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    Pubblicazioni. Francesco Scomazzon, La linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera

    MILANO
    giovedì 05 maggio 2022, ore 10:00

    Milano, 2 maggio 2022. È nelle librerie il volume di Francesco ScomazzonLa linea sottile. Il fascismo, la Svizzera e la frontiera, Roma, Donzelli, 2022.  Con presentazione di Massimo Castoldi e prefazione di Fabrizio Panzera. Si tratta del quinto della serie diretta da Massimo Castoldi per la Fondazione Memoria della Deportazione.  

    Il libro

    Se le frontiere riflettono i rapporti di potere tra Stati, quale ruolo può avere un confine che separa dittatura e democrazia? E se la democrazia è quella di uno Stato neutrale come la Svizzera, chiamato a confrontarsi e rapportarsi per oltre vent’anni con il fascismo mussoliniano, quel confine rappresenta una netta linea di demarcazione o piuttosto il tratto distintivo di una regione dove le differenze politiche, sociali ed economiche sfumano dando vita a una realtà del tutto peculiare? Negli anni del fascismo l’apparente e invalicabile «linea sottile» che separa Italia e Svizzera sembra frantumarsi sotto i colpi di una dittatura che finisce per metterne in risalto connessioni e intrecci, elevando quella regione ad area di congiunzioni e smerci, politici ed economici: una calamita per rifugiati, antifascisti e trafficanti che trasforma una periferia del potere in un centro di attrazione e azione. Rocamboleschi traffici, avventurosi andirivieni e clamorose azioni contro il regime fanno da sfondo a un originale palcoscenico dove l’incontro-scontro tra fascismo e democrazia, dittatura e libertà, definisce i rapporti che separano Roma da Berna, l’Italia dalla Svizzera, crocevia di contatti con Francia, Germania e una Spagna martoriata dalla guerra civile. Una «linea sottile» che è precario equilibrio tra aiuto e profitto, assistenza e tradimento, salvezza e condanna. Sullo sfondo l’ondivaga politica elvetica verso antifascisti, emigranti economici e profughi razziali, stretti tra ambigue accoglienze e devastanti respingimenti: una «zona franca», quella del confine, campo da gioco per il disordinato apparato poliziesco fascista ma pure fertile terreno di scambi, contatti e riflessioni politiche, destinato a rivelarsi cruciale nel modellare il destino delle future democrazie, nonché dei rinnovati contatti tra l’Italia e la Svizzera del dopoguerra.

    L’autore

    Francesco Scomazzon, dottore di ricerca in Storia contemporanea, si occupa principalmente di relazioni tra Italia e Svizzera negli anni del fascismo e del secondo dopoguerra. Già borsista del Fondo Nazionale Svizzero, collabora con la Fondazione Memoria della Deportazione di Milano ed è membro del Consiglio direttivo dell’Istituto di Storia contemporanea «Pier Amato Perretta» di Como.

    Tipologia: Eventi e News. Istituti associati. Pubblicazioni.

    Notizia inserita da: Fondazione Memoria della deportazione archivio biblioteca "Pina e Aldo Ravelli"

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