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La ri / nascita dell’associazionismo partigiano e democratico

22-23 ottobre 2025
Casa della memoria e della storia di Roma

La ri / nascita dell’associazionismo partigiano e democratico

Tra gli innumerevoli portati della fine della Seconda guerra mondiale, di cui quest’anno ricade l’80.mo anniversario, vi fu certamente la nascita (o, in alcuni casi, la rinascita in senso democratico) di una serie di associazioni di stampo reducistico che riunissero i combattenti della Lotta di Liberazione, i partigiani e patrioti protagonisti della Resistenza nelle sue svariate coloriture, gli ex deportati nei campi di concentramento e sterminio nazifascista, gli ex internati militari italiani, i prigionieri politici antifascisti perseguitati fin dall’avvento del regime.

La nascita nell’immediato dopoguerra dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), che rappresentò inizialmente tutte le formazioni che avevano combattuto la guerra di Liberazione, fu seguita nel corso degli anni subito successivi alla comparsa di associazioni portatrici di specificità culturali e politiche presenti all’interno del movimento partigiano e di sodalizi che raggrupavano i reduci di particolari, drammatiche, esperienze di deportazione: la FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) l’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), l’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei lager nazisti), l’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), l’ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani). Tutto ciò fu senza dubbio un forte segnale del rinnovato spirito democratico della società italiana, riflettendo altresì in taluni casi la crescente spaccatura fra le svariate tendenze politiche riemerse dopo (o nate durante) quasi un ventennio di clandestinità.

Parallelamente rinacque su basi democratiche anche l’associazionismo garibaldino, prima con l’ANRG (Associazione Nazionale Reduci Garibaldini), poi rinominato ANVRG dopo l’ingresso nei suoi ranghi dei Veterani della Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi” in Montenegro.

Il convegno di studio promosso dall’ANVRG presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma e con la collaborazione delle Associazioni lì presenti, che si terrà il prossimo 22-23/10/2025, si pone fra i suoi obiettivi proprio quello di delineare il quadro tutt’altro che pacificato che portò alla nascita di queste associazioni (fra le principali all’interno del quadro reducistico partigiano italiano) nel contesto del primissimo secondo dopoguerra italiano. Le riflessioni saranno sia di carattere storiografico, affidate a relatori di chiara fama, relative al contesto ed all’impatto che queste associazioni ebbero nella seconda metà degli anni Quaranta nei confronti sia dei loro iscritti che della società italiana in generale; che di carattere interno alle associazioni stesse, affinché esse stesse possano riflettere criticamente sul ruolo da esse giocato all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale e sulla specificità politica e culturale che queste rappresentarono, delineando altresì la memoria di quegli anni così come si è sedimentata nel corso del tempo, nonché il ruolo da esse ancora incarnato nella società e cultura del tempo presente.

Non mancherà, in conclusione della giornata, una riflessione sulla nascita della cultura storiografica della Resistenza, incarnata fin dalla fine degli anni Quaranta dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (oggi Istituto Nazionale Ferruccio Parri), fortemente voluto dall’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Ferruccio Parri, e sullo stato dell’arte della storia e memoria della Lotta di Liberazione ad 80 anni dal 25 aprile 1945.