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Eventi e news: archivio 2005-2011

Eventi e news degli istituti della rete INSMLI Tipologia: pubblicazioni


  • 22/12/2011, ore 17:30 - Pieve di Cadore (BL)

    Presentazione del volume “Il roccolo di Sant’Alipio”

    Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Isbrec, in collaborazione con La Magnifica Comunità di Cadore, il Comune di Pieve di Cadore e il Lions Club di Pieve di Cadore, organizza la presentazione del romanzo storico “Il roccolo di Sant’Alipio” di Antonio Caccianiga, recentemente ripubblicato (ad un secolo dalla sua ultima edizione) per iniziativa dell’Isbrec. Il roccolo a cui si ispira il romanzo è il luogo di Pieve di Cadore dove si raccoglievano sotto il dominio austriaco i Cadorini che cospiravano per la liberà d’Italia. La trama del romanzo è incentrata, infatti, sulle vicende umane e sociali di una famiglia cadorina e di alcuni giovani in particolare che si trovarono coinvolti negli eventi che si svilupparono nel Veneto tra il 1848 e l’annessione al Regno d’Italia, sullo sfondo dell’epopea risorgimentale e delle gesta di Pietro Fortunato Calvi. Interverranno Bruno De Donà, che analizzerà il rapporto tra l’autore, Luigi Coletti e il ‘48 cadorino, e Francesco Piero Franchi cui spetterà il compito di “raccontare l’amore e il valore” nel Risorgimento cadorino.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 19/12/2011, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza

    E' uscito il numero 12 del Nuovo Spettatore

    Nonostante le difficoltà e la mancanza di risorse siamo riusciti a pubblicare il numero 12 della storica rivista dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, con molto ritardo e in forma ridotta, ma cercando di mantenerne le caratteristiche e l'identità. Il Nuovo Spettatore 12 affronta ancora una volta il tema della guerra di Spagna, a cui lo Spettatore ha sempre dedicato spazio nella convinzione che una delle più straordinarie documentazioni cinematografiche di storia, di guerra sia quella dedicata dagli spagnoli alla loro guerra civile, dal 1936 -1939, una guerra civile come nessuna altra in Europa. Una guerra durissima e feroce, ma anche una guerra in cui la sconfitta della Repubblica fu “luminosa”, come diceva Mika Etchbérere, unica comandante donna di un battaglione del Poum, in una memorabile intervista del 1976. Cominciamo con un ampio estratto da una tesi di laurea di un giovane torinese dedicata a Jorge Semprun, un grande spagnolo, poi diventato profondamente francese, ma sempre in bilico fra le due patrie, le due identità; un intellettuale, uno scrittore, un pensatore, recentemente scomparso. Pubblichiamo le parti che riguardano il lavoro sui film "La guerre est finie" e "Les deux mémoires", centrati sul nodo drammatico della vita di Semprun che è stato la guerra di Spagna. Altre pagine sono dedicate, con due diversi contributi, a Basilio Martín Patino, un regista spagnolo dalla ampia e interessante filmografia, non conosciutissimo in Italia, interessante per diversi suoi film che toccano direttamente o indirettamente il tema della guerra civile e della dittatura franchista. A lui sono state fatte due interviste che ci illuminano, con un diverso approccio, sui suoi film ma anche su di lui come personaggio e sui suoi legami con la complessa storia del suo paese. Il tema della guerra di Spagna è completato da una ricognizione sul fondo di interviste agli ex combattenti italiani e spagnoli raccolto alla fine degli anni 70 dall'Archivio, un fondo unico e prezioso per la quantità e l'eccezionalità delle testimonianze. Ritorna anche il cinema militante italiano degli anni '70 con una saggio a cura di Annamaria Licciardello, grande conoscitrice del cinema di quegli anni, sull'opera del collettivo Videobase. Completano il numero una sintesi dei primi otto anni di vita del concorso "Filmare la storia" e una attenta esegesi dei problemi filologici e estetici del restauro di "Metropolis" Come al solito, c'è infine il “Diario” con il resoconto di due anni di attività dell'Archivio. Vogliamo augurarci che altri numeri possano seguire in futuro a questo...

    Notizia di: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza - Torino


  • 15/12/2011, ore 00:00 - Ancona

    E' uscito il n.58 di Storia e Problemi contemporanei

    Riviste marchigiane "Storia e problemi contemporanei", n.58, a.XXIV, settembre-dicembre 2011

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 24/11/2011, Belluno, Istituto "Catullo"

    Un uomo di scuola - Il bellunese Francesco Gazzetti e l'istruzione elementare nell'Ottocento

    Presentazione del volume "Un uomo di scuola - Il bellunese Francesco Gazzetti e l'istruzione elementare nell'Ottocento" di Ferruccio Vendramini; all’incontro, accanto all’autore, parteciperanno Claudia Salmini, Direttore dell’Archivio di Stato di Belluno, Orietta Ceiner, Responsabile dell’Archivio Storico del Comune di Belluno e Fulvio De Bon, Direttore Didattico delle Scuole Primarie “Gabelli” di Belluno.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 24/11/2011, ore 17:30 - Pesaro,Sala del Consiglio Provinciale "Pierangeli",V.le Gramsci,4

    Memorie ritrovate. La vita nei lager nazisti attraverso il ricordo degli internati militari italiani

    Presentazione del libro Memorie ritrovate. La vita nei lager nazisti attraverso il ricordo degli internati militari italiani a cura di Luca Gorgolini Intervengono: Davide Rossi, Assessore Provinciale alle politiche Culturali Simonetta Romagna,Presidente della Biblioteca "Bobbato" Luisella Pasquini, Presidente Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione delle Marche Carlo De Maria, Università di Bologna Luca Gorgolini, Università di Bologna

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) - Pesaro


  • 10/11/2011, ore 20:30 - Maserada (TV), Palazzo delle Attività ricreative

    Presentazione del volume “Il roccolo di Sant’Alipio”

    Nel quadro delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Isbrec, in collaborazione con il comune di Maserada sul Piave, la pro loco di Maserada e l’Auser –Università Popolare di Maserada, organizza per giovedì 10 novembre alle ore 20.30, presso il Palazzo delle Attività ricreative di Maserada, la presentazione del volume “Il roccolo di Sant’Alipio” di Antonio Caccianiga, romanzo storico ambientato in Cadore durante l’insurrezione del 1848. Il volume, uscito nel 1881 e ristampato recentemente su iniziativa dell’Isbrec, verrà presentato nel corso di una tavola rotonda sul tema “Piccole Patrie tra memoria della Serenissima e Stato Nazionale” a cui interverranno Francesco Piero Franchi (Isbrec), Floriana CAsellato (Sindaco di Maserado sul Piave), Gianpaolo Gobbo (Sindaco di Treviso), Nino Fabris (Pro Loco di Maserada) e Silvano Rossetto (Presidente dell’Auser di Maserada).

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 31/10/2011, ore 00:00 - Varallo (Vc), sede dell'Isrsc Bi-Vc

    Ricordo di Cino Moscatelli

    Per ricordare il trentesimo anniversario della morte di Cino Moscatelli, avvenuta il 31 ottobre 1981, l'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli pubblica sul proprio sito web la riedizione digitalizzata del volume "Ricordo di Cino Moscatelli", edito a stampa nel 1982; rispetto alla prima edizione è stato aggiunto il saggio "Cino Moscatelli: umanità e leggenda", a cura di Gladys Motta, pubblicato su "l'mpegno" del dicembre 1982. Il volume prosegue il programma di editoria digitale che l'Istituto ha avviato lo scorso anno per la valorizzazione della sua produzione editoriale ormai indisponibile in versione cartacea ed è scaricabile o visionabile all'indirizzo: www.storia900bivc.it/pagine/editoriaelettronica/index.html.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia - Varallo


  • 26/10/2011, ore 9:00 - Arcavacata di Rende (CS)

    «Rivista Calabrese di Storia del '900»

    E' stata pubblicata la «Rivista Calabrese di Storia del '900» . Periodico dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea (1/2011).

    Notizia di: Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea - Arcavacata


  • 17/10/2011, ore 00:00 - Ancona

    Nuova pubblicazione dell'Istituto Storia Marche nella collana Memorie e Diari

    L'altra guerra. Le memorie di Kruger Berti. L'eccidio della val Musone di Patrizia Rosini, Gian Luca Tesei (affinità elettive, Ancona 2011, pp.129, € 15) Il libro ripercorre un'altra pagina terribile di quella strategia di terrore che i tedeschi adottarono in buona parte dell'Europa: strategia che, oltre a essere odiosa, non risulta risolutiva, ma anzi rafforza proprio la resistenza e il suo legame con la popolazione. Ripercorrendo le pagine del diario di Berti, il commissario prefettizio di Staffolo, questo libro ci dice anche che c'è una componente che non muore, che non è morta neppure in quei giorni terribili. E' la pietà

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 15/10/2011, ore 20:30 - Lentiai (BL)

    Presentazione del volume “La penna, la spada, le bandiere”

    Sabato 15 ottobre alle ore 20.30 verrà presentato a Lentiai il volume di Francesco Piero Franchi “La penna, la spada, le bandiere. Antologia ragionata della letteratura risorgimentale di Belluno, Feltre e Cadore” edito dall’ISBREC. La presentazione, curata dallo stesso autore, sarà accompagnata dalla Garibaldi Soms Band e dal coro OIO che eseguiranno brani del repertorio risorgimentale.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 05/10/2011, ore 00:00 - Cuneo

    Pubblicato il n. 79 della rivista dell'Istituto storico di Cuneo "Il presente e la storia"

    È uscito in questi giorni il nuovo numero de “Il presente e la storia”, la rivista dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo. Particolarmente nutrito il corredo di studi e documenti pubblicati, con in apertura il diario di Luciano Gallo Pecca che racconta in modo brillante e scanzonato la sua avventura dopo l’8 settembre del ‘43: dalle peripezie tragicomiche dell’arruolamento nella Todt all’adesione alla lotta partigiana, passando attraverso un percorso di presa di coscienza e di progressiva assunzione di responsabilità. In uno stile letterario di rara freschezza, il documento presenta uno spaccato del mondo torinese di quegli anni e un punto di vista alternativo sui venti mesi della guerra partigiana, con una interessante introduzione di Gastone Cottino, già preside di Giurisprudenza nell’ateneo di Torino. Seguono un saggio di Andrea Gandolfo sulla cessione di Nizza e Savoia alla Francia nel 1860, costruito a partire da una puntuale e dettagliata disamina di documenti dell’epoca, e un interessante articolo di Attilio Ianniello che illustra la situazione dell’istruzione nel mondo monregalese nella seconda metà dell’800, soffermandosi in particolare sul ruolo del Comizio Agrario. Alessandra Demichelis, bibliotecaria dell’Istituto Storico, presenta nel suo articolo “Libri buoni e appropriati” la promozione della lettura nel cuneese e le biblioteche popolari circolanti nel progetto di educazione nazionale nel periodo successivo all’Unificazione nazionale. Uno scritto di Claudio Bo sui personaggi del Risorgimento monregalese e la figura esemplare di Pietro Delvecchio chiude la sezione Saggi e documenti. Completano il numero le consuete rubriche dedicate a fatti e ricorrenze della Provincia, alle recensioni di volumi in pubblicazione e alla memoria di personaggi vicini all’Istituto scomparsi nel primo semestre dell’anno. Per l’acquisto della rivista rivolgersi all’Istituto storico, in Largo Barale 11, o telefonare allo 0171.444830.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo - Cuneo


  • 30/9/2011, ore 17:00 - Scalone Vanvitelliano Piazza Del Monte, Pesaro

    Presentazione del Dizionario del Risorgimento di Costantino di Sante

    ore 17.00 Saluto di Mauro Annoni, Presidente ISCOP Costantino Di Sante, storico, autore del volume Dizionario del Risorgimento Presenta Paolo Angeletti, giornalista

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) - Pesaro


  • 30/9/2011, ore 20:30 - Mel (BL), Sala Affreschi del Municipio

    Presentazione del volume “La penna, la spada, le bandiere”

    Venerdì 30 settembre alle ore 20.30 verrà presentato a Mel, presso la sala degli affreschi del Municipio, il volume di Francesco Piero Franchi “La penna, la spada, le bandiere. Antologia ragionata della letteratura risorgimentale di Belluno, Feltre e Cadore” edito dall’ISBREC. La presentazione, curata dall’autore, verrà accompagnata dall’”Ensemble Trifolium” che eseguirà brani del repertorio risorgimentale.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 05/8/2011, ore 00:00 - Ancona

    "Storia e problemi contemporanei", rivista dell'Istituto Storia Marche

    Intellettuali e anticomunismo, n.57, a.XXIV, maggio-agosto 2011

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 08/7/2011, ore 20:30 - Polpet (BL)

    Presentazione del volume “La penna, la spada, le bandiere”

    Venerdì 8 luglio alle ore 20.30 verrà presentato a Polpet il volume di Francesco Piero Franchi “La penna, la spada, le bandiere. Antologia ragionata della letteratura risorgimentale di Belluno, Feltre e Cadore” edito dall’ISBREC. La presentazione, curata dallo stesso autore, sarà accompagnata dall’”Ensemble Trifolium” che eseguirà brani del repertorio risorgimentale. Nel corso della serata verranno letti brani tratti dall’antologia.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 25/6/2011, ore 00:00 - nOVARA

    LA PRIMA STELLA VALGRANDE '44 di Guido Petter

    Guido Petter, La prima stella. Valgrande ’44, con una nota di Mauro Begozzi Interlinea, Novara 2011, pp. 128, euro 10, Isbn 978-88-8212-589-9 Riccardo, Marcello ed Emiliana si ritrovano tutte le sere con gli amici sul lungolago di Intra per chiacchierare e confrontarsi su idee e speranze. Ma siamo nell’estate del 1944 e la quotidianità per loro significa il coprifuoco, le ronde dei repubblichini, la preoccupazione e la paura per le nefaste conseguenze della guerra. Sui vicini monti della Valgrande avverrà, sotto gli occhi atterriti dei ragazzi, un’operazione di rastrellamento in grande stile compiuta da nazisti e fascisti per catturare i partigiani, tra i quali c’è Armando, fratello di Emiliana, e fare terra bruciata intorno a loro. Questi terribili avvenimenti, conclusi nel giugno 1944 dagli eccidi di Fondotoce e Baveno, porteranno Riccardo e Marcello a interrogarsi sui propri convincimenti e ideali e a porsi il problema di una scelta che sia in armonia con i valori in cui credono. L’autore del romanzo, Guido Petter, è stato partigiano in queste terre e ha dedicato tutta la vita ai giovani, come docente universitario e come scrittore. L'AUTORE Guido Petter, nato a Colmegna di Luino nel 1927, professore emerito di Psicologia dello sviluppo all’Università di Padova, è stato partigiano nella 10ª brigata Garibaldi “Rocco”, che ha operato sui monti intorno al lago d’Orta e nel Vergante. Alla Resistenza ha dedicato il libro Ci chiamavano banditi (Giunti, Firenze 1995) in cui narra la sua esperienza partigiana, e altri libri destinati a preadolescenti o adolescenti: Una banda senza nome (ivi, 1996), Nel rifugio segreto (ivi, 1998), Sempione ’45. Il salvataggio della galleria (Interlinea, Novara 2006). Destinati invece agli insegnanti sono vari suoi libri di psicologia dello sviluppo o dell’educazione, come Dall’infanzia alla preadolescenza (Giunti, Firenze 1992), Problemi psicologici dell’adolescenza (La Nuova Italia, Firenze, 1990), Ragionare e narrare. Aspetti psicologici dell’insegnamento della storia (La Nuova Italia, Milano 2002), La narrativa a scuola. Il lavoro sul testo e l’incontro con l’autore (Erickson, Trento 2007), Ragione, fantasia e creatività nel bambino e nell’adolescente (Giunti, Firenze 2010), Il mestiere di insegnante. Aspetti psicologici di una delle professioni più interessanti e impegnative (ivi, 2006). È mancato il 24 maggio 2011, pochi giorni prima della commemorazione, che avrebbe dovuto tenere, dei martiri di Fondotoce, al centro del suo ultimo libro La prima stella. Valgrande

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 20/6/2011, ore 8:00 - Sito internet www.istitutoparri.it

    Pubblicato il fondo fotografico "L'Emilia-Romagna nella guerra di Liberazione" (Convegno tenuto a Bologna dal 2 al 5 aprile 1975)

    Continua il progetto di scansione e pubblicazione dei fondi fotografici dell'Istituto Parri di Bologna. Nella sezione Biblioteca digitale del sito www.istitutoparri.it è stato pubblicato il fondo "L'Emilia-Romagna nella guerra di Liberazione": si tratta delle foto scattate in occasione dell'omonimo convegno tenuto a Bologna dal 2 al 5 aprile 1975 promosso dalla Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione. Tra gli altri parteciparono Arrigo Boldrini, Guido Quazza, Luciano Bergonzini, Pino Nucci, Renato Zangheri e Giorgio Ghezzi.

    Notizia di: Istituto Storico Parri - Bologna Metropolitana - Bologna


  • 17/6/2011, ore 20:30 - Dosoledo (BL), sede della Regola

    Presentazione del volume “La penna, la spada, le bandiere”

    Venerdì 17 giugno alle ore 20.30 è stato presentato presso la sede della Regola di Dosoledo (Comelico Superiore, Belluno) il volume di Francesco Piero Franchi “La penna, la spada, le bandiere. Antologia ragionata della letteratura risorgimentale di Belluno, Feltre e Cadore” edito dall’ISBREC. La presentazione, curata dallo stesso autore, è stata accompagnata dalla proiezione di immagini legate al risorgimento italiano e bellunese in particolare.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 09/6/2011, ore 00:00 - Ancona

    Nuova pubblicazione dell'Istituto Storia Marche nella collana Ricerche Storiche

    Memorie ritrovate La vita nei lager nazisti attraverso i ricordi degli internati militari italiani A cura di Luca Gorgolini Il lavoro editoriale, Ancona 2011, pp. 166, € 20,00 Quando nell'estate del 1945 rientrarono a casa, gli inernati militari italiani sopravvissuti alle violenze e ai patimenti subiti all'interno dei lager tedeschi, trovarono un Paese distrutto dalla guerra, e scarsamente disposto a partecipare al ricordo del dramma che loro malgrado essi avevano vissuto a partire dalle ore successive all'annuncio dell'armistizio, reso pubblico da Badoglio nel tardo pomeriggio dell'8 settembre del 1943.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 1/6/2011, Genova

    RIVISTA STORIA E MEMORIA - NUMERO 1 - anno 2011

    RIVISTA STORIA E MEMORIA NUMERO 1 - anno 2011 Il sangue degli Einstein Maurizio Ortona ------ Albert Einstein e la diaspora intellettuale ebraica Carlo Maria Becchi ------ Albert Einstein e il nazismo Ivano Tognarini. La tragedia della famiglia di Robert Einstein Appendice documentaria Marco De Paolis ------ La strage nazista della villa del Focardo Antonio Martino ------ La missione alleata “Indelible” nella II Zona operativa savonese Donne e Resistenza Vania Cappi ------ La Resistenza delle donne, tra memoria e contemporaneità Maria Pia Bozzo ------ Le suore e la Resistenza Antonino Ronco ------ “Fischia il vento”: genesi di un canto Recensioni Maurizio Fiorillo ------ Uomini alla macchia. Bande partigiane e guerra civile. Lunigiana 1943-1945 (Giorgio Grimaldi)

    Notizia di: Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea "Raimondo Ricci" - Fondazione ETS - Genova


  • 31/5/2011, ore 20:45 - Biblioteca di Ponte Nelle Alpi (BL)

    "Tasso, Calvi e i moti del 1848 nella provincia di Belluno"

    Presso la biblioteca di Ponte Nelle Alpi, martedì 31 maggio alle ore 20.45 si è tenuta la presentazione del volume di Francesco Piero Franchi “La penna, la spada, le bandiere. Antologia ragionata della letteratura risorgimentale di Belluno, Feltre e Cadore” edito dall’ISBREC. Accanto all’autore, all’incontro ha partecipato l’”Ensemble Trifolium” che, alternandosi alla presentazione e alla lettura di brani antologici, ha eseguito brani del repertorio risorgimentale italiano.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 5/5/2011, ore 18:00 - Belluno, Auditorium Comunale

    Presentazione del volume “La penna, la spada, le bandiere”

    E' stato presentato presso l’Auditorium Comunale di Belluno il volume di Francesco Piero Franchi “La penna, la spada, le bandiere. Antologia ragionata della letteratura risorgimentale di Belluno, Feltre e Cadore” edito dall’ISBREC. Per discutere del testo sono intervenuti Paolo Conte, Enrico De Col, Bruno De Donà, Gregorio Piaia, Ferruccio Vendramini. L’incontro è stato coordinato da Enrico Bacchetti.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 30/4/2011, ore 00:00 - Novara

    E' uscito il n. 12 de 'I sentieri della ricerca'

    Sommario vivere la resistenza Memoria e storia delle deportazione: il “caso" Piemonte di Fabiana Giordano (on line)..........………………….p.13 Valtellina, il movimento partigiano in alta valle di Gian Paolo Ghirardini……………………………..p. 29 L’interprete Malreaux Emanuele Farina: il difficile percorso di un intellettuale antifascista di Alberto Magnani…….………………………………p. 65 1944-45. Lettere dal carcere fascista di Torino di Gianni Alasia (on line)..........................................p. 81 Storia nazionale La lotta politica degli insegnanti nel primo dopoguerra di Vanni Clodomiro….………………..………………p.91 Da non pubblicare. Occultamenti, ripensamenti e scarti nel Fondo fotografico Lavatelli di Giuseppe Veronica (on line)..………………….….p.123 l’Africa e il resto del mondo Tra esplorazione, ideologia e scienza. Ugo Ferrandi, Guido Boggiani e Alessandro Faraggiana: tre viaggiatori novaresi a confronto di Maurizio Leigheb…………………………..…….p.133 Per un bilancio dell’agricoltura italiana nella Libia coloniale di Gabriele Bassi.………………….………………..p.171 I diari di mio padre di Romano Morlotti…………………………………p.203 ‘Abd el-Krim e al guerra del rif (1921-1926). Una pagina eroica nella storia della lotta di liberazione del Marocco di Stefano Fabei……………………………………p.265 rassegna bibliografica La riflessione sulla storia in Germania tra Sette e Ottocento di Vanni Clodomiro………....…………………..…p.299 La revisione dello statuto epistemologico della storia nel dibattito apertosi negli anni settanta del Novecento tra filosofi e storici di Severina Fontana……………………………….p. 307 Schede (on line)...........………………………….p. 313 notizie sugli autori di questo numero…...p. 321

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 23/4/2011, ore : - Alessandria

    Un antifacista europeo di William Valsesia

    «A diaciannove anni sognavo un'Italia che fosse come la Francia, innanzitutto libera e democratica. Pensavo che la vittoria finale sul nazifascismo avrebbe cambiato il mondo, lo avrebbe reso migliore, senza più guerre, con più fratellanza, tolleranza e più giustizia sociale». E' uscito il nuovo libro "Un antifascista europeo. Dai fuoriusciti di Parigi ai partigiani del Biellese".

