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Eserciti dell'Intesa e popolazioni nei territori della Russia occupata. Il Corpo di spedizione italiano in Murmania 1918-1919 di Marina Rossi pubblicato su Italia Contemporanea n. 256-257 , settembre-dicembre 2009

Entrando nel merito dei rapporti tra eserciti e popolazione della Russia settentrionale, si può affermare in modo inoppugnabile che i ceti benestanti e acculturati, parte non cospicua della popolazione, furono avversi a un'eventuale vittoria dei bolscevichi e intrattennero quindi buoni rapporti con gli italiani del Corpo di spedizione e con le altre forze dell'Intesa, ad eccezione degli inglesi. Tra i contadini non schierati attivamente a fianco dell'esercito russo predominò l'attendismo e la speranza che i bolscevichi portassero almeno la pace. Gli operai, sostenitori in un primo momento del governo social-rivoluzionario, appoggiarono apertamente il potere sovietico. A questa scelta contribuirono non poco le dure misure repressive adottate dai bianchi contro gli oppositori. Per quanto riguarda invece i rapporti con l'insieme delle autorità straniere — che esercitarono un ruolo predominante sulle unità antibolsceviche —, numerose fonti indicano che i rapporti tra russi (anche favorevoli all'intervento alleato) e inglesi di tutte le classi furono pessimi, dato l'atteggiamento arrogante di questi ultimi.


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