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Bando Borse di ricerca – progetto “Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”

La sede del quotidiano socialista “Avanti!”di via Settala 22, a Milano, dopo uno dei molteplici assalti fascisti. Dal sito MI4345.

L’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” promuove un bando per la selezione di 8 ricercatori/trici nell’ambito del progetto “Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”, che ha ottenuto un finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
I/le candidati/e dovranno presentare:
  • Una lettera contenente i dati anagrafici e le motivazioni della candidatura
  • CV dettagliato.

La domanda di ammissione dovrà pervenire all’Istituto nazionale “Ferruccio Parri” entro le ore 12,00 di sabato 30 aprile 2022 tramite posta elettronica all’indirizzo segreteria@insmli.it.

Nell’oggetto andrà indicato: “Candidatura Bando Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”.

Gli esiti della selezione verranno pubblicati entro venerdì 20 maggio sul sito dell’Istituto e comunicati tramite mail agli/alle interessati/e.

I criteri preferenziali di selezione saranno:

  1. esperienze di ricerca nell’ambito della storia del primo dopoguerra e del fascismo;
  2. esperienze di collaborazione con gli istituti della rete Parri;
  3. conoscenza degli archivi e/o della storia locale dei territori da indagare.

Per informazioni è possibile scrivere a segreteria@insmli.it inserendo nell’oggetto della mail la dicitura: “Bando Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”.

 

Premessa

L’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” ha ottenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni un finanziamento per lo svolgimento del progetto Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano.

Il progetto prevede una ricerca nazionale sulle violenze politiche del primo dopoguerra italiano, in collaborazione con Giunta Centrale per gli Studi Storici (www.gcss.it) e Associazione Italiana di Public History (https://aiph.hypotheses.org).

L’attenzione della storiografia alla violenza politica alle origini del fascismo si è significativamente sviluppata nell’ultimo trentennio, entrando in una fase più compiutamente analitica, che ha permesso non solo di riflettere più a fondo sugli attori, le motivazioni, i contesti della violenza politica, ma anche di ridefinire la trasformazione di queste pratiche politiche indagando i tempi e le geografie di sviluppo delle stesse. Il risultato è stata una maggior considerazione per gli effetti di trascinamento e di riconfigurazione portati dalla guerra mondiale e una più attenta riflessione sugli effetti politici di breve e lungo periodo di queste violenze.

Questo ha permesso una messa in discussione delle precedenti direttrici di interpretazione delle violenze fasciste che precedentemente avevano evidenziato soprattutto il carattere per lo più reattivo rispetto a quelle social-comuniste del “biennio rosso” e l’intreccio tra dimensione conflittuale e consensuale. Questi studi hanno permesso di valorizzare l’impatto della guerra sulla società italiana e in particolare sulla violenza, la dimensione più pienamente europea dei fenomeni paramilitari e della violenza politica nella stagione del dopoguerra, ma anche le specificità della situazione italiana e del movimento fascista.

Questo progetto intende da un lato mettere a sistema l’enorme avanzamento delle ricerche su questi temi, ma anche provare a verificare l’esistenza di una conflittualità violenta anche nelle aree meno studiate – e le caratteristiche che questa violenza assume -, oltre a riflettere su dimensioni del conflitto sociale e della violenza politica non necessariamente legate al sorgere del movimento fascista.

Finalità

A questo fine, l’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” promuove un bando per la selezione di 8 ricercatori/trici per il reperimento dei dati relativi alla violenza politica registrati in Italia per la realizzazione di un database finalizzato alla mappatura di episodi di violenza politica registrati in Italia tra la fine della Prima guerra mondiale e la marcia su Roma. Il reperimento dei dati verrà realizzato attraverso ricerche bibliografiche e archivistiche.

Il coordinamento scientifico del progetto è affidato a: Giulia Albanese, Lucia Ceci, Filippo Focardi, Matteo Mazzoni.

Il coordinamento organizzativo del progetto è affidato alla direttrice generale Sara Zanisi.

Il Comitato scientifico del progetto è costituito dai membri del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri: Filippo Focardi (Direttore scientifico, Presidente), Giulia Albanese, Laura Bordoni, Lucia Ceci, Annalisa Cegna, Chiara Colombini, Andrea Di Michele, Nicola Labanca, Matteo Mazzoni, Santo Peli, Antonella Salomoni, Giovanni Scirocco, più il Direttore generale dell’Istituto nazionale Sara Zanisi, il Coordinatore della Direzione di Italia contemporanea Alessio Gagliardi e il Direttore di Novecento.org Aldo Gianluigi Salassa.

