Museo Ebraico di Berlino
Il Museo Ebraico di Berlino è dalla sua apertura nel 2001 una delle istituzioni emergenti nel paesaggio museale europeo. Con le sue mostre e le sue collezioni, ma anche grazie al suo programma di manifestazioni e alle attività didattiche, esso è diventato un nucleo vitale della storia e della cultura ebraico-tedesche, inteso come luogo di ricerca, di dibattito e di scambio di opinioni. Un Museo per giovani ed anziani, tedeschi e non tedeschi, ebrei e non ebrei.
Museo della resistenza e della deportazione di Besançon La Citadelle
Il Museo della Resistenza e della Deportazione di Besançon fu fondato nel 1971 da Denise Lorach, una delle deportate sopravvissute. Il Museo ospita mostre permanenti, un grande archivio di documenti e molte immagini tra cui migliaia di negativi, di microfilm e di audio-cassette.
Mémorial de Caen
Il Museo e Memoriale di Caen nasce dalla volontà di Jean-Marie Girault di rendere omaggio alla città martire della liberazione, seriamente colpita anche dai bombardamenti dell’estate del 1944. Un luogo dove ricordare le sofferenze nello spirito della riconciliazione, che è il filo conduttore dell’azione del Memoriale; lo stesso spirito che pervade il percorso museale, che si immerge nel cuore della storia del ventesimo secolo, partendo dall’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo il 28 Giugno 1914 per arrivare alla caduta del muro di Berlino il 9 Novembre 1989.
Mémorial dell’internamento e della deportazione. Campo di Royallieu
Il museo di Compiègne (Piccardia) è dedicato al campo d’internamento e deportazione di Royallieu e si trova all’interno del campo stesso. Royailleu era stato costruito dai francesi nel 1913 come caserma. Dal 1941 al 1944 fu trasformato dall’esercito tedesco in uno dei principali campi di transito verso la Germania. Circa 45.000 persone vi sono state internate: politici, resistenti (in gran parte comunisti), ebrei, civili russi o americani.
Il museo, che ospita un archivio di documenti e di testimonanianze, promuove anche una serie di iniziative tra cui visite guidate al campo, e mostre estemporanee o permanenti.
Museo della resistenza e della deportazione dell’Isere
Promosso nel corso degli anni Sessanta da partigiani, deportati e insegnanti, il museo è diventato dipartimentale nel 1994. Museo di storia, intende fornire gli strumenti per comprendere la storia degli anni che vanno dal 1939 al 1945 a partire dai fatti e dalle vicende locali e di trasmettere i valori per i quali uomini e donne hanno combattuto l’occupazione nazista e lo Stato francese del maresciallo Petain, L’eccezionale collezione di oggetti, fotografie, documenti audiovisivi e testimonianze è messa in valore da una museografia moderna che sollecita emozioni e riflessioni.
Maison d’Izieu, mémorial des enfants juifs exterminés
Il museo nasce per raccontare la vicenda di alcuni ragazzi ebrei ospitati presso la colonia fondata a Izieu (località a circa 80 chilometri da Lione) nell’aprile 1943 da Sabine Zlatin e dal marito Miron, nel tentativo di salvare gli stessi ragazzi dalla persecuzione razziale. Il 6 aprile 1944 con una retata ordinata dalla Gestapo di Lione, comandata da Klaus Barbie, 44 alunni e 7 educatori vengono arrestati. Nel giro di un mese 42 bambini e cinque adulti vengono deportati ad Auschwitz-Birkenau ed inviati alle camere a gas. Due adolescenti e il direttore della colonia furono invece deportati in Estonia e fucilati il 31 giugno. Di tutto il gruppo, una sola persona sopravvisse.
Oggi a Izieu esiste una importante realtà museale e memoriale, la Maison d’Izieu. Una prima associazione fu costituita attorno a Sabine Zlatin, fondatrice con suo marito della colonia di Izieu nel 1943. Il Memoriale vero e proprio è stato inaugurato il 24 aprile 1994 dall’allora presidente della Repubblica francese Mitterrand.
Centro della memoria di Oradour-sur-Glane
Il piccolo villaggio di Oradour-sur-Glane, a una ventina di chilometri da Limoges, è conosciuto nel mondo perché conserva inalterati i segni idel massacro di 642 uomini, donne e bambini perpetrato da una unità della seconda divisone SS del Reich il 10 giugno 1944. Dichiarato monumento storico nel 1946, è visitato ogni anno da 300.000 persone. Dal 1999 è stato creato un Centro per la memoria, che consente di contestualizzare la vicenda di Oradour nel contesto più generale della seconda guerra mondiale.
Centro di storia della Resistenza e della deportazione di Lyon
Museo e centro di documentazione che sorge all’interno del vecchio edificio della École du service de santé militaire, utilizzata nel 1943-44 come sede della Sipo-SD dal capo della Gestapo lionese Klaus Barbie.
Nel 1965, per iniziativa di alcuni resistenti e deportati, fu costituito un primo centro museale, attivo fino al 1985. Nel 1987 la condanna dello stesso Barbie per crimini contro l’umanità indusse la popolazione lionese ad affrettare la creazione di uno spazio municipale dedicato alla storia della Resistenza e della Deportazione. Il Centro fu finalmente inaugurato il 15 ottobre 1992 in presenza del premio Nobel per la pace Elie Wiesel.
Centro studi e ricerche sui campi d’internamento del Loiret
Durante la seconda guerra mondiale nel Loiret (una regione nel centro della Francia) furono attivati dal governo di Vichy, su richiesta tedesca, ben tre campi d’internamento: Pithiviers, Beaune-La-Rolande e Jargeau. Il Centro (in sigla Cercil) ospita anche Il “Musée Mémorial des enfants du Vel d’hiv”.Ben 4400 bambini ebrei, tra tutti quelli rastrellati a Parigi il 16-17 luglio 1942 e rinchiusi nel Velodromo d’inverno, furono trasferiti nei campi del Loiret per poi proseguire verso Auschwitz.
Mémorial della Resistenza e della deportazione nella Loira
Scopo del museo è quello di trasmettere alle generazioni più giovani il ricordo e gli ideali dei resistenti e dei deportati durante la seconda guerra mondiale. Il Museo, che promuove mostre e iniziative storico-culturali, ospita anche un ricco archivio di documenti e testimonanze e una biblioteca.