I fatti di Civitanova
di Andrea Martini
Ricercatore
Sono di ritorno dalla presentazione del mio libro, “Dopo Mussolini” (Viella) tenuto presso una scuola superiore di Civitanova Marche, invitato dalla sezione locale dell’ANPI di Sezione Civitanova Marche ed ho potuto toccare con mano quanto fare storia sia qualcosa di tremendamente complicato (oggi forse più che mai?)
Dopo pochi minuti da quando prendo la parola, diverse classi abbandonano l’aula magna. Dentro di me penso che i ragazzi debbano assentarsi per un compito in classe o per altri impegni improrogabili o, più semplicemente, perché annoiati dalle parole del sottoscritto. Niente di tutto questo. Succede che un docente li invita ad alzarsi, succede che un folto gruppo di studenti e una parte degli insegnanti pensa che parlare di Resistenza ed epurazione equivalga a fare un comizio politico. Io proseguo ignaro di tutto ciò, fino alla fine quando nel dibattito il docente – tornato appositamente per gli ultimi minuti del mio intervento – invoca un contraddittorio, ritiene che quanto insegnato nei manuali di testo non corrisponde al vero, che i fascisti non esistono e che quanto si stava dicendo fosse assai lontano dalla verità storica.
Le sue parole mi disorientano, pensavo di fare una lezione di storia, scopro che per farlo devo avere a fianco una persona che la pensa in maniera opposta alla mia, che vuole parificare i fascisti ai partigiani, che sovrastima le vittime fasciste nel periodo di transizione, che parla di foibe perché io parlo di sterminio degli ebrei. Tutto diventa relativo ed estremamente liquido. Il tutto in una scuola pubblica italiana. Con l’appoggio dei ragazzi che plaudono al loro docente e denigrano l’Anpi.
Tornerò nelle scuole e da chiunque vorrà sentirmi parlare del mio libro e delle mie ricerche, convinto che le interpretazioni storiche divergenti siano uno degli aspetti più belli del mio “lavoro” ma convinto anche che certe verità, certi fatti a settantacinque anni dal loro svolgimento non possano e non debbano essere derubricate a semplici opinioni e non li presenterò mai come tali bensì come il risultato di accurate ricerche (mie e dei miei colleghi e colleghe)
Un ringraziamento agli amici dell’ ANPI Sezione Civitanova Marche e dell’ANPI di Macerata per aver provato a seminare qualcosa, al dirigente scolastico e a quei docenti che si sono mostrati solidali. A chi sostiene che il fascismo sia un oggetto del passato, dico solo che sta prendendo una grossa cantonata.