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 19/4/2011, ore 8:00 - Arcavacata (CS)

    "Rivista Calabrese di Storia del '900"

    E' stata pubblicata la «Rivista Calabrese di Storia del '900» . Periodico dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea (1-2/2010).

    Notizia di: Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea - Arcavacata


  • 19/4/2011, Ancona

    E' uscito il n.56 di Storia e Problemi contemporanei

    Pagine di guerra Storia e problemi contemporanei, quadrimestrale dell'Istituto Storia Marche, n.56, a.XXIV, gennaio-aprile 2011 Sommario Paolo Giovannini, Pagine di storia della seconda guerra mondiale Saggi Roberta Vegni,Soldati nella campagna di Russia. Pensieri e voci (1941-1943) Elena Cortesi, Sfollati per ordine tedesco Paolo Giovannini, Esclusione, abbandono e morte. Gli ospedali psichiatrici italiani Massimo Papini, I prefetti ad Ancona tra guerra e ricostruzione (1939-1946) Ricerche Luca Gorgolini,"Il paese della morte". La Serbia durante la prima guerra mondiale Convegni Roberto Giulianelli, Nostra patria è il mondo intero. Convegno su Pietro Gori Recensioni Marco Severini, La deontologia dello storico Andrea Mariuzzo, La fortuna di Mazzini nell'Italia unita Daniele Serafini, Una storia dell'aviazione italiana Chiara Scarpini, Viaggiatori e viaggiatrici tra Otto e Novecento Schede A cura di Valentina Baiocco, Frida Bertolini, Paolo Boldrini, Luciano Casali, Lucio Febo, Roberto Giulianelli, Simone Massacesi, Maila Pentucci, Lorenzo Verdolini Fabio Caffarena, Ricordo di Davide Montino Libri ricevuti

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 12/4/2011, ore 00:00 - Ancona

    Nuova pubblicazione dell'Istituto Storia Marche nella collana Memorie e Diari

    Cronaca di un esilio. Un pediatra ebreo tra persecuzione e sofferto rientro (1938-1946) di Maurizio M. Pincherle (affinità elettive, Ancona 2011, pp.227, € 18,00) Volume a cura del nipote Maurizio Pincherle. Prefazione di Simona Salustri Era il 21 gennaio 1940 quando il nome di Maurizio Pincherle, pediatra di fama internazionale, fu depennato dall'albo professionale dei medici poichè appartenente alla razza ebraica. Anche il figlio Leo Pincherle, docente di Fisica e allievo di Enrico Fermi, perse l'incarico di Fisica teoretica e Fisica matematica a Padova a causa delle leggi razziali del 1938. E' proprio dalla cacciata del figlio che prende avvio il diario di Maurizio Pincherle che ci mostra, fin dalle prime scarne righe, la volontà di rifugiarsi nella famiglia tenendola unita anche quando i figli saranno lontani, raccontando le difficoltà quotidiane in tempo di guerra, aggravate dalla fuga da Bologna e dalla clandestinità segnata dalla paura della deportazione.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 7/4/2011, Ancona

    Il governo della Resistenza: il Cln delle Marche

    Il governo della Resistenza: il Cln delle Marche di Massimo Papini Quaderni del Museo della Liberazione di Ancona, n.2 (Grafiche Errebi, Falconara-Ancona 2011, pp. 166) La seconda pubblicazione a cura del Museo della Liberazione di Ancona propone un tema meno militare e più politico, quello della storia del Comitato di liberazione delle Marche, del suo ruolo durante la guerra partigiana e soprattutto dopo la liberazione. E' questo l'organo di direzione della Resistenza e svolge un ruolo essenziale non solo nelle vicende belliche che precedono la Battaglia di Ancona e il ritorno alla patria del territorio regionale, ma anche nelle prospettive di ricostruzione democratica che si aprono alle popolazioni locali.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 4/4/2011, Ravenna - Sala "Nullo Baldini", Via Guaccimanni 10

    L'Istituto Storico della Resistenza di Ravenna presenta: "Risorgimento. Strumenti didattici 1815-1870"

    Interverranno: Bruno Corda - Prefetto della Provincia di Ravenna Francesco Giangrandi - Presidente della Provincia di Ravenna Maria Luisa Martinez - Dirigente Ufficio Scolastico provinciale Seguirà la proiezione del cortometraggio "Anita Garibaldi" (1911) di Mario Casarini. Iniziativa organizzata dall'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e Provincia con il patrocinio della Provincia di Ravenna, l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia Romagna, in collaborazione con il settore Beni e Attività Culturali della Provincia di Ravenna e gli Assessorati all'Istruzione dei Comuni di Ravenna, Lugo e Faenza.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia - Alfonsine


  • 14/3/2011, ore 12:00 - Ravenna, Scuola Media Statale "Don G. Minzoni" - Via Cicognani, 8

    Risorgimento. Strumenti didattici 1815-1870

    In occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia l'Istituto Storico della Resistenza di Ravenna presenta: "Risorgimento. Strumenti didattici 1815-1870". In occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Ravenna e Provincia promuove una pubblicazione di 56 pagine interamente a colori dal titolo Risorgimento. Strumenti didattici 1815-1870. La pubblicazione, rivolta in primo luogo a studenti e insegnanti delle Scuole Superiori, si compone di tre sezioni, precedute ciascuna da una breve introduzione a tema: una bibliografia, una filmografia e una galleria iconografica. La bibliografia, realizzata da Alessandro Luparini, analizza in dettagliate schede critiche 20 titoli di recente pubblicazione, tra i più significativi e innovativi, fornendo altresì un piccolo elenco di classici novecenteschi della storiografia risorgimentale. La filmografia, a cura di Marco Serena, illustra in sintesi 32 pellicole (dal 1934 al 2010) dedicate al Risorgimento, con lavori di registi quali Luigi Magni, Roberto Rossellini e Luchino Visconti. La galleria iconografica, curata da Serena Sandri, consiste nella riproduzione di 27 opere d'arte di argomento storico (tra gli autori: Gerolamo e Domenico Induno, Giovanni Fattori, Silvestro Lega) che ripercorrono in ordine cronologico le principali vicende risorgimentali dai moti del 1848 all'entrata dei bersaglieri in Roma nel 1870. Completano il tutto un'appendice cartografica con cinque mappe raffiguranti le tappe dell'unificazione nazionale (1815-1870), accompagnate da una cronologia essenziale (comprendente anche i dati relativi ai plebisciti del 1860), e una scheda monografica sull'assetto costituzionale ed elettorale del Regno d'Italia.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia - Alfonsine


  • 03/3/2011, ore 9:00 - Arcavacata (CS)

    "Rivista Calabrese di Storia del '900"

    E' stata pubblicata la «Rivista Calabrese di Storia del '900» . Periodico dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea (1-2/2009).

    Notizia di: Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea - Arcavacata


  • 8/2/2011, ore 18:00 - Asti Centro Culturale S. Secondo, sala Ruscalla

    Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945

    Presentazione del volume "Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945" Di Mario Avagliano e Marco Palmieri. (Einaudi) «Chi sono? Dicono ora: un giudeo, adoperando in modo triviale un termine tanto stolto quanto vano». Da una lettera di Vittorio Pisa Interverrà l'autore Marco Palmieri

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Asti - Asti


  • 6/2/2011, Napoli

    Collana della Scuola Superiore di Studi di Storia Contemporanea

    Sono in libreria i primi due volumi della Collana della Scuola Superiore di Studi di Storia Contemporanea: "Il PCI di Luigi Longo (1964-1969)", di Alexander Höbel (prefazione di Francesco Barbagallo) e "Kos 1943-1948. La strage, la storia" di Isabella Insolvibile (prefazione di Paolo De Marco).

    Notizia di: Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea - Milano


  • 5/2/2011, ore 16:00 - Gerace (RC)

    "Campagne, cultura, emigrazione nel pensiero di Paolo Cinanni. Lettere e immagini. 1944-1984"

    L'Amministrazione Comunale Città di Gerace in collaborazione con l'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea presenta il volume "Campagne, cultura, emigrazione nel pensiero di Paolo Cinanni. Lettere e immagini. 1944-1984" a cura di Saverio Napolitano, Age Editore. Saluti: Salvatore Galluzzo (Sindaco di Gerace); Giuseppe Morabito (Presidente Provincia di Reggio Calabria); Pino Belcastro (Presidente Consiglio Comunale S. Giovanni in Fiore), Giuseppe Masi (Direttore ICSAIC). Relatori: Mario Oliverio (Presidente Provincia di Cosenza - amico di P. Cinanni); Pasquino Crupi (saggista e meridionalista); Vittorio Cappelli (Università della Calabria). Proiezione di un brano del film "Dalla nube alla resistenza" di Straub & Hulliet interpretato da Paolo Cinanni. Commento a cura di Giovanni Scarfò, direttore della Cineteca della Calabria. Conclusioni: Saverio Napolitano (curatore del volume). Moderatore: Vincenzo Cataldo, Deputazione di Storia Patria per la Calabria.

    Notizia di: Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea - Arcavacata


  • 25/1/2011, ore 9:00 - Arcavacata (CS)

    "Campagne, cultura, emigrazione nel pensiero di Paolo Cinanni. Lettere e immagini 1944-1984"

    E' stato pubblicato, per conto dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea il volume "Campagne, cultura, emigrazione nel pensiero di Paolo Cinanni. Lettere e immagini 1944-1984", Arte Grafiche Edizioni, Ardore Marina (RC), 2010, curato da Saverio Napolitano. Il volume contiene l'epistolario del Dirigente comunista Paolo Cinann,i conservato nel fondo omonimo presso l'ICSAIC.

    Notizia di: Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea - Arcavacata


  • 20/1/2011, ore 00:00 - Ancona, Istituto Storia Marche

    E' uscito il n.55 di Storia e Problemi Contemporanei

    Violenza politica, comunicazione, linguaggi. Storia e problemi contemporanei, n.55, a.XXIII, settembre-dicembre 2010

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 4/1/2011, ore 00:00 - Genova

    RIVISTA STORIA E MEMORIA - NUMERO 2 - anno 2010

    RIVISTA STORIA E MEMORIA NUMERO 2 - anno 2010 MISSIONI ALLEATE E RESISTENZA NELLA VI ZONA LIGURE Paolo Battifora La speranza viene dal cielo. Resistenza, alleati e missioni operative nella VI zona ligure Enzo Collotti Ordine e terrore nei campi di concentramento nazisti Stefano Rodotà Antropologia dell’homo dignus Vittorio Civitella Casimiro Wronowski e il caso Matteotti: una storia da rivisitare COMMEMORAZIONI Pier Corrado Meano I martiri di Cremeno

    Notizia di: Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea "Raimondo Ricci" - Fondazione ETS - Genova


  • 18/12/2010, ore 16:00 - Belluno, Sala “Muccin” del Centro Giovanni XXIII

    Presentazione del libro “L’anticonformismo intelligente di Rodolfo Sonego”

    Nel pomeriggio di sabato 18 dicembre, presso la Sala “Muccin” del Centro “Giovanni XXIII” si è tenuta, organizzata dall’ISBREC, la presentazione del volume “L’anticonformismo intelligente di Rodolfo Sonego”di Mirco Melanco, docente di materie cinematografiche presso il DAMS dell’Università di Padova. All’incontro, oltre all’autore, hanno partecipato Ferruccio Vendramini e Francesco Piero Franchi; moderatore Enrico Bacchetti.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 02/12/2010, ore 00:00 - UNICAL - Arcavacata di Rende (CS)

    "Non solo Ferramonti. Ebrei internati in provincia di Cosenza"

    L'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea comunica che è stato pubblicato, per la "Pellegrini Editore" il volume "Non solo Ferramonti. Ebrei internati in provincia di Cosenza", di Leonardo Falbo, docente comandato presso l'Istituto.

    Notizia di: Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea - Arcavacata


  • 4/11/2010, ore 17:00 - Ravenna, Sala Nullo Baldini, Via Guaccimanni 10

    Presentazione del volume "La Grande Guerra nel Ravennate (1915-1918)"

    Un libro dell’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna racconta la Grande Guerra del ’15-’18 in provincia di Ravenna È uscito, per l’editore Longo di Ravenna, il libro La Grande Guerra nel Ravennate (1915-1918). Il volume, curato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia, raccoglie in forma ampliata gli atti dell’omonimo convegno di studi svoltosi al Teatro Rossini di Lugo nel novembre 2008. In un panorama storiografico locale piuttosto avaro di studi sull’argomento, il libro rappresenta una positiva novità che può contribuire a far luce su un periodo tutto sommato poco conosciuto nella storia della provincia, la quale pure, inserita nella vasta zona di guerra istituita dal Governo Salandra, visse molto da vicino, con crescente partecipazione emotiva, l’altalenarsi delle drammatiche vicende belliche (Ravenna stessa fu sottoposta a violenti bombardamenti ad opera degli idrovolanti austriaci, che fecero diverse vittime e arrecarono danni di non poco conto ai suoi monumenti). Attraverso agili ma ben documentati saggi il libro indaga tutti i diversi aspetti del conflitto nella provincia di Ravenna. Dal contrasto tra fautori e detrattori dell’intervento in seno alla sinistra locale, alla posizione di alcune figure rappresentative del mondo cattolico; dal ruolo svolto dalle amministrazioni locali, alle vicissitudini militari della base aeronavale di Porto Corsini; dall’energica azione svolta dagli organismi della cosiddetta “resistenza interna” dopo la disfatta di Caporetto, alla condotta dei vari comitati femminili impegnati in una capillare opera di assistenza; dall’epidemia di “spagnola” in Romagna, che fece più morti della guerra stessa, alle lettere dei soldati al fronte, per finire al proliferare dei monumenti ai caduti nel dopoguerra, perno di un vero e proprio culto della memoria di cui il fascismo avrebbe fatto un sapiente uso pubblico. Completa il volume un’attenta ricognizione dei fondi fotografici pubblici e privati concernenti il conflitto presenti in provincia di Ravenna, con la riproduzione di numerosissime e belle fotografie, di ambientazione militare e civile, per lo più del tutto inedite.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in Ravenna e provincia - Alfonsine


  • 1/10/2010, ore 18:00 - Pesaro,Palazzo Gradari, Via Rossini 36

    Pesaro,La ricostruzione (1944-1957) di Glauco Caresana

    Saluti: Luca Ceriscioli, Sindaco di Pesaro Interverranno: Massimo Tonucci,Presidente Banca di Pesaro Luca Gorgolini, Direttore ISCOP Franco Bertini, Giornalista Glauco Caresana, Autore del libro

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) - Pesaro


  • 29/9/2010, verbania

    LA MEGLIO GIOVENTU'

    Lo “Speciale Qui Touring” n. 41 del settembre 2010 è interamente dedicato al Piemonte.Tra i diversi è importanti servizi, la rubrica “Storia” è dedicata alla proposta di un “Viaggio alla scoperta della straordinaria epopea della Resistenza italiana tra le montagne dell’Ossola, pp. 136-143. Firma il reportage, dal bel titolo “La meglio gioventù”, Tino Mantarro (foto di Michele Morosi) che ha raccolto testimonianze e visitato i luoghi (in particolare la Casa della Resistenza di Fondotoce), proponendo un documentato servizio storico a cui si accompagnano utili informazioni turistiche e culturali

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 27/9/2010, ore 00:00 - Modena, Istituto storico

    Ritorno delle fedi, crisi della secolarizzazione? Dall’età degli estremi al nuovo millennio. 3 numero della rivista 900

    Indice Vincenzo Lavenia, Introduzione INDAGINI Vincenzo Lavenia, I dilemmi del cattolicesimo e la secolarizzazione: alcune riflessioni Piero Stefani, Il nodo di Israele, la laicità e l’ortodossia ebraica Riccardo Redaelli, Islamizzare la modernità. Il fondamentalismo islamico come risposta alla secolarizzazione Andrea Plebani, L’Occidente e il Jihad globale. Le peculiarità di una relazione caratterizzata da rifiuto, attrazione e contaminazione Uoldelul Chelati Dirar, Religione, conflitti e mutamenti politici: un’analisi comparata del Corno d’Africa Simona Merlo, Le chiese ortodosse, l’Est Europa, il postcomunismo Enrico Cerasi, Questioni di fede. Tre risposte protestanti alla secolarizzazione QUESTIONI Enzo Pace, L’oggetto assente. La secolarizzazione: dalle origini della sociologia delle religioni agli sviluppi teorici recenti Luca Scuccimarra, Tempo di secolarizzazione. Sulla metamorfosi di una categoria storica SGUARDI Federico Ruozzi, Chiesa catodica. Viaggio negli archivi audiovisivi LETTURE Jérôme Pauchard, Il ritorno del confucianesimo: ma quale?

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea - Modena


  • 24/9/2010, Sala Lupini Centro Polifunzionale F.lli Cervi, via Curie, Paladina (Bg)

    la Resistenza nella bassa Valle Brembana: l'azione della Brigata "Valbrembo"

    In occasione della Commemorazione del 66° anniversario della fucilazione dei partigiani a Petosino (Bg), l'Assessorato alla cultura del Comune di Paladina in collaborazione con l'Isrec Bg promuove la presentazione del libro "La diserzione. I 'mongoli' nella resistenza bergamasca e la strage di Monte di Nese" (Bergamo, Il Filo di Arianna, 2010). Durante l'incontro, oltre ad Andrea Pioselli autore della ricerca e collaboratore dell'Isrec Bg, interverranno Oscar Locatelli, sindaco di Paladina e Angelo Bendotti, presidente dell'Isrec Bg.

    Notizia di: Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea - Bergamo


  • 20/9/2010, ore 00:00 - Crodo (Vb)

    I sentieri della ricerca n. 11/2010

    E' uscito il n. 11 giugno 2010 della rivista diretta da Angelo Del Boca. Di seguito il sommario del numero. Invitiamo tutti i lettori a sottoscrivere l'abbonamento fissato a euro 30,00. Sostenitore euro 100,00 Il presente numero costa euro 20,00 Sommario Dall’aggressione di Berlusconi alla beatificazione di Bettino Craxi di Angelo Del Boca …………………………………. P.7 vivere la resistenza Valtellina, il movimento partigiano in bassa valle di Gian Paolo Ghirardini……………………………p.13 Storia nazionale Le picconate di Berlusconi ai tabù della memoria storica di Aram Mattioli………………………………………….p.61 Il mito dell’eroe crociato: padre Reginaldo Giuliani “soldato di Cristo e della Patria” di Giovanni Cavagnini…….………………………….p.75 Primi appunti per una storia dei prigionieri austro-ungarici e tedeschi nel Novarese durante la Grande guerra (on line) di Renzo Fiammetti………………………………………p.99 l’Africa e il resto del mondo Guido Valabrega “Gadi” pioniere del kibbuz Ruchama, 1951-53 L’esperienza i un giovane socialista sionista ricostruita attraverso le sue carte di Paolo Valabrega………………………………………p.115 Un caso di mancato attacco preventivo: gli Stati Uniti di fronte al programma nucleare cinese (1962-1964) di Paolo Soave…………………….…………………………p.147 Dopo la perdita delle colonie: una psichiatria post-coloniale italiana? I casi della Somalia e della Libia di Luigi Benevelli…………………………………………………p.179 Il programma coloniale della Germania nel 1915 di Vanni Clodomiro…………………………………………… p.207 internet e storia I sentieri della rete di Andrea Paracchini…………….………………………………p.237 rassegna bibliografica Criminali di guerra in libertà (on line) di Francesco Omodeo Zorini…...…………………………p.253 Schede (on line)...........………………………………………p.270 vita della rivista………………………………………………………p.287 notizie sugli autori di questo numero………………p-295

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 27/7/2010, Ancona

    E' uscito il nuovo fascicolo della rivista dell'Istituto Storia Marche "Storia e problemi contemporanei"

    Il Portogallo e la transizione alla democrazia Storia e problemi contemporanei n.54, a.XIII, maggio-agosto 2010

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 12/7/2010, Belluno, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza

    Nuovo fascicolo della rivista "Venetica" dedicato a Mario Rigoni Stern

    È uscito l'ultimo fascicolo di "Venetica" - rivista degli Istituti per la storia della Resistenza di Belluno, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza - Le stagioni del Mario dedicato a Mario Rigoni Stern con altri interessanti saggi e contributi (vedi indice in allegato); per acquistarlo (€ 14; per i soci Iveser € 10) inviare una mail a info@iveser.it

    Notizia di: Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea - APS - Venezia


  • 1/7/2010, Genova

    Rivista Storia e memoria Numero 1 - anno 2010

    RIVISTA STORIA E MEMORIA Numero 1 - anno 2010 PROCESSI AI NAZISTI - CRIMINI DI GUERRA NEGLI ATTI DEL TRIBUNALE MILITARE DI LA SPEZIA Indice: MARCO DE PAOLIS - Crimini di guerra nazisti negli atti giudiziari del Tribunale militare di La Spezia COMMEMORAZIONE DELL'ECCIDIO DEL FORTE DI SAN MARTINO SALVATORE SCOPPA - Il coraggio del tenente Giuseppe Avezzano Comes RENZO PARODI - Quel 14 Gennaio 1944 PAOLO BATTIFORA - Alessandro Fersen tra impegno politico e attività giornalistica nel primo dopoguerra ANNA MARSILII - Gaetano Perillo e la rivista "Il Movimento operaio e socialista" GIORGIO GRIMALDI - La resistenza italiana e gli Alleati in due recenti contributi storiografici

    Notizia di: Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea "Raimondo Ricci" - Fondazione ETS - Genova


  • 30/6/2010, ore 00:00 - Alessandria

    E' uscito il numero 47 del Quaderno di Storia Contemporanea

    E' disponibile presso il nostro istituto e le principali librerie il 47° Quaderno di storia contemporanea. Seppur di natura miscellanea, questo numero della rivista si caratterizza per due tematiche tra loro strettamente correlate: lo stato della nostra democrazia e la convivenza fra stranieri ed italiani. I saggi e i contributi di discussione, che pubblichiamo, pur mantenendo il taglio storico, focalizzano alcune problematiche attuali della trasformazione istituzionale, sociale e culturale in corso nel nostro paese e più generale in Europa.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 12/5/2010, ore 10:00 - Belluno, Scuola Media “Nievo”

    “Un ragazzo nel lager”. Gli alunni della Scuola Media “Nievo” discutono un libro sulla Resistenza bellunese.

