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Il progetto | Atlante delle violenze politiche

Il progetto

Il progetto, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, prevede una ricerca nazionale sulle violenze politiche del primo dopoguerra  italiano, in collaborazione con Giunta Centrale per gli Studi Storici e Associazione  Italiana di Public History.

La storiografia sul primo dopoguerra, sull’avvento del fascismo e sulla violenza politica si è notevolmente evoluta, superando la fase della denuncia per avviare quella dell’analisi, ampliando lo  spettro nel tempo e nello spazio. Il risultato è stata una maggior considerazione per gli effetti di  trascinamento e di riconfigurazione portati dalla guerra mondiale; e una più attenta riflessione sugli  effetti politici di breve e lungo periodo di queste violenze.  In Italia questo processo si è accompagnato  a una peculiare reinterpretazione delle violenze fasciste, lungo due direttrici: da un lato l’idea che esse  abbiano avuto carattere per lo più reattivo rispetto a quelle social-comuniste del “biennio rosso”;  dall’altro che esse abbiano avuto un doppio valore, insieme conflittuale e consensuale. Il risultato è  stata una rilettura tendenzialmente riduttiva della violenza squadrista.

Negli ultimi 20 anni si è aperta  una nuova stagione storiografica, caratterizzata da una maggiore attenzione all’impatto della guerra  sulla violenza, che ha tematizzato la “guerra civile europea” post 1914 e la “guerra in pace” che  caratterizza l’Europa postbellica. Da qui una ripresa di interesse per la violenza politica italiana e per  lo specifico fascista.

Gli obiettivi

Il progetto si propone di censire, organizzare in una banca dati e mappare con georeferenziazione gli  episodi di violenza politica registrati in Italia tra la fine della Prima guerra mondiale e la marcia su Roma: ci si riferisce a tutti i casi di uso organizzato della forza politicamente motivato (escludendo  quindi la violenza militare e quella comune).

Il censimento è su scala nazionale e mappa tutto il territorio dell’allora Regno d’Italia. L’arco cronologico va dal novembre 1918 all’ottobre 1922 (si prevede una seconda fase di lavoro  sul periodo 1922-1925).

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