Obiettivi

Il progetto si propone di censire e organizzare in una banca dati e mappare con georeferenziazione gli episodi di violenza politica registrati in tutto il territorio del Regno d’Italia tra la fine della Prima guerra mondiale e la marcia su Roma: ci si riferisce a tutti i casi di uso organizzato della forza politicamente motivato.

La banca dati sarà popolata grazie al lavoro di analisi e di ricerca realizzata dai ricercatori la cui posizione si va qui a bandire, a partire da una vasta bibliografia, che è già stata debitamente censita grazie a un progetto cofinanziato dalla Giunta degli Studi Storici, e con un’ampia campagna di verifica delle fonti disponibili all’Archivio Centrale dello Stato e negli archivi locali.

Articolazione delle attività di ricerca

I/le ricercatori/ricercatrici dovranno:

  • sviluppare le attività di ricerca in coordinamento con i responsabili scientifici e nel rispetto del cronoprogramma definitivo con la responsabile organizzativa
  • partecipare al workshop metodologico di avvio del progetto
  • redigere le schede di rilevamento e raccogliere la documentazione in accordo con i responsabili di progetto e con le linee guida fornite
  • partecipare all’evento conclusivo di presentazione dei risultati del progetto
  • redigere un report del lavoro svolto

Gli incarichi saranno suddivisi in questo modo:

  • 2 ricercatori/trici lavoreranno presso l’Archivio Centrale dello Stato
  • 2 ricercatori/trici lavoreranno nelle regioni settentrionali: Piemonte-Val d’Aosta-Liguria- Lombardia-Trentino-Alto Adige-Veneto-Friuli-Venezia Giulia
  • 2 ricercatori/trici lavoreranno nelle regioni centrali: Umbria-Marche-Abruzzo-Lazio-Campania-Molise-Emilia-Romagna-Toscana
  • 1 ricercatore/trice lavorerà nelle regioni meridionali: Puglia-Basilicata-Calabria
  • 1 ricercatore/trice lavorerà nelle regioni insulari: Sardegna-Sicilia

Nel corso del mese di settembre saranno banditi altri 2 incarichi per la prosecuzione della ricerca.

Caratteristiche dell’incarico

I/le ricercatori/ricercatrici selezionati riceveranno un incarico per una ricerca da svolgere entro il 31 gennaio 2023. La ricerca sarà retribuita con un compenso di 8.000 euro lordi, erogati in tre diverse rate.

Qualora l’assegnatario/a non prosegua l’attività prevista dal programma di ricerca senza giustificato motivo o si renda responsabile di gravi e ripetute mancanze, potrà essere disposta la risoluzione del contratto.

Non sono previsti rimborsi spese per trasferimenti.

Requisiti per la partecipazione

Sono ammessi/e a concorrere al presente bando in via esclusiva laureati/e magistrali, dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti di ricerca che:

  • alla data di scadenza di presentazione della domanda abbiano conseguito il titolo di laurea specialistica (D.M. 509/1999), laurea magistrale (D.M. 270/2004), laurea “Vecchio Ordinamento” (L. 341/1990) o il Dottorato di Ricerca in discipline affini al tema oggetto del bando, tra le quali: Scienze storiche, Scienze politiche
  • non abbiano superato il giorno del compimento del 40 anno di età.

Non sono ammessi/e al bando coloro che, alla data di pubblicazione del medesimo, siano titolari di borse di dottorato, di assegni di ricerca e di contributi da parte di enti pubblici o privati superiori complessivamente ai 20.000 € annui; nonché i titolari di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato.

Modalità di presentazione della domanda

I/le candidati/e, unitamente a una lettera contenente i dati anagrafici e le motivazioni della candidatura, dovranno presentare un CV dettagliato.

La domanda di ammissione dovrà pervenire all’Istituto nazionale “Ferruccio Parri” entro le ore 12,00 di sabato 30 aprile 2022 tramite posta elettronica all’indirizzo segreteria@insmli.it.

Nell’oggetto andrà indicato: “Candidatura Bando Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”.

Le domande verranno vagliate da una Commissione composta da: Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”; Giulia Albanese, Lucia Ceci e Matteo Mazzoni, membri del Comitato scientifico dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”; Sara Zanisi, direttrice generale dell’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”.

Gli esiti della selezione verranno pubblicati entro venerdì 20 maggio sul sito dell’Istituto e comunicati tramite mail agli/alle interessati/e.

I criteri preferenziali di selezione saranno:

  • esperienze di ricerca nell’ambito della storia del primo dopoguerra e del fascismo;
  • esperienze di collaborazione con gli istituti della rete Parri;
  • conoscenza degli archivi e/o della storia locale dei territori da indagare.

Per informazioni è possibile scrivere a segreteria@insmli.it inserendo nell’oggetto della mail la dicitura: “Bando Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano”.

Milano, 31 marzo 2022