    Mercoledì 12 maggio gli alunni della classe terza A della Scuola Media “Nievo” hanno discusso il libro “Un ragazzo nel lager” di Tullio Bettiol insieme al responsabile della sezione didattica dell’Istituto Storico bellunese della Resistenza e dell’Età contemporanea. L’Istituto aveva distribuito qualche mese fa una copia del libro a ciascuno studente, nell’ambito di un’attività laboratoriale che ha portato alla produzione di una mostra sulla Resistenza esposta per il 25 aprile scorso. La discussione del libro ha rappresentato dunque il momento conclusivo di un percorso che ha consentito agli alunni di avvicinarsi in modo più diretto ad eventi, persone, vicende che hanno fortemente caratterizzato la storia dei paesi e dei luoghi in cui i ragazzi vivono.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 30/4/2010, ore 00:00 - Verbania

    Classe III° B. Cleonice Tomassetti. Vita e Morte, di Nino Chiovini, Tararà, Verbania 2010

    Nel 1981 Nino Chiovini dava alle stampe, col medesimo titolo, il suo omaggio, il suo studio, dedicato a Cleonice Tomassetti, fucilata con altri 42 partigiani a Fondotoce il 20 giugno 1944, restituendole dimensione e dignità al di là delle fantasiose biografie apparse per lungo tempo su libri e giornali. Nel 1994 il libro veniva ristampato sempre a cura del Comitato della resistenza verbanese. Ora, l'editore Tatarà ne pubblica un'edizione critica che si arricchisce di nuove ricerche e studi. Il lavoro è stato curato da Gianmaria Ottolini, ha una nuova presentazione di Franca Giordano, una prefazione di Maria Silvia Caffari e alcune annotazioni storiche di Mauro Begozzi (sulla storia delle famose fotografie che ritraggono il corteo dei Martiri di Fondotoce) e di Gianmaria Ottolini (sul mito che ha sempre circondato questa donna semplice, ma straordinaria). Il volume esce nella collana "storie" al costo di € 10.000.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 25/4/2010, ore 00:00 - Verbania

    Il Rosso, l'Azzurro e il Verde

    Piccolo manuale della bandiere della Resistenza (a cura di Mauro Begozzi), Associazione Casa della Resistenza, Istiuto storico 'P.Fornara', Istituto storico 'C. Moscatelli', Borgomanero, 2009. Tra l'11 dicembre 2008 e la fine di gennaio del 2009 si tenne alla Casa della Resistenza di Fondotoce una "singolare" mostra delle bandiere delle Resistenza appartenute alle formazioni partigiane del Novarese, del Vercellese, del Biellese, della Valsesia e del Verbano Cusio Ossola. Furono allora esposti alcuni pezzi originali (una cinquantina) frutto del comune lavoro di ricerca della Casa della resistenza e degli Istiuti storici della resistenza "P. Fornara" e "C. Moscatelli". Nonostante l'inclemenza del tempo di quel periodo, la mostra ebbe un discreto successo. Esce ora un piccolo "catalogo" o meglio un piccolo "manuale" che riproduce le schede delle bandiere allora ritrovate ed esposte (ma non solo). L'intento è quello di servire da stimolo a tutti perché quei preziosi cimeli vengano recuperati e salvati non solo nelle nostre zone.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 25/4/2010, ore 9:00 - Venezia, tutta la città

    Notizie dall'Iveser e Resistenza e Futuro

    In occasione della festa della Liberazione 2010 è uscito il tradizionale numero congiunto di "Notizie dall'Iveser" e "Resistenza e FUTURO", buona lettura...

    Notizia di: Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea - APS - Venezia


  • 14/4/2010, Ancona

    E' uscito il n.53 di Storia e Problemi contemporanei

    Vescovi e società nel secondo dopoguerra Storia e Problemi contemporanei, n.53, a.XXIII, gennaio-aprile 2010

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 07/4/2010, ore 00:00 - Ancona

    Nuova pubblicazione dell'Istituto Storia Marche promossa in collaborazione con l'Assemblea Legislativa delle Marche

    Le Marche nel primo dopoguerra (1919-1924), a cura di Massimo Papini (Assemblea Legislativa delle Marche, Ancona 2010, pp.308) Il volume costituisce gli atti del convegno "Primo dopoguerra nelle Marche (1919-1924)", svoltosi ad Ancona il 2 e il 3 ottobre 2009 e organizzato dall'Assemblea legislativa delle Marche, dalla Provincia di Ancona e dall'Istituto Storia Marche.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 19/3/2010, Arona (Novara)

    Il valore di un'Idea

    Antonella Braga (a cura di), Il valore di un’Idea. L’esperienza umana e politica di Carlo Torelli (1904-1994), Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola e Comune di Arona, Coll. “I nostri maggiori”, Arona, 2010, pp. 287, ill. Ottavo volume della collana “I nostri maggiori” il volume raccoglie gli Atti del Convegno di studi, su Carlo Torelli tenutosi ad Arona il 15 novembre 2008. Oltre alle relazioni, agli interventi, alle testimonianze e ai ricordi, il libro propone importanti documenti e un primo sguardo sull’archivio di carlo Torelli versato proprio in concomitanza con il Convegno all’Istituto ed ora in fase di descrizione. Ricchissimo l’apparato iconografico. Questo l’indice del volume Prefazione di Antonio Catapano, Sindaco di Arona Indirizzi di saluto al Convegno di Oscar Luigi Scalfaro, Enrico Massara e Francesco Omodeo Zorini Per una nuova stagione di studi tra antifascismo e Repubblica di Antonella Braga I. Carlo Torelli antifascista. Dall’adesione al Partito popolare alla Liberazione Introduzione di Giannino Piana Aspetti e caratteri del cattolicesimo democratico dal fascismo al secondo dopoguerra di Mauro Forno “Una severa regola di vita”: la giovinezza di Carlo Torelli tra Giac e Ppi di Pier Giorgio Longo L’esperienza di commissario prefettizio, l’esilio in Svizzera, la Resistenza di Antonella Braga II. Carlo Torelli amministratore pubblico e senatore della Repubblica Introduzione di Vittorio Beltrami La Democrazia Cristiana alla prova del dopoguerra nel Novarese di Mauro Begozzi Carlo Torelli ad Arona: amministratore pubblico di Giovanni Di Bella Carlo Torelli Senatore della Repubblica. L’attività di legislatore di Anna Cardano III. Testimonianze Ricordi famigliari di Anna e Antonio Torelli L’attività professionale di Lorenzo Rotondi Il ricordo di un maestro, con affetto e gratitudine di Barbara Padulazzi Settantatre anni di intensa vita politica nel movimento cattolico di Alessandro Giordano Con il cappello d’alpino, paladino dell’Europa unita di Sergio Vedovato IV. L’archivio privato di Carlo Torelli Le carte Torelli. Testimonianza umana e politica La battaglia all’interno della Commissione Antimafia: il “caso Matta” Curare e non punire: il disegno di legge sulla tossicodipendenza V. Appendice documentaria (a cura di Antonella braga) In memoria di Elisa Bazzica Schede degli autori

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 16/3/2010, ore 16:00 - Alessandria

    Presentazione del libro "Lina Borgo Guenna. Un'esperienza educativa laica"

    Martedì 16 marzo alle ore 16.00 presso la sala lauree in Via Cavour 84 - Palazzo Borsalino 1° piano si terrà la presentazione del libro "Lina Borgo Guenna. Un'esperienza educativa laica". Presiede Maurilio Guasco, Dipartimento POLIS. Intervengono: Marco Revelli, CIVIS, Dipartimento POLIS; Enrico Ercole, Dipartimento di Ricerca Sociale; le autrici del volume: Agnese Argenta, Graziella Gaballo, Laurana Lajolo, Luciana Ziruolo.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 10/3/2010, ore 16:30 - Alessandria

    Storia facile per le scuole superiori

    Mercoledì 10 marzo alle ore 16.30 presso la sala biblioteca del nostro Istituto in via Guasco ad Alessandria presenteremo il nuovo testo scolastico Storia facile per le scuole superiori (ed. Erickson) di Ferruccio Bianchi, Patrizia Farello e Carlo Scataglini. Si tratta di un’interessante proposta didattica che, elaborata da colleghi del mondo della scuola della nostra provincia, troverà certo interesse presso Dirigenti ed insegnanti. Siete quindi tutti invitati a partecipare.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 24/2/2010, ore 00:00 - Grosseto, ISGREC

    Ipertesto "Le origini della Costituzione italiana"

    L’ISGREC ha prodotto l’ipertesto didattico "Le origini della Costituzione italiana", a cura di Luciana Rocchi

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 6/2/2010, ore 15:00 - Venezia-Treviso

    Nuova pubblicazione

    È uscita la nuova pubblicazione, edita dall'Iveser assieme a Cierre e Istresco, di Marco Ruzzi, Spionaggio, controspionaggio e ordine pubblico in Veneto (aprile-dicembre 1945) "Alla fine della seconda guerra mondiale, inglesi e americani si attivano per smantellare le organizzazioni spionistiche e di sabotaggio costituite dalla Repubblica sociale italiana e dal servizio segreto tedesco. Nel nuovo contesto politico postbellico, però, questa operazione concorre anche alla nascita del fenomeno neofascista, che si implementa grazie allo scarso controllo alleato e ai collegamenti, nemmeno troppo dissimulati, con apparati compiacenti dello stato e “pezzi” dei servizi segreti. Secondo la documentazione britannica su cui si basa questa ricerca, per far fronte a questa pericolosa saldatura, gruppi di ex partigiani cercano di rinviare la consegna delle armi e costituiscono organizzazioni più o meno segrete, capaci di rimodulare e reindirizzare gli sforzi per infiltrare strutture e organizzazioni italiane e alleate. La vicinanza con la Venezia Giulia crea l’occasione per far operare l’Ozna, la polizia segreta jugoslava, la cui presenza – fi nora sempre supposta, presunta o ipotizzata – emerge invece come assodata. Nello stesso periodo, le autorità si trovano a dover contrastare un agguerrito fenomeno criminale privo di qualsivoglia riferimento ideologico. L’ordine pubblico è messo a dura prova da una criminalità libera di attingere a veri e propri arsenali a cielo aperto e facilitata dagli antagonismi esistenti fra le diverse forze di sicurezza. Sullo sfondo la lotta politica fra i due blocchi, progressista e conservatore, e una popolazione preoccupata, amareggiata, rigonfi a di rifugiati e profughi provenienti soprattutto dalla Dalmazia e dalla Venezia Giulia." [dalla quarta di copertina]

    Notizia di: Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea - APS - Venezia


  • 29/1/2010, Belluno (BL) - Centro Giovanni XXIII

    "La voce della memoria". Lo scrittore Boris Pahor incontra gli studenti delle scuole superiori bellunesi

    In collaborazione con l’Associazione “Verba Volant” e con “Retescuole”, la sezione didattica dell’ Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea ha coordinato un gruppo di lettura formato da alcuni studenti delle scuole superiori bellunesi che discuteranno con l’autore “Necropoli”, uno dei suoi testi più significativi sulla deportazione.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 19/1/2010, ore 00:00 - Ancona

    E' uscito il nuovo fascicolo rivista dell'Istituto Storia Marche "Storia e problemi contemporanei"

    Legami spezzati. Storia e problemi contemporanei, n.52, a.XXII settembre-dicembre 2009

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 15/1/2010, ore 00:00 - Grosseto, ISGREC

    Documentario “Gli Internati militari italiani del Comune di Cinigiano”

    E’ stato prodotto, sulla base di interviste nel comune di Cinigiano, un documentario a cura di Elena Vellati e Luigi Zannetti, dal titolo “Gli Internati militari italiani del Comune di Cinigiano”

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 12/1/2010, ore : - Alessandria

    E' uscito il numero 45 del Quaderno di Storia Contemporanea

    E' disponibile presso l'ISRAL e in libreria il nuovo numero del Quaderno di storia contemporanea, il nr. 46, intitolato dalla "Classe operaia alla storia del lavoro." Si tratta del quinto Quaderno monografico realizzato dalla redazione e propone una riflessione sulla stagione delle lotte operaie degli anni Settanta, seguendo la nostra impostazione di confrontare il contesto locale con quello generale.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 18/12/2009, ore 00:00 - Novara

    Una vita in forma di dialogo. Marcella Balconi 1919-1999

    Giuseppe Veronica (a cura di), Una vita in forma di dialogo. Marcella Balconi 1919-1999, Istituto storico "P. Fornara", Borgomanero, 2009 pp. 160, ill. Giusppe Veronica, già autore per l'Istituto del volume Novara anni trenta, dedicato al fondo fotografico Fratelli Lavatelli, cura questa volta un "ricordo" (ma il libro è molto di più) di una delle scienziate più note e amate del novarese. Neuropscichiatra infantile, fondatrice con altri di quell'importante ramo della neurpscichiatria italiana, Marcella Balconi è rimasta nel cuore di tutti i novaresi per la sua vita spesa in difesa dei più deboli: come antifascista, come partigiana,come amministratrice pubblica e come deputata. Soprattutto però è rimasta nel cuore di tutti i novaresi per la sua straordinaria umanità. Il volume non è solo un saggio biografico, ma raccoglie i contributi di altri amici e studiosi come Francesco Omodeo Zorini, nella lunga introduzione, Jannot ed Elvira Pajetta, Claudia Banchieri, Giancarlo Grasso ed Enrica Crivelli. Il libro è, come consuetudine della collana, ricco di immagini e documenti e non avrebbe visto la luce senza la fattiva collaborazione di molte persone e istituzioni. A cominciare dai famigliari e in particolare da Margherita Balconi, dalla famiglia Mira d'Ercole, dall'Associazione Elvira Berrini Pajetta, da Roberto Leggero e dal circolo del partito demcratico di Novara intitolato a Marcella, da Margherita Gionni Un sincero ringraziamento va poi alla Regione Piemonte, alla sua Presidenza e all'Assessora alle Pari Opportunità, Giuliana Manica.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 18/12/2009, ore 00:00 - Domodossola

    Almanacco storico ossolano 2010

    E' uscito in questi giorni l'Almanacco storico ossolano 2010, a cura di Edgardo Ferrari, Ed. Grossi, Domodossola 2009. Con saggi di: Edgardo Ferrari, Il mito di Geo Chavez e Cento anni fa Armando De Santis, La morte bella; Un concorso dimenticato; Nel ricordo di Chavez Giampaolo Pignatari, Paolo Buzzi: funzionario pubblico e poeta. Un rapido profilo; Geo Chavez: un eroe chiamato Gloria Benito Mazzi, L'anno che Togliatti si rifugiò a Toceno Paolo Crosa Lenz, La vera Istoria de l'Ottagono di Ornavasso Virginio Maulini, Ricordando Giovanni Leoni Torototela, Ul Marcà Mauro Begozzi, "Amelia Valli". Gisella Floreanini tra le donne e per le donne durante la Repubblica partigiana dell'Ossola Elena Poletti Ecclesia, Smeraldi ossolani Francesco Ferrari, Raffaele Calzini biografo di Segantini e di Fornara Giovanni Vittorio Moro, Il medico spirituale. malattia e assistenza del malato tra Sette e Ottocento in Ossola La cronaca della Fondazione galletti di Domodossola Massimo Gianoglio, "Quando il Gallo si abbassa al Nibbio". Le relazioni pericolose di un sacerdote ossolano in età napoleonica Carlo Alessandro Pisoni e Fabio Copiatti, "Il naso nelli boschi di Vigezzo"

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 18/12/2009, Novara

    'Vieni o Maggio'

    Canto sociale, racconti di magia e ricordi di lotta della prima metà del XX secolo nella Bassa Novarese, di Cesare Bermani, con 2 CD Audio, Interlinea edizioni, Novara 2009, euro 22 Cesare Bermani racoglie in questo suo bel libro (e nei due preziosi Cd che l'accompagano) le memorie orali e il repertorio di canto sociale di sei cantanti e narratori scelti per l'importanza che essi rappresentano per conoscere il mondo proletario del Novarese tra la prima guerra mondiale e l'avvento del fascismo. Si tratta di registrazioni effettuate dall'autore (e in parte da Roberto Leydi) tra il 1963 e il 1970, che ci riportano in un tempo e in un clima che fatichiamo a riconoscere come nostro, ma che rappresenta invece una straordinaria memoria del mondo contadino e operaio in uno dei periodi più difficili della nostra storia.

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  • 11/12/2009, ore 17:00 - Asti - Archivio storico del Comune di Asti Palazzo Mazzola - Via Massaia, 5

    Presentazione dei volumi di Gero Difrancesco

    Presentazione dei volumi di Gero Difrancesco Sutera-Milocca. Un comune del latifondo siciliano dall’Unità alla Grande Guerra Sutera-Milocca. Un comune del latifondo siciliano dalla Grande Guerra al Fascismo (Casa Editrice Paruzzo, Caltanissetta) Saluto autorità: Giorgio Galvagno (Sindaco di Asti ) Giuseppe Vitellaro (Sindaco di Milena) Lucio Tomalino (Presidente Israt) Interventi: Giuseppe Virciglio (psicologo, membro Comitato scientifico Israt), Ipotesi di parallelismi storico-affettivi, alla ricerca dell’identità locale: la nascita del Comune di Milena e della Provincia di Asti Mauro Forno (Università di Torino, membro Comitato scientifico Israt) Quando la storia si arricchisce delle storie: rapporto tra centro e periferie Giovanbattista Tona (magistrato), Le autonomie locali: aspetti storico-giuridici Gero Difrancesco (archivista), Il piacere delle ricerca: quando i documenti ci raccontano la vita delle comunità e le dinamiche di potere. Conclusioni: Laurana Layolo (scrittrice, membro Comitato scientifico Israt) Armonizzare la democrazia: ascoltare i documenti per una pedagogia della cittadinanza attiva Tutti sono invitati

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  • 3/12/2009, Ancona

    Canzone d'autore canzone politica

    Atti dello stage tenuto a Camerano il 4 e 5 luglio 2009. A cura di Mattia Ernani, Chiara Malerba, Massimo Papini (affinità elettive, Ancona 2009, pp.125, € 15) Da Tenco a Ciampi passando per Fabrizio De Andrè e Francesco De Gregori, e volando oltreoceano sulle note dei maggiori successi di Bob Dylan e del Folk Rock americano, gli atti dello stage propongono la storia del cantautorato nazionale e internazionale, la sua natura, le sue influenze e contaminazioni, attraverso le riflessioni di esperti di diversi linguaggi comunicativi, dalla poesia alla critica letteraria, dalla storiografia alla critica musicale. Gli interventi sono corredati dei testi delle canzoni citate e suonate durante il convegno.

