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Quei ponti sospesi (attraverso l'oceano). Giorgio La Pira e le voci dall'America latina di Massimo De Giuseppe pubblicato su Italia Contemporanea n. 236 , settembre 2004

Se più conosciuti e studiati dagli storici risultano i trascorsi di La Pira come uomo "mediterraneo" e del dialogo Est-Ovest negli anni della guerra fredda, riscoprire i rapporti instaurati con l’America centro-meridionale ci permette di gettare nuova luce sul particolare pacifismo lapiriano e sulla sua idea di carità "strutturale". Il saggio parte dai primi contatti instaurati dal sindaco fiorentino con le rappresentanze diplomatiche latinoamericane, per dipanarsi poi lungo una serie di esperienze di collaborazione, sensibilizzazione, denuncia politica e impegno culturale, sviluppatesi tra gli anni sessanta e settanta. Emerge da un lato la capacità di La Pira di cogliere i segni e i fermenti dei mondi extraeuropei e dall’altra il suo ruolo di catalizzatore per molti giovani impegnati nella denuncia di violazioni dei diritti umani e di situazioni di disagio politico e socio-economico. Emblematici risultano i tentativi di La Pira di mobilitarsi a favore della liberazione di Régis Debray e per salvare la vita a Ernesto "Che" Guevara in Bolivia. Centrali nel lavoro risultano però soprattutto le parti dedicate ai rapporti instaurati con il vescovo brasiliano Helder Camara e con il presidente cileno Salvador Allende: prolungato il primo (dagli anni del Concilio Vaticano II alla morte di La Pira nel 1977), molto più breve il secondo (dal viaggio a Santiago dell’autunno del 1971 al golpe di Pinochet) ma entrambi intensi sia sotto il profilo politico che spirituale. Il saggio si chiude con un richiamo di forte attualità alla "unità dei diversi" e alla priorità del diritto nelle relazioni internazionali che La Pira fece in occasione di un seminario del 1974 dell’Associazione di studi sociali latinomericani. Quasi tutte le fonti utilizzate sono inedite e in buona parte provengono dalle carte personali del sindaco conservate nell’archivio della Fondazione La Pira a Firenze.


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