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Le trattative per il risarcimento degli internati militari italiani 1945-2007 di Gabriele Hammermann pubblicato su Italia Contemporanea n. 249 , dicembre 2007

Il risarcimento degli internati militari italiani tornò a essere oggetto di discussione, in relazione all'accordo globale italo-tedesco del 2 giugno 1961 e dopo decenni di stallo, nel corso delle trattative sull' istituzione della Fondazione Evz. Risulta evidente che le linee argomentative, volte a escludere gli internati dal gruppo degli aventi diritto al risarcimento, sono caratterizzate, da parte tedesca, da grande continuità. Soprattutto i fattori di ordine economico furono determinanti. Inoltre. L'iscrizione degli ex internati militari fra chi aveva diritto al risarcimento comportava un rischio incalcolabile: infatti, in caso di riparazione nei loro confronti, si temeva un'ondata di denunce da parte di tutti gli altri ex prigionieri di guerra. In Italia il pagamento a seguito dell'accordo di risarcimento del 1961 assecondò la retorica nazionale dominante. Poiché gli internati militari sono stati associati per decenni alla catastrofe militare dell'8 settembre 1943, il loro destino doveva essere dimenticato dalla coscienza pubblica. Anche negli ultimi anni l'Italia non ha espresso alcuna iniziativa degna di nota, volta a realizzare un risarcimento adeguato degli ex internati militari italiani. Ciò vale sia per il governo Berlusconi che, nel contesto dell'istituzione della Fondazione Evz, non si adoperò in alcun modo affinché venissero considerati gli ex internati militari, sia per alcuni settori della magistratura italiana. Le iniziali speranze degli ex internati, di essere risarciti dalla Fondazione Evz, furono annientate dal parere dell'esperto di diritto internazionale Christian Tomuschat, incaricato dal governo federale dell'epoca. Rimangono forti dubbi sul fatto che i procedimenti ancora aperti possano avere, un giorno, esito positivo. Nondimeno la Fondazione Evz può comunque vantare un bilancio notevole. Il risultato sarebbe stato ancora più impressionante se, non solo gli internati militari italiani, ma anche i prigionieri di guerra sovietici avessero ottenuto un risarcimento.


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