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  • 18/11/2009, Crodo (Vb)

    I sentieri della ricerca n. 9/10 settembre 2009

    E' uscito il n. 9/10 settembre 2009 della rivista diretta da Angelo Del Boca per il Centro studi 'Piero Ginocchi' di Crodo Di seguito il sommario del numero. Invitiamo tutti i lettori a sottoscrivere l'abbonamento fissato a euro 30,00. Sostenitore euro 100,00 Questo numero doppio di 423 pagine costa € 30,00 Sommario p. 7 – Un’inaugurazione e due accorati appelli, di Angelo Del Boca vivere la Resistenza p. 13 - La lingua nei campi nazisti della morte, di Daniela Accadia p. 69 – 20 giorni fra i “Maquis", di Gian Carlo Pozzi p. 81 - Oreste Zecchinel, il Rocambole della bricolla, di Paolo Bologna storia nazionale p. 95 – Le chiese evangeliche di fronte al regime fascista, di Giorgio Rochat p. 113 – Uno straordinario campo da coltivare. Il Centro di documentazione inedita dell’Istituto agronomico per l’Oltremare di Firenze e le sue ricchezze, di Nicola Labanca p. 133 - La verità e il benessere. L’Usis in Italia tra 1945 e 1956, di Simona Tobia p. 171 – 8 maggio 1917: uno sciopero contro la guerra. Vigevano di fronte al primo conflitto mondiale, di Marco Savini p. 185 – Alcuni aspetti teorico-politici dell’atteggiamento dell’estrema destra italiana davanti al Sessantotto, di Francesco Germinario l’Africa e il resto del mondo p. 207 – Un’altra Storia. Le memorie di Mohamed Fekini, patriota libico, di Carlo Greppi p. 273 – La stele di Axum. Da bottino di guerra a patrimonio dell’umanità, di Massimiliano Santi p. 305 – Gli aeroplani del Negus. L’aviazione etiopica 1929-1936, di Alberto Magnani p. 317 La psichiatria coloniale italiana negli anni dell’Impero (1936-1941): prime acquisizioni, di Luigi Benevelli p. 329 – Urbanistica e architettura fasciste tra edificazione e edemolizioni nell’Africa Orientale Italiana, di Aram Mattioli p. 349 – Frammenti di vita “postcoloniale" negli articoli de “Il Quotidiano eritreo", di Nicholas Lucchetti p. 365 – Gli Stati disuniti d’America: politiche interne e disordini pubblici di matrice razziale negli anni sessanta, di Ottavio D’Addea p. 381 – La politica estera nella visione di un classico della scienza politica indiana: l’Arthashastra, di Mainardo Benardelli rassegna bibliografica p. 389 – Le ragioni per tornare a studiare il comunismo, di Severina Fontana p. 392 – La guerra dentro, di Luigi Benevelli p. 397 – Schede p. 421 - notizie sugli autori di questo numero

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  • 31/10/2009, Istituto Professionale "L.Einaudi", Grosseto

    Inaugurazione della mostra e presentazione del catalogo “Renzo Capezzuoli e Grosseto"

    Dal 31 ottobre al 15 novembre Grosseto rende omaggio al pittore Renzo Capezzuoli a cento anni dalla nascita con una doppia mostra, una allestita nell'Aula Magna dell'Istituto Professionale “L. Einaudi", l’altra nello spazio espositivo del CEDAV di via Mazzini. La rassegna è stata curata da Lavinia Montanini e Marcella Parisi e realizzata grazie al sostegno della Provincia di Grosseto, Comune di Grosseto, Fondazione Grosseto Cultura, CEDAV, Istituto Professionale L.Einaudi, ISGREC e Banca Intesa CR Firenze. La mostra è corredata dal catalogo “Renzo Capezzuoli e Grosseto", a cura di Lavinia Montanini e Marcella Parisi (C&P Adver effigi, 2009), in cui è presente il saggio di Luciana Rocchi “Per un profilo storico della Maremma tra anni Trenta e Quaranta“. La mostra sarà inaugurata il 31 ottobre alle ore 18 all'Istituto Professionale "L.Einaudi"; contestualmente sarà presentato il catalogo

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  • 08/10/2009, ore 00:00 - Ancona

    Nuova pubblicazione dell'Istituto Storia Marche nella collana Ricerche Storiche

    La Camera del Lavoro di Senigallia 1908-2008 A cura di Marco Severini Il lavoro editoriale, Ancona 2009, pp.159, € 25 Volume realizzato con il patrocinio del Comune di Senigallia La prima ricostruzione storiografica della vita della Camera del Lavoro di Senigallia. Nata nel 1908 e dunque realtà già importante e presente nel vivace clima politico dell'età giolittiana, la Camera ha svolto nel corso del Novecento il ruolo di significativo punto di riferimento per le lotte dei lavoratori nonchè di cartina di tornasole dell'articolato sviluppo sociale ed economico del territorio senigalliese. L'analisi storica è arricchita dagli interventi del dibattito e dalle riflessioni sviluppate in occasione del centenario e da una serie di apparati e indici

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  • 18/9/2009, ore 00:00 - Ancona

    E' uscito il n.51 di Storia e problemi contemporanei

    Fanfani e la politica estera Storia e problemi contemporanei, quadrimestrale dell'Istituto Storia Marche, n.51, a. XXII, maggio-agosto 2009

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  • 27/7/2009, ore 00:00 - Ancona

    1943-1947. Il II Corpo d'Armata polacco in Italia

    a cura di Giuseppe Campana. ha collaborato Mario Fratesi Ancona 2009, pp.60 (I quaderni del Museo della Liberazione di Ancona, n.1) Pubblicazione realizzata in collaborazione con la Regione Marche e il Museo della Liberazione di Ancona

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  • 6/6/2009, ore 00:00 - Grosseto

    "Conoscenza, innovazione&sviluppo. Un futuro possibile per il sistema-territorio della Provincia di Grosseto",Scuola Superiore Sant'Anna, Provincia di Grosseto (a cura di), Edizioni ISGREC, Grosseto 2009

    Con questa ricerca, realizzata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con la Provincia di Grosseto, si è voluto offrire alla comunità uno strumento di conoscenza e al tempo stesso di proposta. Partendo da un approfondimento sulle caratteristiche dello sviluppo dell’ultimo decennio, si è tentato di individuare nuove traiettorie su cui posizionare l’azione degli EE.LL e del sistema socio-economico locale, per affrontare con successo le nuove sfide della globalizzazione e cogliere positivamente i nuovi paradigmi della competitività territoriale. La ricerca è stata condotta dalla Scuola Superiore S. Anna in piena libertà di giudizio e di interpretazione, con la precisa volontà della Provincia di ricevere da un “osservatore” esterno, libero da ogni condizionamento e da ogni tentazione autocelebrativa, un esame oggettivo delle dinamiche sociali ed economiche della provincia di Grosseto. Il profilo storico della Provincia di Grosseto è stato curato dall'ISGREC

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  • 05/6/2009, Alessandria

    I ragazzi di Piazza Mentana. Storia senza fine di un’amicizia senza fine di Walter Colli

    Una banda di ragazzi nati sotto il fascismo, ma diventati quasi tutti antifascisti (di loro undici sono stati partigiani combattenti, con due caduti): questa la storia dei "Ragazzi di piazza Mentana", nel rione Pista di Alessandria.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 05/6/2009, Alessandria

    Resistenza e nuova coscienza civile. Fatti e protagonisti nel Monferrato casalese di Sergio Favretto

    La lotta di Liberazione fu la palestra per la nascita di una nuova coscienza civile. Attraverso una puntuale ricostruzione, con documenti e fotografie inediti, il libro analizza la genesi dell’antifascismo monferrino, dall’esordio delle prime formazioni partigiane autonome al sacrificio delle bande Lenti e Tom, fino al crudele eccidio di Villadeati.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 1/6/2009, ore 00:00 - Grosseto

    CONOSCENZA, INNOVAZIONE & SVILUPPO. UN FUTURO POSSIBILE PER IL SISTEMA-TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI GROSSETO - A cura della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (Edizioni ISGREC, Grosseto 2009)

    Dalla prefazione del presidente della provincia Lio Scheggi (2009): Prefazione di Lio Scheggi Con questa ricerca, realizzata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con la Provincia di Grosseto, si è voluto offrire alla comunità uno strumento di conoscenza e al tempo stesso di proposta. Partendo da un approfondimento sulle caratteristiche dello sviluppo dell’ultimo decennio, si è tentato di individuare nuove traiettorie su cui posizionare l’azione degli EE.LL e del sistema socio-economico locale, per affrontare con successo le nuove sfide della globalizzazione e cogliere positivamente i nuovi paradigmi della competitività territoriale. La ricerca è stata condotta dalla Scuola Superiore S. Anna in piena libertà di giudizio e di interpretazione, con la precisa volontà della Provincia di ricevere da un “osservatore” esterno, libero da ogni condizionamento e da ogni tentazione autocelebrativa, un esame oggettivo delle dinamiche sociali ed economiche della provincia di Grosseto. In tal senso, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha prodotto un’analisi e tratto alcune considerazioni finali che costituiscono un autorevole contributo per sviluppare nuove strategie territoriali in grado di superare defi nitivamente alcuni limiti strutturali e culturali relativi alla conoscenza e all’innovazione. Questi due elementi, infatti, inseriti in un contesto di forte integrazione intersettoriale e territoriale e in un efficace rapporto pubblico-privato, possono essere le condizioni necessarie per una maggiore capacità competitiva. Un futuro di sviluppo solido, sostenibile e di elevata qualità non può reggersi solo sulle vocazioni tradizionali, che sono senz’altro un grande patrimonio e un valore in sé, ma di per sé non sufficienti ad affrontare e vincere le sfide del terzo millennio. Se da un lato le risorse ambientali, le caratteristiche territoriali, la diversificazione della struttura produttiva locale hanno contribuito, attraverso una loro progressiva valorizzazione, a far crescere significativamente il territorio, d’altro canto queste stesse risorse, se non rinvigorite e affiancate da processi innovativi, rischiano di attestare lo sviluppo su di una soglia a stento elevabile. Non vanno di certo sottaciuti né sminuiti i risultati di questi anni, perché hanno “fatto numeri” importanti e perché sono la testimonianza di una evidente vivacità delle dinamiche economiche e sociali provinciali. La disoccupazione rispetto a dieci anni fa è più che dimezzata, raggiungendo, anzi, attestandosi ad un livello inferiore rispetto alla stessa media regionale. Il PIL pro capite, dal 2001 ad oggi, ha registrato il più alto incremento (34,28%) a livello nazionale. Gli investimenti pubblici e privati derivanti dagli strumenti di finanza locale, regionale e comunitaria hanno raggiunto nel decennio 1999-2009 l’importo di 1 miliardo e 200 milioni di euro con la creazione di nuova occupazione. A partire da questi dati, però, ci siamo chiesti se nel suo complesso la struttura economico produttiva del nostro territorio contenesse al suo interno quelle risorse umane, quelle conoscenze, quella spinta all’innovazione in grado di portare il nostro sviluppo ad un più elevato livello di qualità e di capacità competitiva. Questo è stata la motivazione principale che ha orientato la ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna con l’intento di individuare anche quali strategie fossero più indicate per raggiungere tale obiettivo. Il quadro che emerge dalla ricerca ci dice che questi elementi ci sono ma non dialogano a sufficienza tra loro, sono frammentati e hanno difficoltà a fare sistema. Sono in sostanza quei “segnali deboli” che possono costituire, però, la “scintilla” per processi più virtuosi. Si tratta di mettere in campo azioni efficaci che superino questa frammentazione, mettano in connessione le conoscenze e le nuove tecnologie tra di loro, diano avvio a processi di trasferimento di tali saperi in un sistema di relazioni permanenti e fortemente integrate, per far progredire in qualità e competitività la produzione di beni e servizi. Del resto il sistema di governance introdotto dalla Provincia, attraverso il Distretto rurale e il suo Comitato, ha avuto, sin dall’inizio, l’obiettivo fondamentale di costruire relazioni e offrire un luogo di confronto mediante il quale istituzioni pubbliche, autonomie funzionali, associazioni di categoria e sindacati potessero individuare e perseguire strategie condivise per rendere più coeso e competitivo il nostro territorio e le sue risorse. Tutti gli strumenti di programmazione negoziata si sono avvalsi di tale procedura, raggiungendo significativi risultati di coesione ed elaborazione che devono estendersi anche a nuove traiettorie di sviluppo. Partendo da queste considerazioni, frutto di un’analisi accurata dei soggetti che producono conoscenza e innovazione e dei canali attraverso i quali esse si diffondono nel sistema economico locale, la Scuola Superiore Sant’Anna ci fornisce un’ipotesi di lavoro sulla quale costruire un “patto locale per il polo territoriale della conoscenza” fondato su interventi di sistema (Università, ricerca, marketing, distretto high-tech, servizi) e progetti di filiera (nautica, energia e ambiente, robotica, agro-alimentare, protezione civile). Si tratta di un punto di partenza, non certo di arrivo, che, giunti alla scadenza del secondo mandato, affidiamo ai nuovi amministratori, con la consapevolezza che un tratto importante di strada è stato intrapreso e percorso; il risultato di questo lavoro può essere un significativo contributo per l’ulteriore crescita del territorio e per una rinnovata qualità del suo sviluppo.

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 19/5/2009, Firenze

    "Storia della Resistenza in Toscana", a cura di M. Palla (Carocci, 2009)

    E’ uscito il volume secondo della "Storia della Resistenza in Toscana", a cura di Marco Palla, pubblicato nella collana "Toscana tra Passato e Presente" promossa della Regione Toscana presso la casa editrice Carocci". Il volume contiene saggi di: Daniele Menozzi, Bruna Bocchini Camaiani, Gianni Perona, Nicola Labanca, Simone Duranti, Marino Biondi.

    Notizia di: Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea APS - Firenze


  • 15/5/2009, ore 21:00 - Lurago d’Erba (CO), sala consiliare

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Lurago d’Erba

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 13/5/2009, ore 20:30 - Ponte Lambro (CO), Teatro dell’oratorio San Giovanni Bosco

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Ponte Lambro al termine dello spettacolo teatrale "Quelli della Luna Nuova"

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 12/5/2009, ore 17.00 - Ascoli Piceno - sala della Biblioteca "Ugo Toria"

    "Catalogazione e organizzazione di documenti d’archivio per la creazione di un Fondo sulla Provincia di Ascoli Piceno nel secondo dopoguerra." a cura di Ilenia Cipollini

    12 Maggio 2009 ore 17 - Presentazione del lavoro di ricerca svoltosi tra il 2008/2009 nell’Archivio di Stato di Roma e nell’ Archivio Provinciale di Ascoli Piceno: "Catalogazione e organizzazione di documenti d’archivio per la creazione di un Fondo sulla Provincia di Ascoli Piceno nel secondo dopoguerra." a cura di Ilenia Cipollini Il lavoro, sostenuto dall’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e dall’Istituto Storico di Ascoli Piceno, si propone una ricerca di documenti, immagini, testimonianze relative al periodo della seconda guerra mondiale, della liberazione, della resistenza e della ricostruzione fino agli anni ’50 nella Provincia di Ascoli Piceno. Finalità ultima della ricerca è la realizzazione di una pubblicazione che sarà comprensiva di un’ appendice molto analitica contenente i documenti, le schede biografiche, la cronologia, la bibliografia ed un elenco delle fonti archivistiche utilizzate.

    Notizia di: Istituto provinciale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ascoli Piceno


  • 9/5/2009, ore 21:00 - Cstelmarte (CO), sala civica

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Castelmarte

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 8/5/2009, ore 21:00 - Canzo (CO), sala consiliare

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Canzo

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 7/5/2009, ore 21:00 - Albese con Cassano (CO), Biblioteca comunale

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Albese con Cassano

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 7/5/2009, ore 17:30 - Marche, Macerata

    La sbandata. Autobiografia di una maestra fascista

    Igina Camacci, La sbandata. Autobiografia di una maestra fascista, a cura di Annalisa Cegna, Affinità Elettive, Ancona 2009 Presentazione del libro. Intervengono: Annalisa Cegna, direttrice ISREC Paola Magnarelli, Università Macerata Stefania Cinzia Maroni, presidente Pari Opportunità Ordine degli Avvocati Biblioteca Statale Macerata, ore 17:30

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Macerata "Mario Morbiducci" - Macerata


  • 30/4/2009, ore 00:00 - Novara

    I segni e la memoria

    I segni e la memoria, a cura di Vedogiovani, Provincia di Novara, Borgomanero 2009 In occasione del 60° anniversario del 25 aprile, l’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Novara, in collaborazione con le Scuole superiori, con l’Istituto storico "P. Fornara" e Vedogiovani, ha promosso un progetto triennale per ricordare cosa avvenne nel novarese tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945. Ciò partendo dai segni che sul territorio aiutano a fare memoria: infatti la toponomastica, i cippi, i monumenti, le lapidi, le targhe, le vecchie scritte sui muri oggi ci possono aiutare a ricordare. Al progetto, i cui risultati sono raccolti nel volume, hanno partecipato il Liceo Classico "Carlo Alberto" e il Liceo Scientifico "Antonelli" di Novara, l’Istituto Don Bosco e l’ITI "Leonardo Da Vinci" di Borgomanero. In diciassette località della provincia (Arona, Barengo, Borgomanero, Bellinzago Novarese, Borgoticino, Casalino, Castelletto Sopra Ticino, Cressa, Fontaneto d’Agogna, Galliate, Gozzano, Granozzo con Monticello, Invorio, Meina, Novara, Romagnano Sesia, Suno) sono stati allestiti tabelloloni informativi, mentre è stato predisposto un apposito sito web con altre schede e informazioni (www.resistenzanovarese.it). Chi fosse interessato alla pubblicazione deve rivolgersi alla Provincia di Novara

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola "Piero Fornara" - Novara


  • 30/4/2009, ore 20:30 - Inverigo (CO), sala consiliare

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Inverigo

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 30/4/2009, Ponte nelle Alpi (BL)

    "Passato prossimo. La Resistenza bellunese raccontata ai giovani"

    Il giorno 30 aprile Paola Salomon ha presentato agli alunni delle classi terze della Scuola Media Statale "Sandro Pertini" di Ponte nelle Alpi il volume di Luigi Dall’Armi "Passato prossimo. La resistenza bellunese raccontata ai giovani", edito dall’Istituto, ed ha tracciato un excursus cronologico degli eventi che hanno interessato la provincia di Belluno dal luglio 1943 al 1 maggio 1945. L’incontro, sostenuto da una presentazione in Power Point con documenti ed immagini fotografiche, si è chiuso con il dono del volume agli alunni presenti.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 25/4/2009, ore 10:00 - Lambrugo (CO), sala consiliare

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Lambrugo

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 25/4/2009, ore 21:00 - Albavilla (CO), sala consiliare

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Albavilla

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 25/4/2009, Venezia

    Notizie dall’Iveser - numero speciale per il 25 aprile

    In occasione della festa della Liberazione 2009 è uscito il tradizionale numero congiunto di "Notizie dall’Iveser" e "Resistenza e FUTURO", per consultarlo clicca sull’allegato

    Notizia di: Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea - APS - Venezia


  • 25/4/2009, Belluno

    "La Zona d’Operazione delle Prealpi nella seconda guerra mondiale"

    Nell’ambito della festa della Liberazione, l’Isbrec ha presentato nella Sala Affreschi della Provincia il volume edito dalla Fondazione Museo Storico del Trentino in versione italiana e dall’Archivio Provinciale di Bolzano in versione tedesca "La Zona d’Operazione della Prealpi nella seconda guerra mondiale" a cura di Rodolfo Taiani e Andrea Di Michele. L’intervento di presentazione è stato tenuto da Andrea Di Michele, che ha illustrato le novità più rilevanti contenute nel volume, frutto delle ricerche presentate in occasione del convegno svoltosi a Bolzano, Trento e Belluno nel marzo del 2006.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 24/4/2009, ore 21:00 - Erba (CO), sala “Isacchi” dell’Istituto “Prina” in piazza Prina 1

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    La nuova edizione del Taccuino verrà presentata nella sala "Isacchi" dell’Istituto "Prina" in piazza Prina 1 a Erba dall’Istituto Perretta e dal Comune di Erba. Successive presentazioni 25.4.09 – Lambrugo (ore 10, sala consiliare); Albavilla (ore 21, sala consiliare); 30.4.09 – Inverigo (ore 20,30, sala consiliare); 07.5.09 – Albese con Cassano (ore 21, Biblioteca comunale); 08.5.09 – Canzo (ore 21, sala consiliare); 09.5.09 – Castelmarte (ore 21, sala civica); 13.5.09 – Ponte Lambro (ore 21, sala consiliare); 15.5.09 – Lurago d’Erba (ore 21, sala consiliare).

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 24/4/2009, ore 21:00 - Erba (CO), sala “Isacchi” dell’Istituto “Prina” in piazza Prina 1

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Erba

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 17/4/2009, ore 21:00 - Cesana Brianza (LC), sala civica

    Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945

    Anteprima della presentazione della nuova edizione ampliata e riveduta del Taccuino degli anni difficili. Alta Brianza e Vallassina 1943-1945 proposta dall’Istituto Perretta e dal Comune di Cesana Brianza

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea "Pier Amato Perretta" ETS - Como


  • 5/4/2009, ore 15.3 - Comune di Lama Mocogno (Mo), Sala consiliare "Antonio Lorenzini"

    Antonio Lorenzini. Vita di un Giusto. Presentazione del libro di Maria Peri

    Durante la seconda guerra mondiale AntonioLorenzini - nato e vissutoa Lama Mocogno – ha salvato con umiltà e coraggio la vita a molte persone perseguitate per motivi militari e razziali. Programma Saluto del sindaco di Lama Mocogno Luciana Seni Saluto del Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini Saluto del Presidente dell’Istituto Storico di Modena Giuliano Albarani Intervento dell’autrice del libro Maria Peri Intervento del giornalista, storico e ideatore della "Foresta dei Giusti" Gabriele Nissim e Comune di Lama Mocogno con il patrocinio dell’Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna, in collaborazione con Fondazione ex Campo Fossoli, Anpi, Istituto storico di Modena.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea - Modena


  • 5/4/2009, ore 15.30 - Comune di Lama Mocogno (Mo), Sala consiliare "Antonio Lorenzini"

    Antonio Lorenzini. Vita di un Giusto. Presentazione del libro di Maria Peri

    Durante la seconda guerra mondiale AntonioLorenzini - nato e vissutoa Lama Mocogno – ha salvato con umiltà e coraggio la vita a molte persone perseguitate per motivi militari e razziali. Programma Saluto del sindaco di Lama Mocogno Luciana Seni Saluto del Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini Saluto del Presidente dell’Istituto Storico di Modena Giuliano Albarani Intervento dell’autrice del libro Maria Peri Intervento del giornalista, storico e ideatore della "Foresta dei Giusti" Gabriele Nissim e Comune di Lama Mocogno con il patrocinio dell’Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna, in collaborazione con Fondazione ex Campo Fossoli, Anpi, Istituto storico di Modena.

