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Il carteggio Cantimori-Giolitti di A cura di Dario Borso pubblicato su Italia Contemporanea n. 265 , dicembre 2011

Borso pubblica, per la prima volta e nella sua interezza, la corrispondenza tra il grande storico Delio Cantimori e l’uomo politico Antonio Giolitti, padre costituente della Repubblica italiana. Essa copre il decennio 1946-1955, allorché entrambi militavano nelle file del Partito comunista italiano e collaboravano stabilmente ai progetti della casa editrice Einaudi. L’eccezionalità della corrispondenza sta nel fatto che essa, partendo da una base vieppiù solida di confidente amicizia, si allarga ai grandi temi del dibattito culturale del tempo (ruolo degli intellettuali nel consorzio civile, caratteri di una proposta politico-culturale comunista, rapporto tra marxismo e cristianesimo, rapporto tra storia e sociologia, giudizio sui protagonisti del socialismo italiano) fino a toccare sia pure rapsodicamente questioni ancora oggi aperte, come per esempio il nodo capitalismo/liberismo: di lì a breve, l’invasione sovietica dell’Ungheria avrebbe sconvolto sia Giolitti sia Cantimori, che avrebbero reagito in modo diverso pur allontanandosi entrambi dal Pci, e allentato i loro legami fino al silenzio. La presente edizione è supportata da un apparato critico che la rende più comprensibile e viva.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Il carteggio Cantimori-Giolitti


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