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80 anni dopo: un podcast in tre stagioni sulla Seconda guerra mondiale in Italia

80 anni dopo: un podcast in tre stagioni sulla Seconda guerra mondiale in Italia

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In occasione dell’Ottantesimo anniversario dell’armistizio di Cassibile, la Fondazione Museo storico del Trentino, con il patrocinio dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, lancia una serie podcast per raccontare l’arrivo del conflitto sul suolo italiano. Attraverso le storie e le testimonianze degli uomini e delle donne del tempo, l’obiettivo è restituire uno spaccato delle scelte e dei destini che il rovesciamento delle alleanze, l’occupazione tedesca e lo scoppio della guerra civile portarono con sé. Fonti orali e scritte, conservate presso gli archivi della Fondazione (su tutti l’Archivio della scrittura popolare), offrono l’ossatura di un progetto che aspira a raccontare gli anni decisivi del secondo conflitto mondiale ottant’anni dopo.

La serie sarà disponibile sulle principali piattaforme podcast (Spotify, Google Podcasts, Spreaker…) a partire dal 2 settembre per 5 settimane in corrispondenza di altrettanti anniversari (2, 8, 17, 23, 28 settembre). In ogni puntata a fare da filo conduttore saranno le parole dei protagonisti, più o meno celebri, della realtà trentina: il locale è una lente che aiuta a riflettere sulla pluralità dei percorsi individuali e collettivi che interessano l’intera penisola e si inseriscono nella più ampia cornice europea. Le storie individuali, inquadrate nel loro contesto grazie agli interventi di storici e storiche, permettono così di raccontare la Grande Storia.

Scritto e ideato da Tommaso Baldo, Davide Leveghi, Michele Toss e Sara Zanatta, “Settembre ’43: lo sfascio” è un prodotto di HistoryLabPodcast, progetto dalla Fondazione Museo storico del Trentino. Le registrazioni, l’editing e il sound design sono di Denis Pezzato; la voce narrante di Federica Chiusole. Le musiche originali sono di Angelo Naso.

Di seguito le sinossi delle puntate di “Settembre ‘43. Lo sfascio”:

  1. “Bombe su Trento” (uscita: 2 settembre)
    “D’un tratto un rombo, uno schianto, un fragore che fa tremare il suolo…”. Con queste parole Anna Menestrina, una cittadina di Trento, racconta la comparsa dei bombardieri alleati sulla sua città, il 2 settembre 1943. Come avvenuto anche per chi abita nei grandi centri industriali del Nord, i trentini e le trentine assistono all’arrivo della guerra in casa. Ospite di puntata: Lorenzo Gardumi
  2. “Storia di una giornata” (uscita: 8 settembre)
    “Verso le ore 3, al segnale convenuto di razzi illuminanti, ebbe inizio l’assalto contemporaneo contro tutte le caserme e comandi di presidio”. Come si legge in questa relazione redatta dal generale Della Croce, nelle ore successive all’annuncio di Badoglio i presidi militari italiani in Trentino sono attaccati dai tedeschi. Ne nascono degli scontri che, come in altre città d’Italia, rappresenteranno le prime forme di resistenza all’occupante. Ospite di puntata: Filippo Focardi
  3. “Collaborazionisti di confine” (uscita: 17 settembre)
    “Egregio avvocato, ho letto il suo proclama. Suppongo che ella non avrà potuto fare diversamente”. Giannantonio Manci, leader della Resistenza trentina, comincia così la sua lettera all’avvocato Adolfo de Bertolini. Il nuovo prefetto del Trentino, territorio inserito nella peculiare Zona d’operazioni delle Prealpi, ha dovuto infatti firmare un appello che si conclude con l’auspicata vittoria tedesca. Ospite di puntata: Gustavo Corni
  4. “A volte ritornano” (uscita: 23 settembre)
    “Per me la decisione non può che essere una: stare coi Tedeschi, ai quali ci lega un patto e una guerra combattuta assieme”. Il sottotenente Attilio Bonvicini descrive così quel sentimento di lealtà e senso dell’onore che lo hanno convinto a proseguire il conflitto a fianco del vecchio alleato. Il suo è uno stato d’animo condiviso da altri uomini in divisa, ma anche da donne e giovani che la guerra non l’hanno mai vista. Ospite di puntata: Cecilia Nubola
  5. “L’isola della morte” (uscita: 28 settembre)
    “L’impressione che mi ha fatto questo luogo è addirittura disastrosa, una pietraia peggiore delle montagne albanesi”. Mancano mesi all’8 settembre, quando il caporalmaggiore Vittore Bona descrive in una lettera ai genitori la situazione sull’isola di Cefalonia. L’annuncio di Badoglio sconvolgerà la sua vita, come quella di tutti i commilitoni della Divisione Acqui. Questa è la storia del peggior eccidio commesso dai tedeschi ai danni di militari italiani. Ospite di puntata: Isabella Insolvibile