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea - Modena


  • 1/4/2009, ore 00:00 - Grosseto

    PROFESSIONE FOTOGRAFI. L'ARCHIVIO DEI FRATELLI GORI - A cura di Matteo Baragli (Edizioni ISGREC, Grosseto 2008)

    Quel che si è scelto di rendere pubblico con questo piccolo libro e la digitalizzazione di poche immagini non è che un limitatissimo assaggio di quel che potrà emergere da una piena valorizzazione dell’Archivio Gori, fotografi a Grosseto per più di mezzo secolo. E tuttavia, anche il primo ingresso tra negativi e positivi, carte e oggetti, che è all’origine di questo lavoro, è bastato a comprendere la ricchezza da un lato, dall’altro la singolarità di questo fondo archivistico. E a rafforzare il convincimento da cui si è partiti: quel che ha prodotto e ci resta della lunga attività dello studio fotografico è uno dei beni culturali contemporanei di questa città e del territorio. Il fine è dimostrarlo, andando oltre l’uso che nel tempo è stato fatto di immagini, attraverso qualche pubblicazione e la digitalizzazione di quasi 2500 foto, realizzata oltre dieci anni or sono grazie alla collaborazione tra la famiglia Gori e il Comune di Grosseto, visibili in rete nel sito web della Biblioteca Chelliana – un campione minimo rispetto al numero di scatti conservati. Il passo successivo, rispetto a queste prime, parziali forme di emersione, richiede che si cominci a trattare l’archivio Gori come un giacimento che ha bisogno, per essere compreso, di essere analizzato nella sua interezza. La complessità che rivela richiederà sguardi diversi, l’occhio dell’esperto di fotografi a e quello dello storico, per contestualizzare e inscrivere sia nella storia della fotografi a che in quella della società, e con un esito che non rimarrà solo quale contributo alla cultura locale. Quel che scrive nelle pagine che seguono Matteo Baragli già ne restituisce la singolarità, mentre ne mostra il valore paradigmatico. Anche da un primo sguardo Baragli riesce a leggere, nel vissuto di questi artigiani e nella realtà che raccontano per immagini, una concezione del lavoro artigianale che è un segmento della storia della società italiana, accanto ai segni di tempi e forme di quella che è stata la modernizzazione nella provincia italiana del secondo Novecento. Nelle immagini di luoghi e frammenti di vita sociale è visibile l’incontro tra la cultura rurale di n’area allora, ma in parte ancor oggi, marginale, rispetto alle realtà metropolitane, e si riconoscono gli effetti della rapida urbanizzazione del capoluogo. Se si sovrappongono le foto scattate dai Gori alle analisi di scienziati sociali – Grosseto “città malgrado” nelle parole di un sociologo, Gian Franco Elia, che la conosce bene – e alle pagine di letteratura e memorialistica, copiose quanto i viaggiatori che da secoli attraversano e raccontano la Maremma, spesso ridondanti per retorica e luoghi comuni ma a volte acute, costruiamo una “fotografi a in movimento”. Appunto paradigmatica, per chi voglia esercitarsi oltre quel che galleggia in superfi cie a comprendere le ragioni e le condizioni di persistenze e mutamenti, qui e altrove. La ricchezza dell’archivio consiste nel numero e nella qualità dei materiali – foto, oggetti, carte – ma tra i suoi caratteri originali ce ne sono alcuni che gli assegnano un sovrappiù di valore e lo differenziano da altri fondi importanti, di fotografi che pure ci hanno lasciato pregevolissime immagini, come i Denci, o i Banchi, cui nel testo che segue si fa qualche rapido riferimento, in termini comparativi. Intanto tempo e spazio: la sovrapposizione tra la durata dell’attività dello studio Gori e lo spazio che è rappresentato dalle immagini che ci consegnano: oltre mezzo secolo di vita nello stesso territorio. Il che significa una capacità forte di farsi documento storico privilegiato, fonte per la comprensione storica dell’evoluzione del territorio. Insieme a questo, che rappresenta un carattere di unitarietà, la molteplicità. Non c’è segmento della realtà locale che non sia in qualche forma rappresentato. Vita pubblica e privata, lavoro, professioni, paesaggi e natura. Nessuna specializzazione, e dunque una estrema varietà, uno specchio atto a rifl ettere spicchi ampi di realtà, che spesso non sono gli stessi fotografi a scegliere, se non nel contesto di quello che è l’impegno quotidiano di un lavoro su committenza, sia che venga dalla richiesta dell’album che fissi la memoria di eventi privati, sia che segua l’incarico di enti pubblici, di documentare con un servizio fotografico importanti occasioni collettive. È così che troviamo narrate storie di vita mineraria, riconosciamo la modernizzazione della campagne dopo la riforma fondiaria, a partire dagli anni Cinquanta, vediamo crescere edifici pubblici di nuova costruzione o quartieri nelle nuove periferie, che nei decenni, sulla spinta di un robusto flusso migratorio dall’entroterra, progressivamente strappano alla campagna lembi di terra. Lo sguardo del fotografo, lo spiega acutamente Matteo Baragli, è un registro tendenzialmente neutro; privo di sofi sticate fi nalità interpretative o di ambizioni puramente artistiche, ci restituisce quasi intatta la realtà che l’obiettivo inquadra. L’artigiano esige da sé e offre ai committenti, numerosissimi, un lavoro ben fatto, professionalmente corretto, economicamente produttivo. Tutt’altro che secondaria un’altra specifi cità del fondo Gori. Per chi frequenta archivi o si cimenta con la ricostruzione di storie private attraverso carte, oggetti, immagini, l’esperienza più frequente è quella della sofferenza per le dispersioni, della fatica del comporre il puzzle dei frammenti sconnessi di memoria, soprattutto se più mani sono passate sulle “cose”. Rarissimo che un fotografo – lo hanno testimoniato storici della fotografi a nel convegno di presentazione di questo lavoro – lasci in ordine i suoi negativi, conservi rassegne stampa e registri di entrate e uscite e di documentazione dei servizi, non elimini vecchi attrezzi, via via che rinnova tecniche e strumenti. Questo invece possiamo trovare tra la roba di questo stupefacente fondo. Ovvio il ruolo dell’ultima tra le mani: quella degli eredi che, finita l’attività professionale, si sono gelosamente e sapientemente presi cura della sua conservazione e hanno puntato con tenacia a due obiettivi: non farlo uscire da Grosseto e superare lo stato attuale di un insieme di materiali, ordinati, sì, ma chiusi in luogo privato e privi di quelle forme di valorizzazione che li renderebbero accessibili alla collettività e preziosi per la cultura. Nell’intervista a Giovanni Gori riprodotta nel CD allegato, videoregistrata sullo sfondo della vetrina al cui interno sono in mostra macchine fotografi che ed ottica d’epoca – primo impatto visivo per chi gli rivolge domande – c’è un ulteriore, speciale contributo alla ricostruzione della storia del lavoro dei fotografi , uno strumento di prima mano che si aggiunge, completandolo, a quel tanto che già dicono immagini, carte, oggetti. È pensabile che raggiungere quegli obiettivi, che abbiamo fatto nostri, avendo a cuore la crescita culturale di questa terra, richieda tempi lunghi e risorse ingenti. Ci siamo proposti un fine di primo livello: convincere altri, da noi e fuori da qui, che ne valga la pena. A questo vorremmo che servisse anche questo libriccino.

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 26/3/2009, Ancona

    E’ uscito il n.50 di Storia e Problemi contemporanei

    L’antisemitismo italiano n. 50, gennaio-aprile 2009

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 7/3/2009, Belluno

    "Fragole"

    In occasione della Festa della Donna, l’Isbrec ha collaborato all’organizzazione di un incontro culturale al centro del quali è stata posta la memoria autobiografica della socia Mariangela Massenz, raccolta nel volume "Fragole". Il libro è stato presentato a Belluno, nella Sala Affreschi di Palazzo Piloni della Provincia, con l’intervento di Francesco Piero Franchi.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 7/3/2009, Trichiana (BL)

    "Il diario di Tea"

    In occasione della festa dell’8 marzo, l’Isbrec ha collaborato all’organizzazione della presentazione del libro di memorie della socia Tea Palman dal titolo "Il diario di Tea" . L’incontro è avvenuto a Trichiana, nel palazzo delle Mostre, con l’intervento del sindaco Fiorenza Da Canal e del presidente dell’Istituto Tullio Bettiol.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 5/3/2009, ore 16:30 - Pesaro, Galleria dei Fonditori 64, sede ISCOP

    "Storia delle stagioni balneari dalle origini ai giorni nostri". Giornata di formazione dei docenti sulla ricerca storico-didattica

    L’ISCOP , in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e il Comune di Pesaro, promuove una giornata di formazione per docenti sulla didattica della storia a partire dalla presentazione di un percorso di ricerca storico-didattica dal titolo Storia delle stagioni balneari dalle origini ai giorni nostri ideato e sperimentato da docenti del laboratorio di didattica della storia dell’ISCOP. Il lavoro di ricerca si è tradotto nell’elaborazione di un quaderno didattico operativo ad uso di docenti e studenti che possono trovare al suo interno un tracciato di attività e strumenti di lavoro indispensabili per un’esperienza di apprendimento significativa legata alla ricerca e all’uso delle fonti. L’incontro di formazione e presentazione del testo si terrà il giorno Giovedì 5 Marzo 2009 alle ore 16.30 presso la Biblioteca-Archivio "Bobbato" di Pesaro.

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) - Pesaro


  • 5/3/2009, ore 16:00 - Pesaro, Galleria dei Fonditori, 64, sede ISCOP

    Storia delle stagioni balneari dalle origini ai nostri giorni

    Titolo: Storia delle stagioni balneari dalle origini ai nostri giorni Autore: M. Agabiti, M. Annoni, M. Marcantognini, D. Martelli, P. Massaro, E. Paci, D. Romito Anno di pubblicazione: 2009 Un gruppo di docenti ricercatori del laboratorio di didattica della storia dell’ISCOP ha progettato e sperimentato un percorso di ricerca storico-didattica dal titolo Storia delle stagioni balneari dalle origini ai nostri giorni. Il lavoro di ricerca si è tradotto nell’elaborazione di un quaderno didattico operativo ad uso degli insegnanti che possono trovare al suo interno un tracciato di attività e strumenti di lavoro indispensabili per un’esperienza di apprendimento significativa legata alla ricerca e all’uso delle fonti.

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) - Pesaro


  • 21/2/2009, Alessandria

    "Un paese ricorda. Colonne di Cantalupo Ligure 2-7 febbraio 1945" un libro di Gian Luigi Pallavicini

    E’ uscito il libro "Un paese ricorda. Colonne di Cantalupo Ligure 2-7 febbraio 1945" un libro di Gian Luigi Pallavicini. Il 2 febbraio 1945 quattordici abitanti di Colonne e di Cantalupo Ligure furono presi, per rappresaglia, come ostaggi dai soldati invasori della Divisione Turkestan e trattenuti per alcuni giorni a Borghetto Borbera, con grande preoccupazione per la loro sorte.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 21/2/2009, Belluno

    Storia dell’Amministrazione provinciale di Belluno

    A conclusione di un progetto di ricerca che ha visto impegnato l’Isbrec per quasi un quinquennio, è stato presentato nell’aula magna dell’ITIS "Segato" di Belluno il secondo volume della Storia dell’Amministrazione provinciale di Belluno curato da Agostino Amantia. L’intervento di presentazione è stato tenuto da Luca Baldissara, docente presso l’Università di Pisa. Successivamente il volume è stato ripresentato e discusso in altri due incontri svoltisi il 28 febbraio ad Agordo e il 30 marzo a Pieve Cadore, nel corso dei quali copia del volume è stata donata ai presenti.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 13/2/2009, ore 17:00 - Torino

    Presentazione dell’applicazione multimediale "Storia del confine orientale italiano 1797-2007. Cartografia, documenti, immagini, demografia"

    Venerdì 13 febbraio, ore 17, presso la Sala Conferenze dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", Via del Carmine 13, Torino: L’esodo istriano: ricerca e comunicazione: presentazione dell’applicazione multimediale "Storia del confine orientale italiano 1797-2007. Cartografia, documenti, immagini, demografia", di Franco Cecotti e Bruno Pizzamei, Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, 2007.

    Notizia di: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea - Torino


  • 27/1/2009, Belluno

    Il Libro dei deportati. I deportati politici, 1943-1945

    Incontro con gli studenti del classi quinte dell’Istituto commerciale "Calvi" tenuto da Agostino Amantia con la presentazione da parte di Adriana Lotto del volume edito da Mursia "Il libro dei deportati. I deportati politici 1943-1945" curato da Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 23/1/2009, Alessandria

    Ho sognato l’estate in montagna, un racconto partigiano di Pietro Porta

    Dopo "I ragazzi dell’Ovest", la sua prima prova narrativa, pubblicata nel 2005, Pietro Porta ci regala un altro splendido racconto sulla Resistenza nelle valli tortonesi, che lo confermano autore raffinato e sensibile, con uno stile limpido e asciutto. (...) Scesero insieme il pendio di prati strenui di pioggia e di guerra, e Miriam ribatté "me lo dici o no chi t’ha mostrato a sparare". "La fame", grugnì dopo un’esitazione Enea, e proseguirono fiutandosi sospetti fino a valle. Anche questo racconto, come l’altro, è pubblicato dall’editore ExCogita, col patrocinio del nostro Istituto.

    Notizia di: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria - Alessandria


  • 19/1/2009, Genova

    L’ultimo numero della rivista "Storia e memoria"

    Rivista Storia e memoria NUMERO 2 - anno 2008 "Le Memorie perdute della Resistenza in Liguria" Articoli: Raimondo Ricci Il significato di una ricerca Francesco Biga Villatalla, Pieve di Teco, Grimaldi: crimini nazifascisti nell’Imperiese Francesco Biga Capo Berta e Latte: due stragi tedesche nella I Zona Francesco Biga Torre Paponi e Pietrabruna: l’eccidio del dicembre 1944 Riccardo Aicardi Testico: l’eccidio del 15 aprile 1945 Riccardo Aicardi Mario Moscardini, Albenga 1944-45: i martiri della Foce Giosiana Carrara Acquafredda: un caso di memoria divisa Franco Icardi Cairo Montenotte: la fucilazione di quattro ufficiali italiani Andrea Burlando Portofino: il massacro del 3 dicembre 1944 Vittorio Civitella Chiavari: il Tribunale della Monterosa e il caso Profumo Guido Levi Rezzoaglio: la lunga estate del ‘44 schede Paolo Francesco Peloso La guerra dentro. La psichiatria italiana tra fascismo e resistenza 1922-1945 (Giovanni B. Varnier) Guido Crainz L’ombra della guerra. Il 1945, l’Italia (Giorgio Grimaldi)

    Notizia di: Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea "Raimondo Ricci" - Fondazione ETS - Genova


  • 10/12/2008, ore 17:00 - Auditorium Palazzo Montani Antaldi, Pesaro

    Luca Gorgolini, "Emozioni di guerra. Le Marche di fronte ai grandi conflitti del Novecento", Carocci 2008.

    Presentazione del volume curato da Luca Gorgolini. Attraverso l’analisi di un ampio insieme di fonti primarie provenienti dagli archivi di istituzioni pubbliche e attraverso lo studio di numerosi testi autobiografici, in gran parte inediti, il volume ricostruisce i comportamenti collettivi delle generazioni di marchigiani che si sono trovate a vivere e subire, durante il secolo scorso, l’esperienza della guerra. In particolare, lo studio tenta di fermare l’attenzione sui traumi e i mutamenti che l’emergenza bellica (prima e seconda guerra mondiale) ha determinato nella vita quotidiana di questa comunità regionale, tanto di coloro che erano occupati al fronte quanto di coloro che stavano a casa, sia sotto il profilo delle condizioni materiali, sia sotto il profilo delle mentalità collettive e dei modelli comportamentali.

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) - Pesaro


  • 5/12/2008, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza

    Millenovecento61: il catalogo con tutti i film prodotti in Italia nel 1961

    Catalogo del cinema italiano del 1961 Ecco l’introduzione al catalogo Anno di novità e di grandi successi per il cinema italiano, sia con film "impegnati", come allora si usava dire, e d’autore, sia con i film commerciali, prevalentemente film di genere (peplum, commedie, ecc.). Anno indimenticabile per il primo uomo nello spazio, il russo Jurij Gagarin: in questi anni, prima con lo Sputnik e poi con Gagarin, sono i sovietici a battere gli americani nella competizione spaziale. Anno in cui il mondo è illuminato da alcuni uomini politici nuovi, aperti e fiduciosi, sorprendenti e inaspettati protagonisti, che impongono nuovi modelli e un nuovo stile: da papa Giovanni XXIII, a Kennedy, a Chruscëv, tutti sulla scena per breve periodo con la loro forza folgorante. Anno senza vere e proprie guerre: ma c’è la crisi di Cuba, l’ Algeria si sta incendiando e il Vietnam bussa alle porte, senza contare le conseguenze di una decolonizzazione inquinata con la tragedia di Lumumba in Africa. Anno per l’Italia di espansione economica, con il Pil quasi al nove per cento e una migrazione interna senza precedenti: dalle campagne alla città, dal sud al nord inseguendo il miraggio del boom industriale, proprio nel momento in cui si celebra il centenario dell’unificazione. Il cinema italiano vive a sua volta una stagione felicissima (la televisione è ancora una concorrente di secondo piano e, soprattutto, per ora è poco amata dai giovani) con grandi profitti, in buona misura dovuti ai film di genere, ai kolossal di argomento storico o biblico che sbancano ai botteghini, ma bisogna dire che anche i film d’autore fanno la loro parte: Divorzio all’italiana è addirittura secondo in classifica con ben 1.659.028.000 lire d’incasso (pari all’incirca, ai valori attuali, a 18.017.305 di euro); quinto e sesto sono Una vita difficile e Il federale. Seguono ancora a ruota tutti i possibili titoli su Maciste (ben cinque ne saranno girati nell’anno), i moltissimi peplum su Roma e Grecia antica, qualche commedia, ma al ventiduesimo posto, con un incasso più che soddisfacente, pari a circa 7.000.000 di euro attuali, troviamo film d’autore: La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini e, poco lontani, La viaccia di Bolognini e La notte di Antonioni. Non distante fa la sua buona figura anche Accattone e poi Viva l’Italia, Tiro al Piccione, Il Brigante, tutti con incassi che superano i 2 milioni di euro attuali e bisogna tener conto che i costi di produzioni erano molto più bassi (anche riportati ai valori attuali). Persino Il Posto di Ermanno Olmi, un film certo non facile, con attori non professionisti e una piccola storia di grigia quotidianità, avrà un incasso più che dignitoso. In coda alla classifica, veri insuccessi, ma questo è anche ben documentato dalla critica negativa e stroncante (bisogna dire che in quegli anni, nonostante tutto, c’era una vera critica e le bocciature erano ben motivate), troviamo I sogni muoiono all’alba e Vanina Vanini, forse uno dei film più sbagliati di Roberto Rossellini. La produzione è elevatissima: ben 167 titoli, più 43 cosiddetti minoritari, cioè film in cui l’apporto finanziario italiano alla produzione, e quindi anche anche al cast, è minore rispetto al capitale straniero. Tra questi ci sono anche alcuni capolavori realizzati in quell’anno: L’anno scorso a Marienbad di Alain Resnais, che vincerà il Leon d’oro a Venezia, Il colosso di Rodi di Sergio Leone, al sedicesimo posto negli incassi, e, soprattutto, Donna di vita (Lola) di Jacques Demy, e Une femme est une femme (La donna è donna) di Jean Luc Godard e poi Non uccidere (Tu ne tueras point) di Claude Autant-Lara, un film massacrato dalla censura per il suo assunto antimilitarista e che avrà quindi anche molti problemi di accesso al pubblico (lo troviamo infatti in fondo alla classifica degli incassi). Sono produzioni che rivelano la grande vitalità in quel momento del cinema italiano, con capitali che si spostano sul mercato europeo. La produzione dell’anno è comunque di grande rilievo anche dal punto di vista degli esiti artistici, come si può vedere dal piccolo panorama dei film scelti per la nostra consueta rassegna, in cui, anche per ragioni di reperimento, ci siamo limitati a proporre i più noti film d’autore. La nostra panoramica, per quanto ridotta, ci permette comunque qualche osservazione su ciò che i film dicono, di riflesso, sul 1961, sulla sua fisionomia politica, sociale, di costume, culturale... Il nuovo si affaccia in modo prepotente nel film di Pasolini Accattone, il suo primo film dopo una lunga esperienza come sceneggiatore. Nel film irrompe il mondo delle borgate romane, del sottoproletariato, che vive ai margini della città; un mondo che tuttavia è descritto e raccontato senza gli accenti del realismo oggettivo alla Rossellini o naturalistico alla Visconti. L’atteggiamento del regista è piuttosto di attenzione empatica, quasi avvertisse un viscerale legame per una realtà umana e sociale sentita come profondamente diversa, separata dalla sua natura e dalla sua cultura, ma da cui, al tempo stesso, si è catturati ed affascinati e compenetrati. Banditi a Orgosolo, di De Seta, è un altro esordio nel lungometraggio e trae alimento dalla straordinaria esperienza di documentarista di cui il regista aveva dato prova nei suoi film siciliani. L’atmosfera crepuscolare e il minimalismo documentaristico del film di Olmi, Il posto, al suo secondo lungometraggio, fanno da corollario alla variegata rappresentazione della realtà italiana nelle sue differenze regionali e anche culturali e potremmo dire, di classe, che traspare analizzando l’insieme delle opere cinematografiche di quest’anno. Osservandolo, anche per come viene descritto e raccontato in questi film, il nostro paese sembra in bilico: da una parte fermo nelle sue consuetudini regionali immutabili da secoli e dall’altra sotterraneamente pronto ed impaziente a subire quella che sarà una trasformazione epocale. La Sicilia nel suo anacronistico legame con ataviche leggi non scritte (ben tuttavia recepito dal maschilista codice italiano), diventa la protagonista in chiave comica e grottesca di Divorzio all’italiana, un film che non mancherà di avere un impatto nel cambiare quel codice e comunque un costume. In quest’anno non manca l’opera di Antonioni; con uno dei suoi film più belli: La notte ci riporta al mondo della ricca borghesia intellettuale e industriale, nell’ambito della quale dominano l’insoddisfazione, l’inquietudine, la noia, la vuota ricerca di se stessi e il, peraltro velletario, desiderio di evasione e fuga, da sé. Al di là della storia e dei personaggi il film è uno straordinario documento di una città, Milano, che si sta affermando come la prima città industriale d’Italia con la sua classe di nuovi ricchi, un mondo in cui la ricchezza e il benessere producono apparenti crisi di coscienza, superficiali in realtà, anche se rimandano alla perenne crisi dell’uomo moderno, tormentato da un senso di impotenza e di solitudine. Non mancano nell’anno film sul fascismo e sulla Resistenza, che propongono la storia dei venti mesi in una chiave nuova: non solo l’epica resistenziale, ma anche il tentativo di mettersi dal punto di vista dei ragazzi di Salò come in Tiro al piccione (e per questo il film sarà accompagnato da non poche polemiche soprattutto da parte dei vecchi partigiani). Oppure viene scelta la dimensione antieroica della gente qualunque, che vorrebbe tirarsi indietro subito dal conflitto, ma che alla fine, risponde agli impulsi della propria coscienza e tira fuori una natura coraggiosa ed eroica, come in Un giorno da leoni; o anche la disgraziata sequela di errori e fallimenti del protagonista (Alberto Sordi), a partire dal momento invece luminoso rappresentato proprio dalla guerra partigiana, come in Una vita difficile. E il fascismo a sua volta può essere raccontato in chiave grottesca come avviene nel Federale. Molti i film italiani che partecipano ai principali festival e molti sono premiati. Ricordiamo che il 1961 è l’anno in cui si celebra il centenario dell’Unità, e sarà Rossellini a dedicargli un film, Viva l’Italia. Torino ha un ruolo particolare nell’organizzazione di spettacoli e proiezioni. La rassegna "Cinema ‘61", che si svolge a Torino, dal 15 al 28 settembre, presenterà una selezione dei più bei film degli autori mondiali dell’anno, scegliendo a rappresentare il cinema italiano Accattone e Banditi a Orgosolo, scelta che ci sembra ancora oggi molto azzeccata. Come sempre nel mettere insieme questo catalogo è stato necessario tagliare, data la mole enorme di recensioni: ci siamo limitati a prenderne in considerazione solo alcune, dalle testate a più alta tiratura. Laddove si trattava di scegliere abbiamo utilizzato come criterio quello di privilegiare le recensioni dei quotidiani, eliminando i pezzi usciti sulle riviste, che sono comunque più facilmente reperibili nelle biblioteche specializzate. Abbiamo inoltre cercato di offrire una gamma dei diversi punti di vista. Concludono il volume le preziose tabelle di Baldo Vallero che ci informano sulla fruizione dei film e ci forniscono le graduatorie dei loro incassi. Hanno collaborato per le ricerche: Marzia Gallo e Melita Mandalà. Per la redazione Marta Teodoro e Susanna Bourlot e inoltre Corrado Borsa, Baldo Vallero, Paola Olivetti.

