Festival della libertà ritrovata

14 aprile – 6 maggio 2025
Treviso
Festival della libertà ritrovata
Nel 1948 la città di Treviso fu insignita della Medaglia d’oro al Valor Militare per aver ‘sollevato dalle sventure dell’8 settembre 1943 la fiaccola della Resistenza’, per aver lottato contro l’esercito tedesco invasore, organizzando le prime ‘schiere armate’ in pianura e in montagna e per essere stata, per tutto il periodo l’anima di una ‘resistenza indomabile di popolo e di brigate partigiane’.
Ottant’anni ci separano da quel 25 aprile del 1945 che il nostro Paese riconosce come giorno della Liberazione dal nazifascismo e della fine della guerra. È stata in realtà la data del proclama di insurrezione nazionale contro le truppe di occupazione nazifasciste lanciato da Sandro Pertini dai microfoni di Radio Milano Liberata, a nome del Comitato Nazionale Alta Italia e del Corpo Volontari della Libertà.
Per Treviso il 25 e i seguenti, furono ancora giorni di scontri sanguinosi tra i partigiani e le forze nazifasciste.
Quando nel corso della notte tra il 29 e il 30 aprile, i primi carri armati americani si avvicinarono alla città, provenendo da Padova, la trovarono già liberata dalle forze partigiane e dai cittadini.
La Liberazione del 1945 ha rappresentato l’esito di venti mesi di resistenza armata di partigiani e partigiane combattenti e di resistenze senz’armi, di civili e di militari, sorretti da ideali, pensieri, istanze, aspirazioni e ribellioni che in molti avevano coltivato ben prima della caduta del fascismo, per anni, addirittura per due decenni.
Istresco, che già nel proprio nome manifesta la vocazione allo studio e alla conservazione della memoria della Resistenza si è occupato, in questi ultimi due anni, dei venti mesi di guerra, di bombardamenti, di lotte, di eccidi nella speranza della Libertà da conquistare, nell’attesa di nuovi ordinamenti, con il pensiero già alla Costituzione democratica.
Un anniversario così importante, come quello dell’Ottantesimo, riguarda non solo gli studiosi ma l’intera cittadinanza; il discorso su quanto successe nella nostra città deve uscire dai luoghi di studio, dalle Biblioteche e dagli archivi e diventare pubblico, coinvolgendo i cittadini.
Animati da questo spirito gli studiosi dell’Istresco hanno lanciato un appello alle Associazioni culturali della città che hanno risposto con entusiasmo testimoniando che la conquista della Libertà quel 25 aprile ci riguarda ancora oggi e ci chiama alla partecipazione. È nato così il Festival della libertà ritrovata!