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Nuove Indicazioni 2025: la preoccupazione dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri

L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri esprime preoccupazione per le Nuove Indicazioni 2025. Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione. Materiali per il dibattito pubblico appena rese pubbliche, relativamente all’insegnamento della Storia nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo. Le nuove linee guida riorganizzano il curricolo storico ponendo al centro la costruzione dell’identità nazionale, riproducendo una visione nazionalista e cristiano-centrica della storia, a detrimento del profilo scientifico della disciplina e del suo valore formativo per lo sviluppo del pensiero critico e la costruzione di capacità analitiche. Invece di presentare il passato nella sua complessità, interconnessione e pluralità di dimensioni, si torna a un racconto circoscritto entro i confini dello Stato-nazione, come se fosse l’unico orizzonte significativo dei processi storici. Una simile prospettiva risulta anacronistica e riduttiva in un’epoca di conoscenze storiche sempre più aperte alle relazioni sovranazionali e globali.

Si privilegiano fatti e figure eroiche funzionali a un racconto edificante della nazione, a scapito di un’analisi critica dei processi storici. Emblematico è il suggerimento di proporre già ai bambini di 7-8 anni «Racconti del Risorgimento», cioè episodi e personaggi dell’unità d’Italia (gli incarcerati nello Spielberg, le cinque giornate di Milano, i martiri di Belfiore, La piccola vedetta lombarda, Anita Garibaldi, i Mille: cfr. Nuove Indicazioni 2025, p. 72). La storia diventa una collezione di fiabe patriottiche volte a creare il buon italiano.

Oltre a ciò, si osserva un passo indietro anche dal punto di vista delle metodologie didattiche, con il ritorno di un’impostazione nozionistica che rimette al centro la trasmissione passiva dei contenuti, la memorizzazione di fatti, date, personaggi. Un arretramento rispetto alle pratiche didattiche ritenute più efficaci dalla comunità scientifica, ma anche rispetto all’esperienza quotidiana di tanti e tante insegnanti e allo spirito delle Indicazioni nazionali in vigore, che insistono invece sulle metodologie attive e inclusive, sull’analisi delle fonti, sull’uso del patrimonio culturale e altre pratiche attive.

L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, in rappresentanza della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea che coordina, invita quindi il Ministero dell’Istruzione e del Merito a rivedere criticamente queste Indicazioni prima della loro eventuale adozione.

In allegato si trasmette il documento analitico elaborato dall’Istituto.

Per interviste e approfondimenti:

Presidente Istituto Nazionale Ferruccio Parri
Sen. Prof. Paolo Corsini
tel. 329 404 2397

Coordinatore Commissione Didattica
Prof. Enrico Acciai
tel. 328 384 7237

Segreteria Istituzionale
Dott.ssa Sara Buda
segreteria@insmli.it
02 66823204