    Notizia di: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza - Torino


  • 10/11/2008,

    "Sovversivi. Cospirazione comunista e ceti subalterni in Friuli fra le due guerre" di Gabriele Donato. Udine, 2008, pp. 488, vol. n. 28, della collana "Studi e Documenti" dell’IFSML.

    Il saggio dello storico friulano Gabriele Donato, autore anche di studi di storia del movimento sindacale, analizza le forme assunte dall’opposizione al regime fascista in Friuli, partendo da una ricognizione della conflittualità politica e sociale che aveva contraddistinto il periodo successivo al primo conflitto mondiale. Al centro dell’indagine di Donato si collocano le vicende della federazione friulana del Partito comunista, analizzate secondo un’ottica che, oltrepassando i limiti tradizionali della storia politica, mira a fornire una descrizione della vita dell’organizzazione comunista attraverso la narrazione delle biografie delle donne e degli uomini che ne animarono le ambizioni e che per questa ragione si meritarono l’appellativo di «sovversivi».

    Notizia di: Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione Ets - Udine


  • 6/11/2008, ore 17:00 - Milano

    Ricordo di Giuseppe Pagano

    In occasione della pubblicazione di "Architettura e città durante il fascismo" (a cura di Cesare de Seta, ed. Jaka Book, 2008), giovedì 6 novembre 2008 alle ore 17, si terrà, presso la Fondazione Memoria della Deportazione, Via Dogana 3 Milano, l’incontro "Ricordo di Giuseppe Pagano" con gli interventi di Gianfranco Maris (Presidente Nazionale ANED), Mimmo Franzinelli (Insmli), Giancarlo Consonni (Politecnico di Milano), Fulvio Irace (Politecnico di Milano), Cesare de Seta (Istituto italiano di Scienzeumane Firenze-Napoli). L’evento è stato organizzato con la collaborazione dell’INSMLI.

    Notizia di: Istituto "Fondazione Memoria della deportazione archivio biblioteca Pina e Aldo Ravelli" - Milano


  • 4/11/2008, ore 17:30 - Auditorium di Palazzo Montani Antaldi, Pesaro

    In faccia alla morte diario di un fante 1915 - 1918

    Presentazione del volume di Mario Tinti a cura di Luca Gorgolini Frammenti di una cronaca puntuale, a tratti cruda, della Grande Guerra così come viene vissuta da una dei tanti fanti in grigioverde che la attraversarono coltivando quotidianamente la "buona speranza di una pace prossima in grado di porre fine a tutte le sofferenze".

    Notizia di: Istituto di storia contemporanea della provincia di Pesaro e Urbino (ISCOP) - Pesaro


  • 20/10/2008, Udine

    Minoranze linguistiche e Resistenza. Friuli-Venezia Giulia, Italia, Europa

    Gli atti del Convegno omonimo, che si è svolto a Udine l’8 ed il 9 maggio 2008, vengono pubblicati sul n. 38 della rivista dell’Istituto "Storia contemporanea in Friuli". Uno del caratteri del Movimento di Liberazione locale, nazionale ed europeo fu senza dubbio quello di lotta anche contro lo stato accentratore. Il carattere di stato totalitario, autoritario e poliziesco era connaturato a tutti i fascismi, e quindi fin dall’inizio della Resistenza fu quasi naturale che anche le forze politiche che non avevano nei loro programmi il federalismo o il regionalismo fossero inclini ad operare come se avessero nei loro programmi una tale prospettiva di stato democratico. Fu così che fin dagli inizi la Resistenza manifestò una particolare attenzione alle autonomie e alle espressioni di quegli aspetti della cultura periferica che il fascismo aveva conculcato. Questo generale orientamento politico portò, in seguito alla sconfitta del fascismo ed alla costruzione del nuovo stato democratico, all’introduzione nella Costituzione di una delle più rilevanti novità istituzionali, quella delle Regioni a statuto ordinario, dell’articolo 6 sulle minoranze linguistiche, e del riconoscimento delle Regioni a statuto speciale. Senza addentrarci nei ritardi che ci furono nel costituzionale, rimane il fatto che durante il biennio resistenziale fu fervido il dibattito sull’autonomia sia in una dimensione regionale (la Resistenza friulana e slovena fino alla costituzione della Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli), sia in un quadro italiano (la Resistenza francofona e occitana in Piemonte e Valle d’Aosta, le istanze promosse nella Carta di Chivasso e l’influenza che ebbe in Friuli), sia in una dimensione europea (franchismo pagnolista/antifranchismo catalano, basco e galiziano; maquis occitano in Francia). Numerose sono le esperienze di teoria e di prassi antifascista che tengono conto della specificità linguistica minoritaria e dell’esigenza di garantire i Relazioni: Gianni Perona: La frontiera: l’intreccio dei problemi politici e linguistici. Paolo Levi Momigliano: La questione della lingua in Valle d’Aosta sotto il fascismo e nel corso della lotta di liberazione. Donato Toffoli: Lotta di liberazione e questione friulana. Nevenka Troha: L’antifascismo e la Resistenza slovena di fronte al problema della difesa della lingua slovena sia dentro i confini dello stato italiano sia dopo l’aprile 1941 con la costituzione della provincia di Lubiana. Mila Orlic: Dall’Italia alla Jugoslavia: le comunità nazionali in Istria tra fascismo, guerra e dopoguerra. William Cisilino: Il regime fascista e la repressione delle lingue minoritarie. Silvana Schiavi Fachin, Aspetti storico-culturali del problema delle minoranze linguistiche Marco Stolfo: Diritti linguistici, autonomie territoriali, Europa. L’eredità della "Carta di Chivasso". Gustavo Buratti: Dai "provenzali alpini" agli occitani. August Rafanell: La lingua catalana sotto il franchismo, fra la politica e la vita. Santiago de Pablo: La lingua basca durante la dittatura franchista: repressione, resistenza e identità nazionale. Guglielmo Cevolin: Le minoranze linguistiche dalla tutela costituzionale a strumento di integrazione europea

    Notizia di: Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione Ets - Udine


  • 1/9/2008, ore 00:00 - Grosseto

    ALCUNI RACCONTI DELLA MIA VITA. COME HO FATTO IL PARTIGIANO. LE MEMORIE DI ADAMO MUZZI - a cura di Laura Benedettelli e Martina Giovannini (Edizioni Effigi, Casteldelpiano 2008)

    La pubblicazione, che segue la ricerca curata dall'ISGREC, è un piccolo libro di Memorie sulla partecipazione dell'autore, Adamo Muzzi, alla lotta partigiana combattuta con la brigata "Antonio Gramsci". La vicenda personale dell'autore permette di ricostruisce in maniera significativa un momento di Storia locale. Nella loro struttura le Memorie presentano un'impostazione interessante: in parte si presentano come riflessione ad alta voce sulle radici della ribellione, che fu propria dell'autore e comune a molti altri giovani del luogo, in parte come descrizione abbastanza precisa dello svolgersi degli eventi e del susseguirsi delle azioni partigiane nel territorio roccastradino.

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 18/7/2008, Udine,

    "Pa sopravivence, no pa l’anarchie. Forme di autogestione nel Friuli terremotato: l’esperienza della tendopoli di Godo (Gemona del Friuli)" di Igor Londero, Udine, 2008, pp.294. vol. n. 27 della collana "Studi e Documenti"

    Friuli 1976: i quattro mesi intercorsi tra il sisma del 6 maggio e le scosse dell’11 e 15 settembre furono caratterizzati dalla più importante esperienza collettiva che il Friuli ricordi. La necessità di ’sopravivence’ materiale (cibo, acqua, un tetto e servizi igenici) presto divenne questione di sopravvivenza degli spazi e delle comunità di borgata in quanto tali. Nelle tendopoli presero vita forme di autogestione - assemblee e comitati - sorte dal basso, alternative e indipendenti rispetto alle istituzioni esistenti, refrattarie a qualsiasi tentativo di politicizzazione o di colonizzazione religiosa o economica. La pubblicazione di Igor Londero prende il via dall’esperienza degli abitanti di uno dei borghi di Gemona, Godo, per abbracciare poi le vicende della cittadina stessa e dell’intera zona terremotata.

    Notizia di: Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione Ets - Udine


  • 25/6/2008, Feltre (BL)

    Laboratorio di comunicazione ADV dell’Università IULM di Feltre

    Per promuovere la coscienza dei valori della Costituzione, l’Istituto ha sostenuto il laboratorio di comunicazione che ha portato gli allievi a produrre una serie di elaborati pubblicitari che sono stati raccolti in una brochure stampata e diffusa a cura dell’ISBREC.

    Notizia di: Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea - Belluno


  • 20/6/2008, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza

    Ecco il catalogo di "Filmare la storia" 2008: la sinosssi di tutte le opere ammesse al concorso, scuole e classi partecipanti, premi.

    Come già per le edizioni precedenti, anche per la quinta edizione di Filmare la storia, quella del 2008, abbiamo preparato un catalogo in cui il lettore troverà tutte le opere video e multimediali in concorso nel 2008, con una breve sinossi e tutti i dati sulle scuole e classi autrici, oltre all´elenco delle opere premiate con relative motivazioni. La straordinaria partecipazione delle scuole a Filmare la storia nel 2008, che evidenzia come il concorso sia ormai entrato solidamente nel panorama delle occasioni riconosciute e utilizzate dalle scuole italiane per evidenziare la qualità del loro impegno nella formazione della coscienza civile e della consapevolezza storica, ci ha obbligato a un piccolo ritardo: le tante opere pervenute hanno fatto lievitare le pagine e, ovviamente, il tempo per prepararle; se si aggiunge il fatto che le opere vengono inviate dalle scuole quasi tutte nell´ultimo giorno utile per partecipare al concorso o poco prima, tutto si spiega...Il catalogo esce così a premiazioni ormai avvenute, ma pensiamo possa essere uno strumento utile: sia per chi ha partecipato all´edizione 2008 (e si chiede con chi si è confrontato nell’ambito del concorso...), sia per insegnanti e studenti in genere (che si domandino che temi nelle scuole siano affrontati e come con le immagini, quali temi siano rimasti fuori...), sia anche per chi si occupa della didattica della storia e, più ampiamente, della scuola (il catalogo offre al lettore un viaggio in una dimensione della scuola italiana che non rinuncia a costruire occasioni in cui gli studenti esprimano vocazioni e protagonismo, e che, nel contempo, propone loro valori che possano far argine all´imbarbarimento, all´eversione possibile dei diritti dell´uomo e della democrazia...). E’ qui sotto disponibile il catalogo in formato web. La versione a stampa sarà inviata a tutte le scuole partecipanti al concorso 2008 e potrà essere richiesta da coloro che fossero interessati al’interessati all´Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza.

    Notizia di: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza - Torino


  • 19/6/2008, Ancona

    E’ uscito il n.48 di Storia e problemi contemporanei, quadrimestrale dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche

    Storia e problemi contemporanei, n.48, a.XXI, maggio-agosto 2008. Partiti e archivi nelle Marche

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 13/6/2008, GENOVA

    RIVISTA STORIA E MEMORIA - NUMERO 1 - anno 2008 "DALLA RESISTENZA ALLA COSTITUZIONE"

    PUBBLICAZIONE NUMERO 1 - anno 2008 DELLA RIVISTA STORIA E MEMORIA "DALLA RESISTENZA ALLA COSTITUZIONE" INDICE: La visita del presidente della Repubblica a Genova - Raimondo Ricci Il significato del 25 aprile - Giorgio Napolitano Orazione commemorativa del Presidente della Repubblica 1948-2008: i sessant’anni della Costituzione italiana Manzella, Onida, Ricci, Rolla La strategia degli Alleati Leopoldo Elia Il 60° anniversario della Costituzione della Repubblica italiana Guido Levi Il ruolo della Resistenza nel salvataggio del porto di Genova Su opposti fronti: donne tra collaborazionismo e lotta partigiana Francesca Alberico La “donna velata”: un caso di collaborazionismo femminile nell’imperiese Maria Eleonora Landini L’esercizio della violenza nelle memorie delle partigiane italiane Romano Lupi I partigiani sovietici nella I Zona operativa ligure schede Franco Gimelli, Paolo Battifora Dizionario della Resistenza in Liguria (Paolo Arvati) Elisabetta Tonizzi Stampa e giornalisti in Liguria tra l’ultimo fascismo e la Repubblica 1943-1947 (redazionale) Daniela Preda, Guido Levi Da Genova all’Europa. La vocazione europea negli ambienti economici della Liguria nel secondo dopoguerra. Per una storia dell’europeismo in Liguria. Documenti e materiali. (Giovanni B. Varnier)

    Notizia di: Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea "Raimondo Ricci" - Fondazione ETS - Genova


  • 5/6/2008, ore 17:00 - Grosseto, Sala consiliare, Palazzo della Provincia

    Riedizione del volume "Sulla riva opposta" di Francesco Chioccon

    Il prossimo 2 Giugno l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Grosseto compie 15 anni. Ci sembra naturale sottolineare due coincidenze per questa data: nel 2008 si celebrano i sessant’anni della Costituzione della Repubblica italiana; il 2 giugno è la data di nascita della Repubblica. Sono date-simbolo nel calendario della memoria del nostro paese, insieme punti di riferimento per una ideale tavola dei valori cui si è ispirata l’attività culturale del nostro istituto. Tra gli eventi e nel lavoro quotidiano di quest’anno abbiamo già cercato di dare uno spazio significativo a momenti di riflessione sulla storia delle origini dell’Italia costituzionale e democratica, che proseguiranno nella seconda parte del 2008. All’appuntamento di giugno si è scelto di dare una forma particolare: quella del ricordo di Francesco Chioccon, Presidente dell’ISGREC fin dalla sua costituzione. La riedizione del suo "Sulla riva opposta" onora l’impegno assunto al momento della sua scomparsa, ma è molto più che una commemorazione. Proporre la rilettura di quelle pagine, intense per significato civile e qualità culturale, è oggi un buon modo per rappresentare in una felice sintesi le speranze del tempo della narrazione (il 1944), la passione civile di quanti allora si opposero consapevolmente alla negazione della libertà e della pace, ma insieme la complessità di temi morali tutt’ora così forti da agitare molte coscienze. Non hanno perduto senso il rifiuto delle pratiche della violenza, inscritta nelle ideologie che l’antifascismo contrastava, ma anche le ansie e gli scrupoli di fronte a quella che gli apparve e ci appare una violenza non gratuita e "giusta". E non sono inattuali la ricerca di "una via di riscatto della politica" e la tensione morale necessaria a non cedere a fanatismi di ogni specie. Osservatore attento e partecipe del suo tempo in ogni fase della vita, in questo e in altri scritti ha espresso sentimenti e concetti con cui vale ancora la pena cercare un confronto.

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 1/6/2008, ore 00:00 - Grosseto

    SULLA RIVA OPPOSTA (riedizione) di F.Chioccon (Vecchiarelli, Viterbo 2008)

    Francesco Chioccon è stato Presidente dell’ISGREC fin dalla sua costituzione. La riedizione del suo Sulla riva opposta onora l’impegno assunto al momento della sua scomparsa, ma è molto più che una commemorazione. Proporre la rilettura di quelle pagine, intense per significato civile e qualità culturale, è oggi un buon modo per rappresentare in una felice sintesi le speranze del tempo della narrazione (il 1944), la passione civile di quanti allora si opposero consapevolmente alla negazione della libertà e della pace, ma insieme la complessità di temi morali tutt’ora così forti da agitare molte coscienze. Non hanno perduto senso il rifiuto delle pratiche della violenza, inscritta nelle ideologie che l’antifascismo contrastava, ma anche le ansie e gli scrupoli di fronte a quella che gli apparve e ci appare una violenza non gratuita e “giusta”. E non sono inattuali la ricerca di “una via di riscatto della politica” e la tensione morale necessaria a non cedere a fanatismi di ogni specie. Osservatore attento e partecipe del suo tempo in ogni fase della vita, in questo e in altri scritti ha espresso sentimenti e concetti con cui vale ancora la pena cercare un confronto.

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 25/4/2008, Venezia

    Resistenza e Futuro - Notizie dall’IVESER

    1948-2008, DALLA RESISTENZA LA COSTITUZIONE

    Notizia di: Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea - APS - Venezia


  • 10/4/2008, Ancona

    E’ uscito il n.47 di Storia e problemi contemporanei, quadrimestrale dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche

    Pacificazione e riconciliazione in Spagna. Nell’allegato il sommario del fascicolo

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 23/2/2008, Modena

    La Shoah, di Alessandra Chiappano

    Il volume realizzato da Alessandra Chiappano si propone come nuovo strumento per orientarsi nell’imponente produzione di libri sullo sterminio degli ebrei. Edito da Unicopli e dalla Biblioteca Antonio Ferrari dell’Istituto storico di Modena, in collaborazione con la Fondazione ex Campo Fossoli, è disponibile nelle librerie e presso la sede dell’Istituto

    Notizia di: Istituto storico della Resistenza e di storia contemporanea - Modena


  • 19/2/2008, Ancona

    Ancona. "L’onda visionaria", di Valeriano Trubbiani

    Aniballi Grafiche, Ancona 2007, pp.283. Pubblicazione promossa dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, dalla Provincia di Ancona e dal Comune di Ancona. L’omaggio che l’artista Valeriano Trubbiani dedica alla città di Ancona, che nella storia della sua vita rappresenta la seconda residenza, dato che la sua nascita e giovinezza sono trascorse nel territorio di Macerata, riveste un significato particolare, di profondo valore creativo ed emotivo. Ci sono due espressioni che il maestro intreccia all’interno dell’opera: Ancona nella realtà e Ancona nella fantasia, che indicano come lo sguardo dell’artista abbia incessantemente percorso, nel tempo della propria esperienza, lo spazio fra la storia degli uomini e delle cose e della natura e quello della sensibilità soggettiva e dell’atto creativo. Se si conviene che è possibile delineare una storia della nostra città e coglierne allo stesso tempo il senso attraverso l’opera artistica, allora dobbiamo essere grati al lavoro generoso di Trubbiani che ci accompagna per teatri, chiese, strade e scorci di mare, come un amico che ci mostra i luoghi presenti, testimoni della nostra storia passata. E per questo motivo le istituzioni, Comune e Provincia di Ancona, con l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, insieme hanno voluto promuovere e sostenere questo progetto, per offrire un virtuoso esempio di collaborazione fra soggetti diversi e per concorrere alla crescita culturale della città e di tutto il territorio. Sentiamo così di rispondere degnamente al gesto dell’artista che ci onora con il suo lavoro e ci restituisce il segno della nostra identità e dei nostri cambiamenti.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 04/1/2008, Ancona

    I luoghi della memoria. Itinerari della Resistenza marchigiana

    I luoghi della memoria. Itinerari della Resistenza marchigiana. A cura di Luisella Pasquini e Nazareno Re. Il lavoro editoriale, Ancona 2007, pp.205 Pubblicazione dell’ANPI Marche e dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, conclude il progetto "Nei luoghi della memoria è scritta la nostra storia, è indicato il nostro futuro", promosso dal Forum permanente tra le Associazioni antifasciste e partigiane e gli Istituti di storia delle città adriatiche e ioniche. Questa guida ripercorre i "luoghi" della Resistenza marchigiana attraverso alcuni itinerari della memoria per far rivivere, al passaggio da una generazione all’altra, le tensioni ideali e le speranze civili di chi li trasformò, con coraggio, in una frontiera della dignità e della giustizia. Il volume è frutto della ricerca realizzata dagli studenti dell’Istituto superiore Istruzione Secondaria "Fazzini-Mercantini" di Ripatransone, dell’Istituto tecnico agrario statale "G. Garibaldi" di Macerata, dell’Istituto tecnico attività sociali statale "G. Galilei" di Jesi e del Liceo scientifico statale "G. Marconi" di Pesaro.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 06/12/2007, Ancona

    Storia e problemi contemporanei. "Fascismo e realtà locali", n.46, a.XX, settembre-dicembre 2007

    Fascismo e realtà locali. Il sommario nell’allegato

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 10/11/2007, Ancona

    La frontiera orientale. Conflitti, relazioni, memorie. Atti del convegno internazionale (Ancona, 10 febbraio 2007).

