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La Demorazza: storia di un archivio di Lucilla Garofalo pubblicato su Italia Contemporanea n. 272 , settembre 2013

L’applicazione delle leggi razziali pubblicate dal 1938 in poi fu compito di uffici e organismi creati ad hoc, la cui attività diede luogo in pochi anni alla formazione di un archivio che, sebbene presenti gravi lacune, rappresenta la principale fonte documentaria a livello nazionale sulla persecuzione degli ebrei in Italia durante il fascismo. Nello studio si analizzano in primo luogo la struttura degli uffici, le procedure stabilite per l’accertamento della razza e per la concessione della "discriminazione" nonché i caratteri e la consistenza della documentazione che in tali attività si produsse. Quindi l’autore ricostruisce le vicende dell’archivio della Direzione generale per la demografia e la razza (Demorazza), il quale, nel novembre 1943, fu trasportato nel territorio della Repubblica sociale italiana e poi conteso con l’Ispettorato generale della razza, smembrato, trafugato, occultato, dimenticato o ‘rimosso’, recuperato e versato nell’Archivio centrale dello Stato (ACS) solo nel 1949 e una sua parte addirittura negli anni novanta. L’analisi diretta della documentazione conservata suggerisce all’autore alcune ipotesi sull’archivio dell’Ispettorato stesso.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - La Demorazza: storia di un archivio


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