Seleziona una pagina

A 70 anni dall’uccisione avvenuta a Milano per mano fascista

L’Istituto di Storia contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como commemora

Pier Amato Perretta

Il 15 novembre 2014 alle ore 11
al Cimitero Monumentale di Como
presso la tomba-monumento dei partigiani comaschi che lo ricorda insieme agli altri protagonisti della Resistenza

La biografia,
a cura di Giuseppe Calzati (Presidente dell’Istituto di storia contemporanea P. A. Perretta)
Pier Amato Perretta morì la mattina del 15 novembre 1944 presso l’ospedale Niguarda di Milano. Era stato ricoverato due giorni prima, quando una squadra di fascisti armati fece irruzione nel suo rifugio clandestino di Viale Lombardia e lo ferì gravemente. Aveva chiesto ai medici di non essere operato, perchè temeva di finire nelle mani dei torturatori.
Dal 9 settembre del ’43 P.A.Perretta era nel mirino dei nazifascisti. Quel giorno aveva incitato, con un comizio appassionato, i cittadini comaschi ad organizzarsi in Guardia nazionale per armarsi e preparasi a combattere i fascisti e i tedeschi. La richiesta al Comandante del Distretto militare di Como di distribuire armi al popolo non trovò accoglienza. Lasciò Como. I fascisti lo credevano in Svizzera. In realtà dopo un breve soggiorno in Toscana, dove lasciò la moglie e la figlia, tornò a Milano. Con il nome di battaglia “Amato”entrò nella Resistenza, curò i collegamenti tra il Comitato militare di Como e il CVL di Milano. Aiutò a raccogliere armi e mezzi per le formazioni partigiane del comasco. Partecipò a diverse missioni in Piemonte e in Lombardia. Un delatore lo tradì consentendo ai fascisti di catturarlo e ucciderlo… continua a leggere