    La frontiera orientale Conflitti, relazioni, memorie. Atti del convegno internazionale (Ancona, 10 febbraio 2007). Forum permanente tra le Associazioni antifasciste e partigiane e gli Istituti di storia delle città adriatiche e ioniche. A cura di Nazareno Re. Prefazione di Predrag Matvejevic. Il lavoro editoriale, Ancona 2007, pp.174 I territori al confine orientale d’Italia costituiscono una sorta di laboratorio in cui si trovano condensati, su di una scala geograficamente circoscritta, alcuni dei grandi processi della contemporaneità: contrasti nazionali intrecciati a conflitti sociali, effetti devastanti della dissoluzione degli imperi plurinazionali che per secoli avevano occupato l’area centro-europea, regimi autoritari impegnati a imporre le loro pretese totalitarie su di una società locale profondamente divisa, scatenamento delle persecuzioni razziali e creazione dell’universo concentrazionario nazista simboleggiato dalla Risiera di san Sabba, spostamenti forzati di popolazioni secondo la logica della semplificazione etnica, conflittualità est-ovest lungo una delle frontiere della guerra fredda.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 10/11/2007, Ancona

    Questo figlio a chi lo do? Minori, famiglie, istituzioni (1865-1914)

    Questo figlio a chi lo do? Minori, famiglie, istituzioni (1865-1914). di Barbara Montesi Franco Angeli (Milano). 2007, pp.192 Volume pubblicato con il contributo dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche A chi appartiene il bambino, alla famiglia o allo Stato? Dalla fine dell’Ottocento su questo interrogativo si confrontarono le autorità pubbliche e scientifiche, che percepirono e segnalarono un’esplosione della delinquenza minorile a livello mondiale. Il fenomeno suscitò un allarme tanto grande da essere descritto da tutta la pubblicistica, specializzata e non, come la questione sociale più urgente. Lo studio della delinquenza minorile divenne di conseguenza un laboratorio per la definizione di un nuovo rapporto tra Stato e famiglie e di inediti concetti di infanzia e cittadinanza.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 11/2007, Grosseto

    "PER UNA STORIA DEL CONFINE ORIENTALE FRA GUERRE, VIOLENZE, FOIBE, DIPLOMAZIA". Materiali didattici a cura di Laura Benedettelli, Matteo Fiorani, Luciana Rocchi (Tipografia Ombrone, Grosseto 2007)

    Con il sostegno della Regione Toscana, l’ISGREC pubblica "PER UNA STORIA DEL CONFINE ORIENTALE FRA GUERRE, VIOLENZE, FOIBE, DIPLOMAZIA". Materiali didattici a cura di Laura Benedettelli, Matteo Fiorani, Luciana Rocchi (Tipografia Ombrone, Grosseto 2007). Siamo al terzo anno di celebrazione della Giornata del ricordo e, spente le asprezze polemiche iniziali di un dibattito a molte voci, sembra utile - ma può anche risultare più facile - tradurre quest’occasione in un’opportunità per la scuola, in una duplice direzione: approfondimento della riflessione per gli insegnanti; proposta di un lavoro didattico su storia e memoria che sappia eludere il rischio di una decontestualizzazione dell’evento-foibe, oggetto dichiarato della rimozione, che il legislatore ha voluto rovesciare in rituale commemorativo. A rendere praticabile a questa scelta sta l’abbondanza delle risorse – fonti e storiografia – che nel tempo si sono accumulate, pur senza riuscire ad ottenere sufficiente visibilità al di fuori del contesto locale che era stato teatro degli eventi – i territori del Confine orientale – fino alla ricca fioritura degli ultimissimi anni: ricerche inedite, pubblicazioni scientifiche e divulgative, convegni. Il progetto e gli strumenti per la costruzione dei materiali, confluiti in questo volume, sono il risultato di una ricognizione su quanto ricerche rigorose e buona divulgazione ci consegnano, ma traggono anche origine dalla circolazione all’interno della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza della letteratura prodotta nel corso del tempo nell’area del Friuli Venezia Giulia. I materiali che proponiamo sono rivolti ai docenti. Attraverso la loro mediazione potranno raggiungere gli studenti, traducendosi in lezioni, laboratori, percorsi didattici più o meno ampi. Sono costituiti da una scelta di testi che offrono strumenti di lavoro utili ad inquadrare la storia di lungo periodo del Confine orientale. Il modello didattico laboratoriale implica l’operatività in classe, attraverso l’uso di strumenti diversificati, tali da riprodurre in qualche misura il laboratorio dello storico. Da qui la scelta di mettere a disposizione dell’insegnante le fonti, una pluralità di tipi di fonti – archivistiche, fotografiche, cartografiche, memorialistica, fonti storiografiche – per un uso incrociato.

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 22/10/2007, Ancona

    Violenza, tragedia e memoria della Repubblica sociale italiana.Atti del Convegno nazionale di studi di Fermo, 3-5 marzo 2005

    Violenza, tragedia e memoria della Repubblica sociale italiana. Atti del Convegno nazionale di studi di Fermo, 3-5 marzo 2005. A cura di Sergio Bugiardini. Carocci, Roma 2006, pp.365 Pubblicazione promossa dall’Istituto di Storia contemporanea di Fermo e dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche.

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 10/10/2007, ore 00:00 - Grosseto

    Quaderno didattico: PER UNA STORIA DEL CONFINE ORIENTALE FRA GUERRE, VIOLENZE, FOIBE, DIPLOMAZIA - Materiali didattici a cura di Laura Benedettelli, Matteo Fiorani, Luciana Rocchi (Tipografia Ombrone, Grosseto 2007)

    Dall'introduzione al volume: Siamo al terzo anno di celebrazione della Giornata del ricordo e, spente le asprezze polemiche iniziali di un dibattito a molte voci, sembra utile - ma può anche risultare più facile - tradurre quest’occasione in un’opportunità per la scuola, in una duplice direzione: approfondimento della riflessione per gli insegnanti; proposta di un lavoro didattico su storia e memoria che sappia eludere il rischio di una decontestualizzazione dell’evento-foibe, oggetto dichiarato della rimozione, che il legislatore ha voluto rovesciare in rituale commemorativo. A rendere praticabile a questa scelta sta l’abbondanza delle risorse – fonti e storiografia – che nel tempo si sono accumulate, pur senza riuscire ad ottenere sufficiente visibilità al di fuori del contesto locale che era stato teatro degli eventi – i territori del Confine orientale – fino alla ricca fioritura degli ultimissimi anni: ricerche inedite, pubblicazioni scientifiche e divulgative, convegni. A chi voglia navigare su internet alla ricerca di siti su questi temi sarà facile reperire grande quantità di materiale, ma anche trovarsi di fronte ad esemplificazioni da manuale di quanto la conoscenza storica dell’era della comunicazione proteiforme sia esposta al rischio di usi strumentali e mistificazioni. Il progetto e gli strumenti per la costruzione dei materiali, confluiti in questo volume1, sono il risultato di una ricognizione su quanto ricerche rigorose e buona divulgazione ci consegnano, ma traggono anche origine dalla circolazione all’interno della rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza della letteratura prodotta nel corso del tempo nell’area del Friuli Venezia Giulia2. Ricevono poi la sollecitazione definitiva da un evento, nato proprio da un progetto dall’Istituto di Trieste (Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia), divenuto convegno nazionale (Storia della frontiera orientale, Torino, 17-20 ottobre 2005) 3. Parallelamente, sul terreno della didattica, ancora dall’Istituto di Torino ha preso avvio nel 2003 un progetto pluriennale, “inteso a proporre percorsi didattici e incontri di studio tra scuole torinesi, triestine e istriane”, documentato da una pubblicazione che rende visibile, come ampio contenitore per l’inserimento nei curricoli di questi temi, l’obiettivo di mettere a fuoco una “fenomenologia dell’esclusione”4. A dare forma alla costruzione di questo “pacchetto didattico” contribuiscono due presupposti: uno storiografico, l’altro didattico. Il primo, storiografico, è il risultato di un modello interpretativo fondamentale: il fenomeno delle violenze subite dagli italiani in Istria tra 1943 e 1945 culminate negli infoibamenti, che hanno dato origine al lungo esodo degli italiani dalle loro terre, non può essere compreso e spiegato che nel contesto dei più ampi processi di trasformazione che hanno interessato il Confine orientale nel lungo periodo della storia del Novecento. Alle spalle di quell’esplosione, nel primo Novecento, la tormentata nascita del “Regno dei Serbi, Croati e Sloveni” e la difficile costruzione di relazioni tra la nuova formazione statale e l’Italia, seguite dalle tensioni provocate nella regione dal nazionalismo del movimento fascista prima, del regime poi, fino ad arrivare al clima di aperto, acerbo conflitto del tempo di guerra, che contiene Resistenza e guerra civile, stragi naziste e sistema concentrazionario, e in parallelo gli orrori di parte slava e la dura repressione tedesca nel territorio della Adriatisches Küstenland, zona di diretta occupazione militare del III Reich, che colpisce sia italiani che slavi. Ma gli accadimenti di questa lunga stagione si configurano in una dimensione non solo nazionale italiana: all’origine epifenomeni dei nazionalismi del XX secolo, si traducono nelle numerose e tormentate storie di esodi da aree di confine nell’Europa post seconda guerra mondiale. Lo traiamo dagli studi più rigorosi ed accurati, di cui diamo conto attraverso le pagine di storiografia contenute nel materiale raccolto qui. Una suggestione forte, rispetto al punto di vista della memoria ed alla necessità di aprire ad uno sguardo europeo, proviene da un piccolo libro – Il dolore e l’esilio - che l’autore Guido Crainz apre con una dichiarazione d’intenti intrigante - «comporre un’antologia di sguardi, …far dialogare parzialità differenti» -, e il proposito di delimitarne nettamente i confini: «Questo non è un libro di storia. È un piccolo quaderno di suggerimenti, di consigli di lettura »5. A noi è parso uno strumento straordinario di penetrazione all’interno dei nodi storiografici e di memoria collettiva (rimozioni, memorie divise), che stanno sotto la questione dei conflitti interetnici e politici che hanno attraversato l’Istria e tutta l’area del Confine orientale, utile chiave per far uscire dalle ristrettezze di polemiche politiche interne una questione di portata epocale, di dimensione appunto europea. Per proseguire poi nel tentativo di attribuire a questo segmento di storia nazionale la profondità di campo di cui necessita, non può essere ignorato che l’area balcanica è appena (e nemmeno compiutamente) uscita da un terremoto politico che ha condotto anche quelli che a questo punto sono ex-jugoslavi ad una rimeditazione del proprio passato, ad una rivisitazione della propria memoria, in un quadro di relazioni Europa orientale-Europa occidentale. Pedrag Matvejevic6, e come lui altri intellettuali, hanno scelto la via dell’esilio e ci consegnano riflessioni dolenti. Il loro punto di vista è necessario anche per noi. Le poche righe che seguono di un’altra esule, la filosofa Rada Ivekovic, che ha denunciato l’irrazionalità dei nazionalismi, sono una spia delle sofferenze della loro memoria e della complessità dell’intreccio tra il nostro e il loro passato: Ho sempre abitato a Zagabria, al numero 5 di piazza delle Vittime del Fascismo. Ma il nuovo potere croato ha deciso di cambiare il nome a questa piazza, infischiandosene delle migliaia di firme raccolte in segno di protesta per la destinazione prescelta: piazza dei Sovrani Croati7. Un secondo presupposto, didattico, ha orientato il tentativo di costruzione di uno o più percorsi fedeli al modello di una “didattica laboratoriale”: non si sono volute definire griglie di obiettivi e competenze, che avrebbero richiesto una riflessione sui curricoli, difficile in assenza di un destinatario definito – insegnante di quale liceo, di quale istituto professionale o tecnico. La proposta avanzata è quella di usare, dosandoli secondo l’ambiente-scuola e classe, una pluralità di strumenti, a supporto di un manuale in genere poverissimo sul tema proposto. Poche avvertenze didattiche – istruzioni per l’uso del materiale – accompagnano i testi.

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  • 1/8/2007, ore 00:00 - Grosseto

    SONETTI. SAVINO BENNARDI - A cura di Barbara Solari (Edizioni Effigi, Arcidosso 2007)

    Si rimanda alla scheda dettagliata della pubblicazione all'indirizzo: http://www.isgrec.it/pubblicazioni/bennardi.htm

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  • 10/7/2007, Ancona

    Giovanni Conti e la memoria repubblicana

    Giovanni Conti e la memoria repubblicana Pubblicazione promossa dall’Archivio di Stato di Ancona e dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche. A cura di Giovanna Giubbini. Affinità elettive (Ancona) 2007, pp.127

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  • 7/2007, Grosseto

    Pubblicazione del volume "Savino Bennardi. Sonetti", a cura di Barbara Solari (Effigi, Casteldelpiano 2007)

    Della vita di Savino Bennardi, nato a Roccatederighi (Comune di Roccastrada) il 3 novembre 1885 da una famiglia contadina e di ideali socialisti, rimangono poche e timide tracce. La sua vita è lì, nei suoi sonetti, raccolti in quaderni manoscritti, in versi tracciati con una calligrafia incerta, in frasi piene di errori grammaticali e termini dialettali, nelle "[…] parole di un povero bovaro" autodidatta, parole che egli stesso definisce "rudi e sconnesse" ma "sincere". Il linguaggio usato da Bennardi è tipicamente dialettale e la trascrizione dei sonetti, nati come poesia orale, piena di errori grammaticali e di sintassi. E’ lecito ipotizzare che il passaggio dalla forma orale a quella scritta abbia fatto perdere molto ai testi, proprio perché composti per essere recitati "al momento". Traspare però fortemente la volontà dell’autore di lasciare una traccia di sé, una sorta di testamento morale, un’eredità che se è affettivamente rilevante per coloro che lo hanno conosciuto o che ne sono discendenti, è importante anche per chi voglia capire – senza velleità di generalizzare – come siano stati vissuti e percepiti alcuni degli avvenimenti più importanti della politica italiana dal Ventennio agli anni Sessanta. Figlio e cantore della propria terra e testimone del passaggio dal fascismo alla democrazia, dalla monarchia alla repubblica, Bennardi vive questi eventi e li racconta, dal di dentro, con la semplicità e con la schiettezza degli ideali per cui ha vissuto e per i quali ha combattuto. Quella che qui proponiamo è un’antologia dei sonetti politici, curata dalla dott.ssa Barbara Solari.

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  • 3/5/2007, Ancona

    Loreto: il cimitero militare polacco

    Loreto: il cimitero militare polacco Pubblicazione promossa dalla Regione Marche e dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche a cura di Beata Jackiewicz e Giuseppe Campana Errebi Grafiche Ripesi - Falconara M.ma (An) 2007, pp.288 La ricerca storica condotta da Beata Jackiewicz e Giuseppe Campana sul Cimitero polacco di Loreto e raccolta in questo volume, completa la prima fase dell’importante progetto Le Marche in guerra, ideato e promosso dalla Regione Marche in collaborazione con altri noti istituti storici regionali, nazionali e internazionali, avente come obiettivo la valorizzazione delle fonti documentarie riferite ai fatti bellici e post-bellici accaduti nel territorio regionale nel periodo 1943-1946. A testimonianza di quegli anni e di quei tragici avvenimenti, sui dolci pendii della collina lauretana, all’ombra del maestoso Santuario che racchiude il sacro sacello di Nazareth, resta l’imponente Cimitero di guerra dove riposano le salme di oltre mille giovani soldati polacchi caduti sul Fronte Adriatico nel 1944. E questo Cimitero fa di Loreto il luogo della memoria e della riconciliazione.

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  • 3/5/2007, ore 00:00 - Grosseto

    PRESENZE FEMMINILI. "LE AMICHE DELLA MINIERA" DI RIBOLLA" (1951-1954), di Barbara Solari (Edizioni Effigi, Arcidosso 2007)

    Dalla Presentazione del volume Nell’intenzione dei fondatori de “Il calendario del popolo”, vecchia “rivista mensile di cultura” nata nel 1948, ambiziosamente presentata anche come “enciclopedia di tipo nuovo”, i giorni dovevano essere occasione per un recupero – data per data – di eventi storici più o meno remoti, a fini essenzialmente pedagogici. Ma la fortuna degli anniversari è forte anche oggi, anzi decisamente cresciuta in tempi recenti, a fianco della tendenza all’istituzionalizzazione di un “calendario delle memorie” sempre più fitto. Alle tradizionali feste civili si sta aggiungendo una somma di memorie puntiformi, costellazione di giornate per ricordare, nazionali o locali, che spesso si esauriscono in rituali celebrativi. I cinquant’anni del 4 maggio 1954 si sono sottratti a questo destino. La commemorazione della strage della miniera di Ribolla nel 2004 ha saputo produrre un incrocio tra storie e memorie, che ha funzionato da generatore di conoscenza e – forse – di elaborazione di un lutto individuale e collettivo che ha pesato sulla comunità intera, in misura proporzionale alla ferita ricevuta. Effetto virtuoso, in questo caso, se si pensa ai decenni di vuoti di memoria, silenzi e reticenze, di timidezza verso uno scavo a tutto campo, potenzialmente aperto al rischio di una confutazione delle versioni pubbliche consolidate della fenomenologia dell’incidente e della catena di conseguenze derivate – giudiziarie, sociali, politiche – non circoscritte alla dimensione locale. A giudicare dal numero di pubblicazioni – memorialistica e studi storici, narrativa e libri fotografici – sembra essere in atto un percorso di risarcimento rispetto al lungo oblio. Piace pensarlo come un risorgimento della passione con cui prima Luciano Bianciardi e Carlo Cassola, poi il solo Bianciardi, guardarono alla vita e alla storia dei minatori della Maremma. Quest’ultimo trasse dallo scoppio di grisou che stravolse un villaggio, ma fu anche una vera cesura nella storia della terra di Maremma, il materiale per una trasfigurazione letteraria e insieme la spinta per una svolta esistenziale ed artistica, che proietta l’ombra della miniera di Ribolla molto oltre la prima sua produzione narrativa. Dagli anni Cinquanta molte condizioni sono mutate, a distanza dal conflitto tra i soggetti implicati – Sindacato, PCI, Montecatini – altri da allora o scomparsi. Per recuperare quel clima possiamo giovarci di molti nuovi documenti che gli archivi ci hanno restituito, mentre scontiamo la perdita di protagonisti e testimoni, ma sul fronte delle testimonianze nuovi tempi hanno anche liberato nuove memorie. E’ a partire da queste premesse che a nostro giudizio può essere incastonato nella giusta cornice il lavoro di Barbara Solari. Perché parlare di e far parlare le donne mette in gioco un soggetto implicato prima, durante, dopo la tragedia di Ribolla in modo totale, in termini di vissuto personale e in quanto gruppo sociale. Ed è il soggetto finora muto per eccellenza, vuoi per una ragione oggettiva, il “silenzio degli archivi” rispetto alla storia delle donne, da tante e tanti ormai invocato a spiegare la scarsa loro presenza nella produzione storiografica a qualsiasi livello, vuoi per una spontanea reticenza di molte fra le protagoniste, rafforzata dalla somma di circostanze che le avevano spinte ad uscire di scena. Scomparse come parte civile dal processo che vide imputata la Montecatini, le “vedove” – nella semantica di questa storia parola-chiave – oggi non hanno più voce, ma da loro sembrano averla raccolta le generazioni successive, elaborando altrimenti le memorie di cui sono custodi. Sembra essere questa tormentata vicenda il cuore della sofferenza della gente di Ribolla, negli anni e nei decenni successivi all’incidente, nonché di quel complicato intreccio di relazioni tra familiari delle vittime, partito, sindacato, Montecatini, in un quadro che oggi più lucidamente di allora possiamo vedere nelle sue implicazioni con la storia del movimento operaio e delle sue sconfitte, sulla soglia dell’Italia del miracolo economico. Con l’apertura di nuovi scenari per la ricerca, non solo, ma anche restituendo la parola alle donne, sembra possibile “opporsi al silenzio” e a “false memorie [che] ostacolano ricordi più profondi” (Passerini, 1993). Oggetto della ricostruzione di cui danno conto le pagine che seguono è il ruolo giocato dalle donne, alcune dopo la tragedia costrette ad assumersi la responsabilità di scelte forti per le loro vite, ma anche cariche di significati che le trascendono. E’ parsa una negazione della nuova coscienza politica che avevano maturato nell’impegno sindacale e politico di quegli anni l’aver accettato di scendere a patti con la Montecatini. In realtà a rivelarsi sono la debolezza della loro condizione sociale e, a un’analisi più attenta, lo sforzo e l’estrema difficoltà di tenere insieme il nuovo – la scoperta della dimensione politica – e la rilevanza non solo in termini oggettivi dei compiti di cura e degli affetti. Sono conclusioni cui si può giungere grazie al recupero di non numerosi, ma essenziali documenti e a testimonianze, che raccontano la nascita e la vita breve dell’associazione delle “Amiche dei minatori”. Ne fanno parte donne che lottano con e per gli uomini, che si esprimono attraverso un linguaggio coerente con il “paradigma dell’emancipazione”, in una cornice rigidamente condizionata dalle formule delle lotte sindacali e politiche degli anni Cinquanta. Ma non mancano intuizioni che anticipano, anche se solo in misura embrionale, una consapevolezza di genere. Il contributo della ricerca sulle donne di Ribolla serve a ridurre l’estensione dell’ombra, che comunque ancora rimane, sulla vicenda della strage. E in più, approfondendo una storia che ha una precisa e limitata consistenza spazio-temporale, aggiunge particolari all’affresco di più lungo periodo che già esiste rispetto a storia e memoria di donne grossetane dal secondo dopoguerra in avanti. L’ha resa praticabile, sul versante della documentazione archivistica, una lunga mappatura di archivi, tra cui i più significativi quello dell’UDI provinciale di Grosseto, solo ora completamente accessibile, e quello della Camera del Lavoro, accanto a carte dell’Archivio storico del Comune di Roccastrada o a fondi privati. Merita di essere rilevato l’impegno all’incrocio tra i diversi tipi di fonte, che obbedisce – in coerenza con le dichiarazioni d’intenti rese esplicite da Barbara Solari – all’esigenza di utilizzarle tenendo ben presente la specificità di ciascuna ma anche il rischio di produrre solo frammenti di discorso. Impresa mai facile, in modo particolare con le immagini fotografiche, in gran parte già note e pubblicate, ma talvolta senza dati spazio-temporali e contesti, significative comunque per l’impatto emotivo che ottengono. Averle estratte dall’insieme delle immagini che documentano la storia mineraria della Maremma e dal generale contesto del tragico episodio del 4 maggio del ’54, averle guardate a partire dal tentativo di dare coerenza e centralità ai passaggi attraversati dalle donne come soggetti di primo piano e non come appendice, le ha trasformate. Come sempre, domande diverse “trasformano” le fonti. E come sempre, a ricerca conclusa, restano più numerosi gli interrogativi suscitati che le risposte. Ma in fondo ci sembra che, tra i caratteri originali della storia, questo sia uno dei più apprezzabili.

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  • 5/2007, Grosseto

    B.Solari, PRESENZE FEMMINILI. "LE AMICHE DELLA MINIERA" DI RIBOLLA". 1951-1954 (Effigi, Casteldelpiano 2007)

    Il titolo della pubblicazione, "Presenze femminili" racchiude in sé la straordinaria vicenda umana e politica delle donne di Ribolla negli anni ‘50; la parola "presenza" ha, infatti, molti sinonimi, tra i quali esistenza, partecipazione, intervento; spesso è utilizzata per indicare qualcosa che non si vede ma di cui si avverte l’esistenza, un qualcosa che c’è e non c’è allo stesso tempo. La storia delle donne di Ribolla nel periodo di attività della miniera è tutto questo: è esistenza, partecipazione, intervento, ma è anche qualcosa che si è scontrato e continua a scontrarsi con l’esserci e il non esserci. Il "non esserci" è rappresentato in questo caso da una serie di elementi: la pressoché totale mancanza di fonti cartacee, ad esempio, che sembra sminuire il ruolo che le donne hanno avuto in questo villaggio minerario; la scomparsa di molte delle protagoniste della vita sociale e politica di Ribolla del periodo preso in esame; la riluttanza di molte donne a parlare della propria vita e del proprio passato; ma anche, più spietatamente, un inscusabile ritardo degli studiosi nel ricostruire e nell’analizzare quella che è stata la storia delle donne a Ribolla perché le donne a Ribolla, nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, la storia l’hanno effettivamente fatta, introducendo modelli di lotta e partecipazione politica estranei ad altri luoghi all’interno della provincia di Grosseto e non solo. Che il movimento dei minatori nei primi anni Cinquanta fosse il reparto avanzato del movimento operaio maremmano, è un dato ormai indiscutibile. Quello che sorprende, dalla lettura dei documenti rintracciati e dalle memorie di chi quegli anni li visse dal di dentro, è che il movimento femminile riuscisse a tenere il passo di quello sindacale e politico. L’Associazione "Le amiche dei minatori" si costituì in modo formale il 2 giugno 1951 a Massa Marittima. Nata intorno alla miniera, intorno ad essa l’Associazione si spense simbolicamente insieme ai fuochi del disastro minerario del 1954.

