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Autoassoluzione di una nazione. Il racconto egemonico dell’Italia nella seconda guerra mondiale di Isabella Insolvibile pubblicato su Italia Contemporanea n. 276 , dicembre 2014

Il volume di Filippo Focardi, Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale, ricostruisce le strategie politico-culturali sottese alla costruzione della memoria italiana della seconda guerra mondiale, una memoria epurata di tut-to ciò che stridesse con il mito fondante dell’identità della nazione, quello degli “italiani brava gente”. La totale colpevolizzazione della Germania per lo scatenamento della guerra e il “mito della Resistenza” come lotta per la sola indipendenza nazionale sono gli assi portanti di un discorso attentamente elaborato da più agenti — gli Alleati, l’entourage monarchico-badogliano e l’intellighenzia antifascista — uniti dall’obiettivo comune di fornire all’Italia l’immagine di una nazione “assolta”. Il confronto continuo con le fonti e la storiografia precedente e l’attenzione al contesto internazionale rendono il volume indispensabile per una riapertura del discorso anche al di là dell’ambito specialistico, in vista della costruzione di una memoria finalmente consapevole.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Autoassoluzione di una nazione. Il racconto egemonico dell’Italia nella seconda guerra mondiale


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