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Online 699 lettere di partigiani condannati a morte e deportati politici e razziali.
In occasione del 25 aprile 2014 è stata rinnovata e potenziata la banca dati www.ultimelettere.it, realizzata dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia.

“No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere.
Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!”.

Questa esortazione agli amici da parte di Giacomo Ulivi, studente diciannovenne di Parma fucilato a Modena il 10 novembre 1944, è una delle tante frasi emozionanti contenute nella banca dati “Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana” realizzata a partire dal 2007 dall’Istituto nazionale.
Uno strumento a disposizione di tutti i cittadini, esito finale di una ricerca biennale che ha ricevuto subito grande apprezzamento, sia per l’interesse indubbio della materia trattata sia per la qualità tecnica e informatica del prodotto. Grazie al costante incremento e all’aggiornamento dei materiali e dei documenti pubblicati, “Ultime lettere” ha continuato a mantenere anche negli anni successivi un elevato numero di contatti giornalieri e risulta essere la piattaforma informatica INSMLI col maggior numero di condivisioni sia su altri siti web sia sui social network.
In questo periodo di ricorrenza del 70° anniversario della lotta di liberazione, l’Istituto Nazionale ha deciso di promuovere e realizzare una nuova versione del database, per migliorarne le funzionalità e renderlo ancora più completo e aderente alle nuove esigenze comunicative.
Ad oggi sono presenti nel data base 699 lettere di condannati e deportati della Resistenza scritte tra il 1941 e il 1945 da 525 condannati e deportati (di cui 13 ancora anonimi). Inoltre, sono stati pubblicati 50 testamenti spirituali scritti da 44 persone. Di queste persone sono state finora pubblicate 340 foto anagrafiche e 295 lettere autografe.