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Di rosso e di nero

“TI PORTO AL PARRI”

Domenica 3 dicembre 2023, h. 19.30
Casa della memoria, Via F, Confalonieri 14, Milano

DI ROSSO E DI NERO 
Le violenze politiche del primo dopoguerra

Reading teatrale di e con Elisabetta Vergani | musiche originali di Sara Calvanelli | organizzazione e produzione Marta Ceresoli | produzione Farneto Teatro | promosso dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, in collaborazione con Associazione italiana di Public History e Giunta Centrale per gli Studi Storici, con il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

Il primo dopoguerra italiano è un periodo pieno di tensioni, che sfociano presto e assai di frequente in violenze non di rado letali. Dal 1919 al 1922 gli episodi di violenza politica si susseguono in serie, passando dal cosiddetto biennio rosso a un vero biennio nero, il cui esito è poi la marcia su Roma dell’ottobre 1922. E tuttavia, l’intreccio di provocazioni e reazioni è profondo fin dai primi mesi che seguono la fine della Prima guerra mondiale.

La Milano nel primo dopoguerra è un laboratorio politico, dove si incrociano le aspirazioni e le speranze di una generazione e dove ha inizio la parabola del fascismo, con la fondazione dei fasci di combattimento il 23 marzo 1919. Ed è proprio uno sguardo sulla Milano del 1919 ad aprire il reading: il tragico racconto dall’assasinio di Teresa Galli, operaia cucitrice presso la ditta la Gioia alla Bovisa e lo scenario di devastazione dell’assalto all’Avanti! A partire da Milano il racconto giungerà alla marcia su Roma nel 1922, passando per il Narodni Dom di Trieste, la Puglia di Giuseppe di Vagno, le barricate a Parma e altri episodi di violenze sempre crescenti, come il tragico racconto dell’occupazione di Palazzo Marino da parte degli squadristi. Il reading ripercorre la lunga scia di questi episodi, soffermandosi in particolare su alcune vicende emblematiche e significative per la storia e per il profondo valore umano e personale, alternando le parole alla musica che arricchiscono e contrappunta la narrazione.

 

Elisabetta Vergani

Diplomata presso la Scuola Civica d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Dal 1992, dirige, insieme a Maurizio Schmidt, la compagnia teatrale Farneto Teatro, con la quale ha realizzato il ciclo ventennale de Il Teatro fuori dal Teatro, spettacoli di prosa in luoghi non teatrali, quali castelli, ville, piazze, ex-fabbriche, stazioni ferroviarie con testi quali: “Sogno di una notte di mezza estate”, “La dodicesima notte”, “Un uomo è un uomo”, “Arlecchino militare”, “La Mandragola” e, in ultimo, “Il Decameron” per Expo 2015. Dal 2004 ha curato e interpretato il progetto Le Eroine del Mito: cinque spettacoli dedicati a Cassandra, Medea, Antigone, Elektra e Elena. Nel 2012, ha scritto e interpretato un omaggio alla poetessa Antonia Pozzi: “L’infinita speranza di un ritorno”, diventato nel corso del tempo un ciclo di spettacoli, letture, interventi e collaborazioni con diversi artisti che continua da oltre dieci anni. Da marzo del 2014 ha scritto, coordinato e interpretato “Buon Lavoro”: un report teatrale sul mondo del lavoro con particolare attenzione alle donne e ai giovani. Ha inoltre collaborato con varie Università milanesi- Statale, Cattolica e Iulm tenendo lezioni sul Mito Greco e la riscrittura contemporanea dello stesso e nel 2015 ha diretto presso la Facoltà di Scienze Politiche un laboratorio di scrittura teatrale sui temi del lavoro. Dal 2019 ha scritto e diretto gli spettacoli “Lucrezia e le altre. Dal mito l’origine della violenza di genere”, “Una città tutta per sé” ispirata alla figura di Cristine de Pizan, “Una stanza tutta per sé” dall’opera di Virginia Woolf. Ha realizzato radiodrammi e trasmissioni radiofoniche. Conduce laboratori di scrittura e narrazione teatrale nelle carceri di Opera e Bollate.

Sara Calvanelli

Dai canti antichi alla sperimentazione, dall’improvvisazione libera alla scrittura per il teatro, la danza e l’immagine, ricerca da sempre una dimensione personale e femminile di fisarmonica. Ha realizzato concerti e performance in oltre dieci paesi nel mondo e numerose collaborazioni con artisti internazionali convinta che la musica sia uno dei più potenti strumenti di realizzazione e incontro.Il suo debutto discografico Onironautiche (2017, Amadeus Arte) ruota attorno all’esplorazione – anche attraverso il canto – del lato acquatico e lunare di uno strumento conosciuto principalmente per le sue spettacolarità virtuosistiche, ma che custodisce nel respiro la propria essenza e in esso affonda radici ancestrali. Diplomata presso il Conservatorio Verdi di Milano, allo studio della fisarmonica ha affiancato quello del pianoforte, della composizione e del canto. Tra le sue ultime collaborazioni Daniele Finzi Pasca ,Giovanni Sollima , Floraleda Sacchi Karen Bernal , Moira Albertalli Giancarlo Parisi, Esbergsson e Maurizio Schmidt.