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Rileggere la tradizione. Collane di cultura politica a Roma tra 1944 e 1946 di Irene Piazzoni pubblicato su Italia Contemporanea n. 286 , aprile 2018

Dopo la liberazione, nella intensa fase di transizione tra fascismo e democrazia, a Roma si moltiplicarono le collane di saggistica politica, tutte dovute a piccoli editori e tutte nel segno di un limpido antifascismo. Di particolare interesse furono quelle - come "Pensiero politico italiano" di Sestante, "Politica" di Capriotti, "Saggi" di Atlantica - che proposero classici del pensiero politico italiano ed europeo, da Balbo a Cattaneo, da Montanelli a Minghetti, e poi Constant, De Staël, Saint-Simon, Proudhon. Dai titoli e dalle introduzioni ai testi, firmate da storici, giuristi e intellettuali impegnati nel rinnovamento politico e civile dell’Italia del tempo, si evince il ventaglio di interessi che queste iniziative dispiegavano e il significato della ripresa dei classici del liberalismo, che ponevano questioni quanto mai attuali e costituivano non solo riferimenti ideali ma anche occasione di riflessione sui nodi del passato e del presente.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Rileggere la tradizione. Collane di cultura politica a Roma tra 1944 e 1946


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