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  • 25/4/2007, Venezia

    Notizie dall’IVESER, UOMINI E DONNE NELLA RESISTENZA

    Bollettino dell’Istituto, anno V, n.1, aprile 2007

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  • 14/3/2007, Ancona

    Guerrieri in erba. La scuola fascista nella provincia di Ancona.

    Guerrieri in erba. La scuola fascista nella provincia di Ancona. Catalogo della mostra, a cura di Carla Marcellini, Giovanni Carlo Sonnino, Oliva Sori. Affinità elettive (Ancona) 2007, pp.153 "In maniera graduale il fascismo preparava le giovani generazioni al culto del capo, all’autoesaltazione del sistema totalitario, al razzismo e all’antisemitismo che ne erano l’espressione, alla guerra che ne era la conseguenza e la scelta consapevole. La militarizzazione dell’infanzia, la creazione dell’uomo e dell’italiano nuovo, capace di credere, obbedire e combattere rappresentavano gli obiettivi che il regime in maniera esplicita riservava alla scuola. Se alle bambine veniva attribuito il ruolo subalterno di perpetrare con la maternità la purezza della razza ariana, per i bambini si puntava alla formazione del soldato. Piccoli eroi in camicia nera".

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  • 27/1/2007, Belluno

    In fuga dal confine. Natale 1944: Albertina Brogliati nel lager di Merano

    Nell’ambito del Giorno della Memoria, l’Istituto ha organizzato un incontro sul tema In fuga dal confine. Natale 1944: Albertina Brogliati nel lager di Merano, tratto dal volume di Paolo Valente La città sul confine. Oltre all’autore, all’incontro sono intervenuti Tullio Bettiol e Adriana Lotto.

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  • 12/1/2007, Belluno

    Presentazione del libro "La trasformazione di un bosco" di Antonio Lazzarini

    L’Istituto ha organizzato in collaborazione con la Biblioteca Civica di Belluno la presentazione del volume di Antonio Lazzarini La trasformazione di un bosco. Il Cansiglio, Venezia e i nuovi usi del legno (secoli XVII-XIX) edito dall’Istituto stesso. Il volume è stato presentato da Mauro Agnoletti, esperto di storia forestale dell’Università di Firenze. Lo stesso volume è stato ripresentato a Vittorio Veneto il 16 febbraio con l’intervento di Furio Bianco, docente di Storia Moderna presso l’Università di Udine, e di Alberto Piccin, dirigente del Corpo Forestale dello Stato-Cansiglio.

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  • 12/2006, Grosseto

    Laura Benedettelli e Fabio Masotti (a cura di), MIGRANTI E MIGRAZIONI. TRA STORIA, STORIOGRAFIA E DIDATTICA (Tipografia Ombrone, Grosseto 2006)

    Il fenomeno "migrazioni" ha attinenza con i contenuti culturali della storia, dell’antropologia, della sociologia, della filosofia, Con questa pubblicazione si è pensato di rivolgere agli insegnanti un’occasione di riflessione, di tenere insieme questi diversi approcci disciplinari, proponendo la storia quale tessuto connettivo. Di un fenomeno tanto complesso si è imposta da tempo la rilevanza storica, sopravanzando l’attenzione che la cultura gli aveva riservato in passato, da quando società e istituzioni si sono dovute misurare coi mutamenti profondi provocati dall’arrivo dei nuovi migranti.

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  • 3/10/2006, Ancona

    Da Fabriano a Montevideo. Luigi Fabbri: vita e idee di un intellettuale anarchico e antifascista

    Da Fabriano a Montevideo Luigi Fabbri: vita e idee di un intellettuale anarchico e antifascista a cura di Maurizio Antonioli e Roberto Giulianelli Edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2006, pp.263 Luigi Fabbri (Fabriano 1877-Montevideo 1935) è stato il più fedele collaboratore di Errico Malatesta ed è in questa unica veste che tanto il movimento anarchico, quanto la storiografia di settore, lo hanno per lungo tempo descritto. Esistono, tuttavia, almeno tre aspetti di Fabbri che meritano la massima attenzione: l’impegno profuso per rimodellare gli assunti teorici dell’anarchismo, aggiornandoli alla luce dei vertiginosi cambiamenti imposti dal XX secolo; l’incessante disponibilità al dialogo con tutte le componenti della sinistra italiana ed estera; il sacrificio del militante antifascista, che rifiutò di sottomettersi al regime e per questa ragione si vide costretto a un esilio dal quale non fece ritorno. Questo volume contribuisce a restituire l’immagine completa, e perciò veritiera, di un personaggio di grande rilievo nel movimento operaio italiano del primo Novecento. Il volume raccoglie gli atti del Convegno internazionale di studi: Luigi Fabbri. Vita e idee di un intellettuale anarchico e antifascista (Fabriano 1887-Montevideo 1935), svoltosi a Fabriano l’11 e il 12 novembre 2005. Viene pubblicato con il contributo del Comune di Fabriano, in collaborazione con la Provincia di Ancona -"Leggere il 900" e l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche-Ancona.

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  • 1/9/2006, ore 00:00 - Grosseto

    MIGRANTI E MIGRAZIONI. TRA STORIA, STORIOGRAFIA E DIDATTICA - A cura di Laura Benedettelli e Fabio Masotti (Tipografia Ombrone, Grosseto 2006)

    Si rimanda alla scheda della pubblicazione all'indirizzo: http://www.isgrec.it/pubblicazioni/migranti.htm

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  • 6/6/2006, Ancona

    Atti della Assemblea Costituente del Forum permanente tra le Associazioni antifasciste e partigiane e gli Istituti di storia delle città adriatiche e joniche

    Atti della Assemblea Costituente del Forum permanente tra le Associazioni antifasciste e partigiane e gli Istituti di storia delle città adriatiche e joniche. Ancona, 9-10 giugno 2005. Domino Edizioni, Ancona 2006, pp.256. Pubblicazione promossa dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche e dall’ANPI-Comitato regionale delle Marche.

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  • 22/5/2006, Ancona

    Una vita per l’ideale. L’impegno politico e sociale di Oddo Marinelli nell’Ancona della prima metà del Novecento attraverso il suo archivio

    Una vita per l’ideale. L’impegno politico e sociale di Oddo Marinelli nell’Ancona della prima metà del Novecento attraverso il suo archivio. A cura di Giovanna Giubbini. Catalogo a cura di Paola Pizzichini. Affinità elettive, Ancona 2006, pp.109. Volume promosso dall’Archivio di Stato di Ancona e dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche. La pubblicazione di questo volume sulla vita, la complessa e multiforme personalità dell’avvocato Oddo Marinelli, studiata e ricostruita in gran parte sulla documentazione conservata nel suo archivio, rappresenta un esempio della politica di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio documentario affidato agli Archivi di Stato.

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  • 28/3/2006, Ancona

    Agosto 1944. Churchill nelle Marche. Dietro le immagini

    Agosto 1944. Churchill nelle Marche. Dietro le immagini. A cura di Giuseppe Campana e Raimondo Orsetti. Hanno collaborato Sergio Molinelli e Valentino Torbidoni. Pubblicazione promossa da Regione Marche e Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche. Collana editoriale: Le Marche in guerra Realizzato da Servizio Cultura-Regione Marche, Ancona 2006, pp.59. Il 25 agosto 1944 Winston Churchill, Primo ministro britannico, accompagnato dai generali Harold Alexander, comandante in capo delle Forze Alleate in Italia e Oliver Leese, comandante dell’8^ Armata britannica arriva, in gran segreto, nelle Marche. Il giorno successivo Churchill e Alexander si recano a Montemaggiore al Metauro per guardare, da un punto di osservazione strategico, lo schieramento delle artiglierie in battaglia. Era in corso la grande offensiva contro la Linea Gotica, che avrebbe portato nelle settimane successive alla caduta di uno degli ultimi baluardi di difesa tedesca in Italia.

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  • 19/12/2005, Ancona

    Fuga dalle Marche. Prigionia ed evasione di un ufficiale di aviazione inglese (1942-1944)

    Fuga dalle Marche. Prigionia ed evasione di un ufficiale di aviazione inglese (1942-1944). di Ken de Souza. Traduzione e cura di Annalise Nebbia. Illustrazioni di Derrick Smith. Affinità elettive, Ancona 2005, pp.237. Pubblicazione a cura dell’IRSMLM e della Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation. Il libro ha il ritmo di un drammatico racconto di guerra, e nello stesso tempo offre un affresco ricco e partecipato dei vari aspetti della vita sociale del mondo italiano durante l’ultima fase della guerra. In particolare la vita nelle Marche, fra prigionieri alleati, la famiglia allargata dei contadini, fascisti, e partigiani, l’ansia per la liberazione annunciata ma tardante a venire.

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  • 1/12/2005, Ancona

    2 Korpus Polski w regionie Marche: 1944-46. Il II Corpo d’Armata polacco nelle Marche: 1944-46

    2 Korpus Polski w regionie Marche: 1944-46 = Il II Corpo d’Armata polacco nelle Marche: 1944-46 Regione Marche, Istituto regionale storia movimento liberazione Marche s.e. (Ancona) 2005 Catalogo della Mostra nell’ambito del progetto "Le Marche in guerra". Seconda edizione ampliata

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  • 1/12/2005, Ancona

    Il II Corpo d’Armata polacco nelle Marche 1944-1946. Fotografie

    Il II Corpo d’Armata polacco nelle Marche 1944-1946. Fotografie A cura di Giuseppe Campana e Raimondo Orsetti Grafiche Errebi (Falconara) 2005, pp. 383 Pubblicazione promossa da Regione Marche-Dipartimento Sviluppo economico-Servizio Tecnico alla cultura, dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche e dal Polish Institute and Sikorski Museum di Londra. Il prezioso lavoro di ricerca, documentazione e valorizzazione delle fonti storiche relative alla Seconda guerra mondiale ed alla Liberazione delle Marche, condotto dalla Regione Marche e dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, svolto in collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali ed estere e con l’apporto di autorevoli studiosi e storici, si propone di far uscire definitivamente dall’oblio il sacrificio di tante persone, in prevalenza giovani, che lottarono con successo per abbattere il fascismo, cacciare l’invasore tedesco e ridare la libertà alla nostra comunità regionale e nazionale, stremate da tanti anni di dittatura e di guerra.

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  • 1/12/2005, Ancona

    La guerra nelle Marche 1943-1944

    La guerra nelle Marche 1943-1944 Atti del convegno "La liberazione di Ancona e la battaglia sul fronte Adriatico" (Ancona, 21 maggio 2004) a cura di Sergio Sparapani. Hanno collaborato Giuseppe Campana e Sergio Molinelli Il lavoro editoriale Ancona,2005, pp. 189 Polacchi, partigiani marchigiani e abruzzesi, granatieri tedeschi, soldati italiani del nuovo esercito, oltre ai grandi condottieri, Churchill, Alexander, Anders, Kesserling: centinaia di migliaia di combattenti provenienti da luoghi lontani si affrontarono nell’estate del 1944 nel territorio marchigiano, dal Chienti al Metauro fino ai contrafforti della Linea Gotica. Il risultato fu la liberazione delle Marche dall’occupazione tedesca. Il volume raccoglie sette contributi, redatti da studiosi di fama internazionale, presentati al convegno svoltosi il 21 maggio 2004 nell’aula magna della Facoltà di economia Giorgio Fuà ad Ancona, con la partecipazione dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia e del Comitato per le celebrazioni del 60° anniversario della liberazione della città.

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  • 1/12/2005, Ancona

    Per Enzo Santarelli. Studi in onore

    Per Enzo Santarelli. Studi in onore A cura di Paolo Giannotti e Stefano Pivato Centro stampa del Consiglio regionale (Ancona) 2005, pp. 467 Pubblicazione promossa dal Consiglio regionale delle Marche, dalla Università degli studi di Urbino "Carlo Bo". Istituto di storia "Fabio Cusin" e dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche. Quaderni del Consiglio regionale delle Marche, n.67/2005

    Notizia di: Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche - Ancona


  • 1/12/2005, Ancona

    Alessandra Fusco. Percorsi di donna

    Alessandra Fusco. Percorsi di donna a cura di Maria Letizia Perri s.e. (Ancona) 2005, pp. 61 Quaderno promosso dall’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea "Mario Morbiducci" di Macerata e dall’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche

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  • 15/5/2005, Grosseto

    "Una strage da riscoprire. 17 giugno 1944, Ponte del Ricci" - a cura di Cinzia Pieraccini, con un saggio di Luca Alessandrini (Comune di Roccastrada, Roccastrada 2005)

    Strage di civili, strage di partigiani, rappresaglia, rastrellamento, imboscata. Queste le numerose accezioni attraverso le quali è stato negli anni connotato l'episodio di Ponte del Ricci, e questa l'origine di una ricerca che ha avuto come obiettivo principale quello di ricostruire e ridefinire un episodio della Resistenza della provincia di Grosseto e in particolare del territorio di Roccastrada. Il lavoro presentato in questo volume ha voluto "riscoprire" i fatti che si sono svolti il 17 giugno 1944 attraverso una particolare chiave di lettura, che ha tenuto fortemente conto della complessità del periodo storico preso in considerazione. Il tentativo di comprendere e spiegare l’evento ha richiesto una contestualizzazione: il clima di tensione, la durezza della lotta, la condizione estenuante di povertà, la volontà di riscatto; elementi che sono in campo, come ovunque in Italia, nella provincia di Grosseto nella primavera del 1944. Le condizioni di smarrimento prima e di scelta poi, il clima di violenza e di entusiasmo sono state le parole-chiave che hanno guidato il percorso intrapreso in questo lavoro. Ne sono protagonisti quei giovani che hanno vissuto le difficoltà della assunzione di responsabilità di una precisa scelta prima e delle "conseguenze armate" di essa dopo. Arricchisce il volume un importante saggio di Luca Alessandrini, riflessione sulla violenza nella guerra partigiana e sulla sua legittimazione.

    Notizia di: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea APS - Grosseto


  • 18/4/2005, ore 00:00 - Ribolla (Grosseto)

    RIBOLLA. UNA MINIERA, UNA COMUNITA' NEL XX SECOLO. LA STORIA E LA TRAGEDIA - A cura di Ivano Tognarini e Matteo Fiorini (Polistampa, Firenze, 2005)

    Dalla quarta di copertina: La storia della comunità di Ribolla, una delle frazioni di Roccastrada, si colloca tutta, come comunità mineraria, all’interno del cosiddetto “secolo breve”, nel cuore del XX secolo, con pagine straordinarie di crescita e di sviluppo economico, industriale, minerario, urbano e sociale e di tragedia. Le vicende di Ribolla, politiche e sociali, sono profondamente intrecciate con quelle di Roccastrada, dalla lotta contro il fascismo alla repressione del dissenso da parte del regime e fino alla lotta di liberazione e alla resistenza. Con la tragedia del 1954 Ribolla si trovò gettata violentemente al centro della scena. Il volume ricostruisce questi brevi ma intensi momenti e passaggi, con documenti fino ad ora sconosciuti o difficili da consultare. Scaturiscono verità in parte ignorate, talvolta nascoste o deformate per anni ed anni. Affiorano nomi e vicende di decine e decine di perseguitati antifascisti, peripezie e vicissitudini di partigiani, di protagonisti della ricostruzione, o meglio, della costruzione e della democrazia in Italia. Si delineano aspetti peculiari e affascinanti della coscienza collettiva e del sentire religioso e civile di generazioni di lavoratori, minatori, operai, contadini. Si ripercorrono i passaggi, le traversie, i contrasti ed i conflitti dell’avventura processuale seguita alla tragedia del 1954. Ad essa la comunità di Ribolla e di Roccastrada può guardare oggi, a distanza di cinquant’anni, grazie alla forza con cui ha saputo sopravvivere dopo la crisi, come a un grande, insostituibile patrimonio di memoria collettiva. Saggi di Ivano Tognarini, Adolfo Pepe, Tiziana Longo, Luigi Tomassini, Vanessa Roghi, Adolfo Turbanti, Matteo Fiorani, Giovanni Contini, Marco Rustioni, Arnaldo Nesti, Stefania Ulivieri, Gabriella Pizzetti, Francesco Catastini, Tiziana Galli, Barbara Solari.

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  • 4/2005, Grosseto

    "Una strage da riscoprire. 17 giugno 1944, Ponte del Ricci", di Cinzia Pieraccini, con un saggio di Luca Alessandrini (Comune di Roccastrada, Roccastrada 2005)

    Strage di civili, strage di partigiani, rappresaglia, rastrellamento, imboscata. Queste le numerose accezioni attraverso le quali è stato negli anni connotato l’episodio di Ponte del Ricci, e questa l’origine di una ricerca che ha avuto come obiettivo principale quello di ricostruire e ridefinire un episodio della Resistenza della provincia di Grosseto e in particolare del territorio di Roccastrada. Il lavoro presentato in questo volume ha voluto "riscoprire" i fatti che si sono svolti il 17 giugno 1944 attraverso una particolare chiave di lettura, che ha tenuto fortemente conto della complessità del periodo storico preso in considerazione. Il tentativo di comprendere e spiegare l’evento ha richiesto una contestualizzazione: il clima di tensione, la durezza della lotta, la condizione estenuante di povertà, la volontà di riscatto; elementi che sono in campo, come ovunque in Italia, nella provincia di Grosseto nella primavera del 1944. Le condizioni di smarrimento prima e di scelta poi, il clima di violenza e di entusiasmo sono state le parole-chiave che hanno guidato il percorso intrapreso in questo lavoro. Ne sono protagonisti quei giovani che hanno vissuto le difficoltà della assunzione di responsabilità di una precisa scelta prima e delle "conseguenze armate" di essa dopo. Arricchisce il volume un importante saggio di Luca Alessandrini, riflessione sulla violenza nella guerra partigiana e sulla sua legittimazione.

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  • 3/3/2005, ore 00:00 - Grosseto

    "VOCI, SILENZI, IMMAGINI. FONTI PER UNA STORIA DELLE DONNE GROSSETANE TRA GLI ANNI QUARANTA E OTTANTA"- a cura di Luciana Rocchi, Cinzia Pieraccini, Barbara Solari, Stefania Ulivieri (C&P, Arcidosso 2005)

    Il volume raccoglie fonti utilizzate nel corso del lavoro di ricerca sulla storia delle donne grossetane dagli anni quaranta agli anni ottanta. L'antologia di documenti ha come obiettivo offrire uno strumento di appoggio alla lettura e alla comprensione del volume Voci, silenzi, immagini. Memoria e storia di donne grossetane (1940-1980), di Luciana Rocchi e Stefania Ulivieri, che sintetizza gli esiti di tutta la ricerca, avviata nel 1999, per impulso dell’Assessorato e della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Grosseto Sono stati identificati i luoghi di conservazione della “memoria femminile” sul territorio, in qualche caso scoperti giacimenti di notevole valore storico-archivistico. L’esplorazione degli archivi pubblici ha confermato un dato già acquisito da storiche e storici che si sono cimentati con la storia delle donne: l’agire femminile, pur registrato in questi luoghi, non ha lasciato solchi profondi; di qui la necessità di rivolgersi ad archivi privati (associazioni, partiti politici, sindacati, altri soggetti privati). Il quadro complessivo è tuttavia sufficientemente ricco da soddisfare l’esigenza di un disegno d’insieme, seppure discontinuo: per alcuni periodi abbondanza di documenti, per altri veri e propri vuoti. Ricorrere ad archivi non locali avrebbe potuto limitarli, ma tra le scelte di fondo c’era anche la verifica di che cosa la memoria locale avesse saputo – e voluto – conservare. I materiali sono stati raccolti e organizzati seguendo due criteri fondamentali intrecciati tra loro: quello cronologico e quello tematico. In tal modo si è inteso perseguire un duplice obiettivo: da un lato, offrire una prima mappatura del materiale attualmente presente e consultabile negli archivi esplorati; dall’altro, fornire sia agli addetti ai lavori che ad un pubblico più ampio materiali inediti, utili a soddisfare curiosità ed a sollecitare successive ricerche. Le introduzioni che precedono i tre capitoli hanno il carattere di semplice e breve guida alla lettura dei documenti, più in termini archivistici che storiografici. Si è voluto escludere un orientamento alla lettura di tipo interpretativo e limitare la cura al lavoro di selezione, in ogni caso già di per sé momento di scelte “orientanti”.

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  • 15/2/2005, ore 00:00 - Grosseto

    FRANTOIO SOCIALE COLLINE DI MASSA MARITTIMA. 5 GENNAIO 1905 - 5 GENNAIO 2005. CENTO ANNI DI STORIA - a cura di Giovanna Salvadori, Maurizio Campagna (Editrice Il mio Amico, Roccastrada 2005)

    Con questo volume vengono pubblicati i risultati di una ricerca commissionata da un soggetto privato, il Frantoio Sociale di Massa Marittima, che ha incaricato l'ISGREC di ricostruire la propria storia di impresa e cooperativa. La ricerca sulla storia del Frantoio si è caratterizzata per il tentativo di ricostruzione della “microstoria” di un’impresa operante nel territorio delle Colline Metallifere all’interno della storia locale e generale, ma anche attraverso la sottolineatura dei punti in cui la cooperativa ha seguito un cammino proprio e differente. Le fonti principali della ricerca sono stati i documenti ben conservati nell’archivio della cooperativa: si è trattato principalmente dei libri contabili e dei registri dei verbali delle assemblee degli organi sociali, conservati sin dal 1905, anno della fondazione. Per ricostruire le fasi più recenti della vicenda imprenditoriale della cooperativa (periodo dal 1980 ai giorni nostri) i ricercatori hanno integrato le fonti documentali con interviste rilasciate da alcuni protagonisti della storia del Frantoio. Il risultato, presentato in questo volume, offre l’analisi di un’esperienza di cooperazione a Massa Marittima del tutto singolare quanto a base sociale e fasi di sviluppo, soprattutto se confrontata con le parallele esperienze cooperative nel territorio legate alla realtà mineraria. La pubblicazione contiene anche un’importante sezione fotografica, con immagini di inizio secolo.

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