e dall’Aventino - è diventato un convinto sostenitore di Giovanni Amendola, di cui, diversamente da Bonomi, abbraccia tra l’altro il progetto di unire tutte le forze democratiche, trasformandone la federazione (Unione nazionale) in un vero e proprio partito. Dall’analisi delle lettere di Trentin si evince uno spettro significativo delle vie praticate da esponenti democratici di diverso orientamento per fronteggiare lo sconvolgimento politico rappresentato dall’affermarsi del fascismo.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Silvio Trentin e Ivanoe Bonomi: crisi della democrazia


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